sabato 29 novembre 2008

Consiglio comunale di Caivano 03.12.2008, ore 18,30

Ordine del giorno
1) Approvazione verbali sedute precedenti;
2) Interrogazioni ed interpellanze;
3) Mozione d’indirizzo del cons. Enzo Falco sull’urbanistica;
4) Mozione d’indirizzo del cons. Enzo Falco sull’agricoltura;
5) Mozione d'indirizzo del cons. Enzo Falco sulla sicurezza;
6) Argomento inserito dall'opposizione: " Impianti a biomasse";
7) Argomento inserito dall'opposizione: "Impianto di compostaggio";
8) Ratifica del. G.M. n.426 del 15.10.08 "Castello comunale";
9) Ratifica del. G.M. n. 429 del 22.10.08 "Piazza Campiglione";
10) Ratifica del. G.M. n. 435 del 22.10.08 "anticipazione 90.000 euro Cassa Depositi e Prestiti;
11) Indirizzi generali per la nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende, Istituzioni e Società, ai sensi dell’art. 100, comma 1 dello Statuto Comunale;
12) Riconoscimento debiti fuori bilancio.
(Ovviamente nei giorni successivi sarà pubblicato nei commenti a questo post il resoconto sintetico del consiglio comunale)

lunedì 24 novembre 2008

Rilanciare sulla tutela ambientale

Chiusa Eurocompost, non bisogna abbassare la guardia e bisogna rilanciare sul problema della tutela ambientale. Troppe criticità che vanno risolte e il territorio va tenuto sotto costante monitoraggio e i dati devono essere messi a disposizione dei cittadini. Bonifiche, ricomposizione paesaggistica, qualità dell'aria, dell'acqua, dei suoli e delle onde elettromagnetiche. Far sentire la voce forte e chiara dei cittadini

domenica 23 novembre 2008

Domenica prossima 30 novembre si replica


Grande successo per il primo mercatino dei prodotti agricoli a "kilometro zero". Un modo per rilanciare l'agricoltura campana e, in particolare quella caivanese. Un modo per accorciare la filiera, per dare più soldi ai contadini e far pagare meno i consumatori. L'altro grande passo da fare è la realizzazione di un gruppo di acquisto solidale (acquisto collettivo direttamente in azienda). Ovviamente queste iniziative non sono assolutamente in contrasto con il piccolo e medio commercio che potrebbero a loro volta rivolgersi direttamente agli agricoltori in modo da acquistare a meno e praticare prezzi più bassi, in modo da non essere schiacciati dai grandi centri commerciali che rappresenta il loro vero problema e stanno facendo chiudere moltissimi piccoli commercianti.

Domenica prossima 30 novembre si replica... a piazza I Maggio, sui giardinetti. Poi vedremo cosa succederà quando nel prossimo consiglio comunale discuteremo della mia mozione sull'agricoltura.

mercoledì 19 novembre 2008

Chiusa Eurocompost, non bisogna abbassare la guardia...

Da “Il Mattino” edizione Caserta del 19/11/2008

TINA CIOFFO - Nuova ordinanza di chiusura per l'Eurcompost di Orta di Atella. La terna commissariale prefettizia ortese ha ordinato «di sospendere ad horas ogni ciclo di produzione connesso all'attività aziendale esercitata nell'opificio industriale». Per lo smaltimento dei rifiuti presenti in azienda la commissione ha concesso il termine perentorio di 24 ore con conseguente «divieto assoluto di acquisire ulteriore materiale da compostare». Il provvedimento, il terzo da agosto ad oggi, firmato dal vice prefetto Fulvio Rocco, già venerdì scorso e entrato in vigore ieri mattina, è stato ritenuto necessario a seguito di ulteriori analisi condotte dall'Arpac e dall'Unità Operativa di Prevenzione Collettiva dell'ASL Ce2 distretto 34. L'Arpac ha evidenziato che «la lavorazione dell'Eurocompost da origine a composti acidi e solforati costituenti la frazione adorigine a maggior impatto olfattivo, che sono sicuramente alla base - si legge nella relazione - delle molestie riscontrate nei dintorni dell'insediamento». A determinare i fastidi ed i malori segnalati dai cittadini ortesi e da quelli dei comuni limitrofi, che sarebbero dovuti ricorrere perfino alle cure ospedaliere, sarebbe proprio allora, l'attività di compostaggio che l'Eurocompost porta avanti per la produzione di ammendante agricolo. I rilievi dell'Arpac fatti, il 22 ed il 24 ottobre, ad una distanza dai capannoni dell'Eurocompost di cento metri, in località Viggiano ed una di cinquecento metri, in via Lanzano Salvatore, hanno registrato nell'aria una concentrazione di ammoniaca che provocherebbe maggiori disturbi di salute «soprattutto in determinate condizioni di temperatura di umidità e di vento». Ma per Pasquale Mormile titolare dell'azienda «quanto è stato annotato è tutto una marea di incongruenze e sbagli di interpretazione». «È singolare - continua Mormile- come in diversi sopralluoghi l'Arpac non abbia mai creduto di dover evidenziare una cattiva gestione mentre in un'unica occasione abbia cambiato totalmente opinione, facendo diventare l'Eurocompost il non plus ultra di scorrettezze varie e mettendo in strada i venti operai della ditta». Una situazione che secondo Mormile sarebbe stata «alimentata da un disegno persecutorio nei suoi confronti» ed ad accrescere le ostilità contro l'Eurocompost definita «un'azienda di pubblica utilità che potrebbe aiutare a risolvere l'emergenza dei rifiuti in Campania supportando i Comuni per lo smaltimento della differenziata», sarebbero state anche le diverse interrogazioni politiche degli ultimi giorni. È della settimana scorsa infatti l'interrogazione sulla questione Eurocompost del senatore Gennaro Coronella al presidente del Consiglio dei Ministri e ai ministri dell'Ambiente, della Giustizia e degli Affari Regionali. E' di ieri invece l'intervento di Luigi Cesaro, deputato del Popolo della libertà e coordinatore provinciale di Forza Italia a Napoli. Ad interessarsi della vicenda anche i parroci di Caivano, Cardito e Crispano che hanno annunciato di aver già chiesto l'intervento del vescovo di Aversa Mario Milano. Domenica scorsa in una sola mattinata dal comitato Orta Nuova, movimento di protesta cittadina, sono state raccolte più di trecento firme per promuovere l'esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

Dal blog cittadinicaivano.myblog.it

EUROCOMPOST: RILEVATA AMMONIACA NELL'ARIA. E' INQUINAMENTO!
Una nuova ordinanza di chiusura per l' Eurocompost a firma del Prefetto Dott. Fulvio Rocco per la Commissione Straordinaria, è stata notificata all'amministratore dell'opificio.
RILEVATA AMMONIACA NELL'ARIA. E' INQUINAMENTO!
E’ questo quanto segnalato nella relazione tecnica stilata dall’ARPAC riguardante i rilevamenti effettuati nella zona di via Danzano e in località Viggiano, in Orta di Atella. I controlli sono stati effettuati in maniera continuativa dal 17 al 27 Ottobre. Il picco più alto (13,2 microgrammi per metro cubo) di ammoniaca è stato rilevato in località Viggiano, a 100m dai capannoni della Eurocompost, nel periodo che va dal 22/10 ore 11,30 al 24/10 ore 11,55.
leggi l'articolo su cittadinicaivano.myblog.it

venerdì 14 novembre 2008

Se rubano i fili della pubblica illuminazione....

Caro Enzo,
Ti scrivo per denunciare un problema che da molti giorni sta creando enorme disagio ai residenti di Via Scotta e strade adiacenti.
Riguarda la mancanza dell'illuminazione pubblica.
Tale disservizio ha spiegato l'ufficio tecnico è stato causato dal furto dei cavi elettrici e la riparazione però non può essere effettuata rapidamente in quanto il lavoro dovrà essere aggiudicato attraverso una pubblica gara.
Conoscendo i tempi biblici per espletare una gara, premesso che il tratto incriminato è solo di alcune centinaia di metri ,in quanto a monte e a valle, l'illuminazione è presente, visto che gli uffici preposti(ufficio tecnico e Vigili urbani) non sembrano minimamente intenzionati ad attivare procedure d'urgenza per risolvere il problema, chiedo:
- se nel frattempo i pedoni e gli automobilisti che percorrono quel tratto buio, sono vittime o causa involontaria di incidenti,chi ne risponderà?
- è mai possibile che l'amministrazione non è in grado di garantire nemmeno l'ordinario o meglio ancora i servizi di prima necessità?
Si dice che una volta toccato il fondo si può solo risalire ma questa amministrazione totalmente inadempiente, fallimentare ed incompetente è in grado anche di sovvertire questa massima.
Caivano è un Comune totalmente allo sbando.
Tutto ciò oltre a creare danni agli abitanti, offre zone franche alla malavita che in condizioni di stato assente o debole trova terreno fertile per poter agire indisturbata.
Ultimo esempio di degrado è quanto avvenuto domenica scorsa vicino ad alcune abitazioni zona Via Scotta e Via San Paolo erano state depositate balle di indumenti(rifiuti speciali).
Viste le manifestazioni popolari che si stanno oraganizzando per i gravi problemi ambientali,visto l'aumento del dissenso nei confronti di questa amministrazione ,c'è da prendere in considerazione la perdita di buona parte del consenso popolare e di conseguenza la leggittimazione a continuare a governare.
Alla luce di quanto detto sarebbe gesto di dignità, dimettersi evitando ulteriori danni alla Comunità.
Per essere realisti le dimissioni (conoscendo i nostri politici) sono cosa poco credibile,perciò sarebbe utile effettuare una raccolta di firme, tanto da rendere evidente e documentabile il dissenso popolare, facendo sentire la voce della gente di Caivano anche a livello sovracomunale.
Cordiali saluti Nicola Ambrosio.

lunedì 3 novembre 2008

Ci hanno tolto anche l’aria per respirare

A Caivano, come a Orta di Atella e tutti i Comuni circostanti non si respira più. Colpa di Eurocompost e del CDR di Caivano, colpa della diossina e colpa anche delle PM10 (le polveri sottili) dovute alle emissioni inquinanti dell’Area ASI e dall’uso scriteriato delle auto private.
Non se ne può più!
Non sappiamo se tutto questo veramente incide sulla nostra salute, ma è certo che non si può vivere in un paese tartassato dalle puzze vomitevoli che ci accompagnano da questa estate.
In tutto questo non c’è nessuna strategia da parte dell’Amministrazione Papaccioli, né può bastare la “buona volontà” di qualche esponente della maggioranza.
Bisogna mettere in piedi una vera e propria strategia contro le emissioni inquinanti delle fabbriche, bisogna far intervenire il Governo sulle bonifiche, bisogna ridurre il traffico veicolare, bisogna riempire di alberi l’ASI e tutta la città, perché si possa produrre un po’ più di ossigeno.
In una situazione del genere bisogna fermare la costruzione degli impianti a biomasse e bisogna rinunciare al finanziamento per la costruzione di un mega impianto per la frazione umida dei rifiuti nell’Igica.
Bisogna dare certezze ai caivanesi che l’aria è pulita, l’acqua si può bere, la terra non è inquinata, non ci sono più i fuochi di materiale strano che producono diossina.
E per dare queste garanzie devono essere messe in movimento le centraline per il monitoraggio dell’aria (che invece stanno ferme), bisogna continuare a far analizzare l’acqua, bisogna controllare efficacemente il territorio dai fuochi, bisogna far costantemente analizzare il terreno agricolo e i residui sui nostri prodotti alimentari.
E questi dati devono essere costantemente resi pubblici, sul sito del Comune e attraverso manifesti pubblici.
Poi bisogna fare uno studio epidemiologico serio sul nesso di casualità ed effetto tra fonti d’inquinamento e salute dei nostri cittadini.
Non si può vivere in questo modo e chi non si rende conto della gravità della situazione, per favore, si facesse da parte.