domenica 31 maggio 2009

Le ragioni di un voto “utile” - Intervista a Enzo Falco

Come mai non Ti sei candidato alle provinciali?
Perché in politica come nella vita, per fare due passi avanti ne devi fare uno dietro. I Progressisti di Caivano, hanno investito su un progetto politico che guarda a Caivano, Cardito e Crispano come un unico territorio di 80.000 abitanti, ma non ha quelle funzioni superiori che gli spetta. Serve una classe dirigente nei tre Comuni che superi il campanilismo e guardi un po’ più in là del proprio naso. Il sostegno alla candidatura di Rocco Saviano è un investimento su questo futuro. Tra le altre cose è uno dei pochi in questo collegio a potercela fare.

Ma l’altra volta fosti candidato alle europee…
Fu una candidatura di servizio che riscosse il successo di 6207 voti. Stavolta non potevo non sostenere Dino Di Palma che, da Presidente della Provincia di Napoli, ha avuto un gesto di affetto nei miei confronti e nei confronti di questo nostro territorio. Spero che i cittadini di questi nostri Comuni rispondano con lo stesso affetto, scrivendo il suo nome, alle europee, a fianco al simbolo “Sinistra e Libertà”

Ma “Sinistra e Libertà” è un partito politico o un cartello elettorale?
Credo che agli elettori vada detta sempre la verità. Il nostro è un cartello elettorale. Ma se riusciamo a superare il 4%, può diventare una vera e propria forza politica di sinistra, moderna, riformista, socialista ed ecologista dalla quale partire per ricostruire una proposta politica “forte” per l’Italia, ormai in una crisi economica grave che rischia di essere pagata solo dalla povera gente.
Per questo il “vero voto utile”, stavolta è a “Sinistra e Libertà”.

Ci sono molte polemiche sul candidato alla Presidenza della Provincia, on. Cesaro?
Non mi piace fare polemiche sulle persone. Però il consiglio che do agli elettori è di analizzare bene i due candidati alla presidenza. Guardate chi sono, cosa hanno fatto nella vita, che cosa dicono del futuro della nostra terra, chi frequentano… Ovviamente lo stesso consiglio vale anche per gli altri candidati. Ciascuno di noi non dovrà poter dire “io non sapevo!!!”

Vedi lo spot elettorale:
http://www.youtube.com/watch?v=_0ViqG-KEO0

e vedi anche il "valore" del Candidato del centrodestra Cesaro:
http://www.youtube.com/watch?v=0bj10vzj_Hc

domenica 24 maggio 2009

Giornalista di boudoir e pennivendolo

Certo è singolare per me dover rispondere a sig. Caputo, alias giornalista (sic!) del Corriere della Città di Cardito che si diletta a fare il tifoso più che a fare informazione. Cresciuto alla corte del re sole di Afragola, senatore e sindaco, Nespoli, evidentemente è abituato a essere chino e prono, da vero suddito qual è.
Viene a disquisire di destra e sinistra quando il suo curriculum vitae è segnato da sbalzi di qua e di là, nella migliore tradizione dei campioni di “salto della quaglia”, sport nazionale per eccellenza. Non era infatti candidato con Barra, a Cardito (sostenuto da una coalizione fatta da PRC, SDI, ITALIA DI MEZZO, UDEUR E IDV), prima di diventare il suo più feroce nemico? Non era candidato a Crispano? E adesso per chi fa il tifo? Salta da una parte all’altra come uno dei personaggi di Pirandello, “in cerca d’autore”, o di posto?!
Ora delle due l’una, o lo è o ci fa.
La cosa, in realtà, è poco interessante. Interessa di più il fatto che si è legato adesso alla corte del “barbutos”, già sindaco di Caivano, dicendone cose mirabolanti. Ora il nostro pseudo giornalista ha mai visto un consiglio comunale di Caivano? Ne ha mai fatto un resoconto? Ha mai raccontato le cose mirabolanti fatte da chi ha (o meglio ha avuto) 14.000 voti?
La risposta è NIENTE, NULLA. E i caivanesi lo sanno.
Solo lui non lo sa, anche se è un giornalista. Per questo era obbligatorio mandarlo a casa.
In quanto ai pochi voti che ho, ringrazio continuamente quei 989 cittadini di Caivano che consentono di mantenere un’attenzione politica sulle questioni ambientali e sociali. Sono pochi ma onesti!!!!
Poi, come si dice, “chi vivrà vedrà!!!”

martedì 19 maggio 2009

Domenica 24 al Tetaro "Caivano Arte", ore 20,30


Grande spettacolo musicale e di cabaret con gli artisti di Tunnel, presentato da Rosaria De Cicco., a Caivano al Teatro "Caivano Arte".
PRENOTA SUBITO I POSTI....
Grazie
Enzo Falco

domenica 17 maggio 2009

Una risposta dovuta a Giuseppe Caputo, direttore del "Corriere della Città"

Gentile Direttore,
nell'ultimo numero del giornale (16.05.09) che dirige, si affermano alcune cose false. Purtroppo non è la prima volta ma, devo dire, quest'ultima merita davvero una precisazione.
1) Lei mi accusa di appoggiare un candidato di destra. Rocco Saviano, per mia e sua conoscenza, ha sempre militato nel Partito Socialista (quello che è restato nel centrosinistra sempre!!!), nella buona e nella cattiva sorte. Difficilmente si trovano in giro esempi di coerenza, visto che ci sono personaggi che saltano di qua e di là e canbiano partito ogni tornata elettorale.
2) Lei mi accusa di aver barattato "due mesi di ininfluente assesorato provinciale, piuttosto che misurarsi in prima persona per affrontare una battaglia di sinistra". Premesso che la nomina ad assessore provinciale è precedente alla decisione sulle candidature e non c'è alcun legame tra le due cose, è indubbio che mi conosce veramente poco e non sa niente delle mie battaglie da, di e per la sinistra, di cui Lei, credo, non sappia neppure il significato. Ha mai letto il libro di Norberto Bobbio sull'argomento?
3) Lei mi accusa di aver avuto paura di confrontarmi con la candidatura di Papaccioli (suo idolo indiscusso!!!). Lei non conosce neppure il sistema elettorale provinciale che non presuppone alcun confronto tra candidati opposti, ma tra i candidati della stessa lista, visto che bisogna avere una percentuale superiore a quelle degli altri candidati del proprio partito. Mettiamo che il suo idolo prenda 8000 voti nel collegio e non viene eletto e Saviano ne prende 4000 e viene eletto al consiglio provinciale. Chi ha vinto? Papaccioli o Saviano?
Credo che Lei debba studiare un pò di più. Fare il giornalista è una cosa seria e si incorre, se non lo si è (serio!), nel reato di falso e diffamazione. Si può essere faziosi (faccia pure il tifo per il suo Papaccioli, senza scrivere che è Sindaco di Caivano perchè non lo è più!), ma attento a diffamare altri con notizie false (peraltro per evidente interesse personale, e stendiamo un velo pietoso sull'argomento).
Perciò dia notizie e si astenga dal fare commenti.
Se poi vogliamo discutere seriamente, si faccia promotore di un confronto a più voci e ne pubblichi gli esiti sul suo giornale. Questo si! sarebbe giornalismo.
Cordialmente (almeno per adesso)
Enzo Falco

lunedì 11 maggio 2009

Dopo la semina a Caivano, la canapa arriva anche nelle goodnews della trasmissione Rai Report



COLTIVAZIONE DELLA CANAPA A CAIVANO: SI RICOMINCIA!
Presenti molte istituzioni, ricercatori e imprenditori alla prima semina sperimentale
di Candida Angelino

Si è tenuta ieri, nell’azienda Futuragricola 2000 srl di Francesco Mugione, a Caivano, la prima semina di due ettari di canapa a livello sperimentale, gettando così le basi per un’effettiva reintroduzione di una coltura che si è dimostrata benefica per l’ambiente e in grado di contribuire ad uno sviluppo sostenibile del territorio.

Michele Castaldo, referente per le regioni Campania e Calabria di Assocanapa, il coordinamento nazionale per la Canapicoltura, sta portando avanti questo progetto con dedizione, col fine ultimo di creare un nuovo rapporto tra agricoltura e industria, rilanciando la nostra regione. “ Questa prima semina – ha aggiunto Castaldo – è una sorta di rito iniziatico per questo paese. E’ l’inizio di un nuovo corso che porta con sé da un lato, ricordi e passioni mai dimenticate, dall’altro una vocazione moderna di un paese che cerca di stare al passo coi tempi. Castaldo non è l’unico a scommettere sulla canapa: molti fra ricercatori, imprenditori e istituzioni hanno presenziato all’evento, testimoniando il loro interesse.

Pippo Papaccioli, sindaco di Caivano, ha ricordato l’importanza che la coltura della canapa ha avuto per la cittadina caivanese nel passato, invocando un binomio tra tradizione e innovazione di cui la prima semina rappresenta il primo passo effettivo; “l’amministrazione comunale non poteva non sposare una tale iniziativa – ha commentato – tenendo conto della funzione di depurazione naturale che la canapa mette in atto, delle tante applicazioni che da questa possono scaturire,
nonché della possibilità di rappresentare una risorsa produttiva e, di conseguenza, occupazionale”.

Da una prospettiva prettamente tecnica è intervenuto l’ingegnere Mario Malinconico dell’Istituto di chimica e tecnologie dei polimeri del Cnr di Pozzuoli, il quale ha sottolineato la competitività della canapa rispetto a tanti prodotti a fibre naturali che da anni si stanno studiando, per incorporarla all’interno di materiali per utilizzi alternativi rispetto a quelli classici, come il ramo tessile. Per i ricercatori, la canapa, in quanto fibra leggera e ad altissima tenacità, si presta molto bene alla realizzazione di pannelli fono-assorbenti, termo-assorbenti, miscelati con resine ecologiche in modo da mantenere il vantaggio ambientale di questo prezioso prodotto. “Ciò che interessa – ha spiegato l’ingegnere – non è solo la canapa in quanto fibra primaria, ma anche i residui della lavorazione della stessa come il presidio della pettinatura, il canapulo, e tutto ciò che è scarto che, combinato con materiali di scarto di altre filiere agro-alimentari, può essere usato per realizzare contenitori, film e vaschette, i quali, a loro volta, possono essere re-immessi nella filiera agro-alimentare o in filiere diverse, come quella dell’imballaggio. Ancora, il fatto di essere una coltura autoctona aiuterebbe l’agricoltura campana a riscoprire una sua antica vocazione, molto spessa frustrata dall’importazione di prodotti, dall’altra parte aiuterebbe a ridurre l’impatto ambientale dei materiali, sostituendo, per esempio, i contenitori in polistirene espanso, che hanno una filiera di smaltimento estremamente complicata. Tutto ciò ben si accoderebbe ad un orientamento legislativo che, a partire dal 2010, vieterà l’uso di sacchetti di plastica”.



La dottoressa Barbara Immirzi, anche lei ricercatrice del Cnr di Pozzuoli ha ribadito l’importanza di un impianto per la creazione di una nuova coltivazione della canapa in Campania, dal momento che la ricerca oggigiorno è interessata a valorizzare tutto ciò che è scarto, tutto ciò che si può recuperare dalla natura, per restituirlo poi ad essa sotto un’altra forma.

Un’altra interessante manifestazione d’interesse è venuta dal dipartimento di ingegneria strutturale dell’Università degli studi di Napoli Federico II, nella persona dell’ingegnere Domenico Asprone: “la ricerca sta verificando la possibilità concreta di sostituire la fibra di canapa alle fibre attualmente utilizzate (vetro, carbonio), per le buone proprietà meccaniche che essa sta mostrando – ha spiegato l’ingegnere – . Il suo utilizzo, inoltre, sembra vantaggioso anche da un punto di vista economico e per il basso impatto ambientale ed energetico in fase di produzione e smaltimento. “E’ importante sottolineare la sostenibilità “sociale” che comporta l’applicazione di rinforzi di questo tipo – ha affermato Asprone – unita, allo stesso tempo, ad una sostenibilità economica e ambientale. La ricerca, pertanto, vuole e deve investire in questo settore, creando anche una filiera corta, dal momento che la canapa, storicamente prodotta in Italia, creerebbe pochi problemi di approvvigionamento”.

"Sul valore e la versatilità della canapa-sia dal punto di vista agronomico che delle applicazioni industriali-è già stato detto molto. A noi di Legambiente,afferma Michele Buonomo, presidente regionale dell'associazione, preme sottolineare l'importanza del fatto che il tentativo di far ripartire la filiera di questa pianta,tanto preziosa quanto ingiustamente dimenticata,avvenga in Campania. E' l'ennesimo segnale dell'esistenza di una rete,fatta da imprenditori,ricercatori,amministratori e forze della società civile,consapevole che il recupero dei saperi tradizionali in agricoltura,coniugato con l'innovazione scientifica e tecnologica,possa rappresentare una delle migliori soluzioni alla crisi di un territorio che è non solo economica,ma anche sociale ed ambientale".

L’assessore alla provincia ai giovani e allo sport, Enzo Falco, che sin da subito ha promosso e appoggiato questa iniziativa, ha spiegato che fosse di fondamentale importanza per una regione come la Campania che, fino a qualche anno fa, produceva il 40% di canapa, recuperare questa coltura e diventare nuovamente protagonista. “E’ l’inizio di un percorso – ha aggiunto – che può portare su più fronti, primo fra tutti, tentare di avere colture di rotazione che migliorino i terreni e li rigenerino; l’altro, dopo aver bonificato molti territori, tentare di impiantare colture non destinate all’alimentazione, proprio come la canapa. La frattura tra mondo agricolo e industriale che finora è stata operata, deve essere ricomposta”. Ancora, l’assessore fa cenno alla memoria del territorio, che porta tuttora dentro questa coltivazione, suggerendo di recuperarla anche per un fattore squisitamente culturale ed emotivo. Sprona alla collaborazione con il Cnr, con l’Università, con la stessa Regione Campania, perché – come spiega – la canapa può inserirsi facilmente nella bio-edilizia, nella la produzione di olio destinato a funzioni terapeutiche, nella ricostruzione di una filiera tessile che rivaluti le fibre naturali. Sostiene che nessuna filiera deve essere esclusa, compresa quella delle plastiche, e che la nostra regione deve riprendere in mano questa ricerca senza lasciare che il primato vada ad altri. Esorta alla costruzione di una filiera equilibrata che soddisfi in primis gli agricoltori e successivamente il mondo della trasformazione. Infine, annuncia che comincia a farsi strada anche a livello ministeriale l’idea di costruzione della filiera, perché la settimana prossima ci sarà un incontro al Ministero dell’agricoltura che mette insieme tutti i possibili protagonisti, concretizzando questa significativa possibilità per l’Italia.

Francesco Mugione, in quanto azienda che si è prestata alla sperimentazione, ha affermato di credere in questo progetto per le tecniche applicative che questo promette e per le nuove possibilità imprenditoriali ed economiche che si prospettano.

L’ingegnere Aldo Mazzarella, ha voluto sottolineare un ulteriore aspetto, non ancora vagliato, ovvero l’utilizzo della canapa nell’ambito dell’efficienza energetica. Ha ricordato che sono stati già effettuati studi sperimentali per la realizzazione di pannelli contenenti canapa, che hanno dato esiti ottimi. L’isolamento termico-acustico di questi pannelli è stato ampiamente testato, e si è mostrato altrettanto efficace rispetto ad altri pannelli realizzati con fibre non naturali. “L’efficienza energetica è importante – ha spiegato Mazzarella – perché non ha compromessi rispetto al ritorno in ambiente. Ha a che fare con la passività degli edifici e, a differenza delle fonti rinnovabili, non ha come controindicazione quella di indurre ad un maggior consumo energetico. Il valore aggiunto della canapa – ha aggiunto l’ingegnere – è che essa è una fibra naturale “senza sorprese”: è già stata ampiamente utilizzata negli anni passati, e non ha mai mostrato controindicazioni ambientali, a differenza di altri prodotti che, pur mostrando buone caratteristiche applicative, si sono poi rivelati dannosi per l’ambiente; altro valore aggiunto è la possibilità di far leva sulla produzione di grosse quantità per l’abbattimento dei costi unitari. Quando in futuro si avrà l’esigenza normativa di edifici con caratteristiche di isolamento termico-acustico – ha concluso – la canapa deve assolutamente farla da padrone.”

Inoltre va ricordata la presenza del tenente dei carabinieri, Mario Palermo, del carabiniere scelto Alfredo Lo Martire, e del capo della Polizia Municipale Nicomede De Lucia, intervenuti per visionare l’ubicazione del campo sperimentale e poter effettuare i controlli previsti. “ Il compito delle forze dell’ordine – ha aggiunto De Lucia – è di mettere in atto tutta la prevenzione possibile affinchè si eviti che persone dedite ad attività illecite possano fraintendere, appropriandosi indebitamente di qualcosa che è, invece, assolutamente legale e produttivo per la città”.

In conclusione, Francesco Mugione, titolare dell’ azienda Futuragricola 2000 srl che ha realizzato la semina sperimentale, ha affermato di credere fermamente in questo progetto per le tecniche applicative che promette e per le nuove possibilità imprenditoriali ed economiche che si prospettano. “ Le previsioni intorno a questo nuovo prodotto sono tutte estremamente positive; bisognava pur cominciare – ha commentato – ed io sono orgoglioso di essere stato il pioniere”.

Intanto domenica 10 maggio, durante la straordinaria trasmissione della Rai, Repot, condotta da Milena Gabanelli, si è parlato proprio di canapa e dell'alto valore che ha avuto nella nostra storia agricola. In quel caso si parlava del Ferrarese, ma si dimentica che la Campania ne produceva il 40% del prodotto nazionale.
Per chi volesse rivedere la "goodnews":

W LA CANAPA
di Giuliano Marrucci

http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1085334,00.html

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-641ecaeb-b5aa-4564-9388-08da092851a6.html?p=0

giovedì 7 maggio 2009

Con un 1-2 l'opposizione manda irrevocabilmente a casa Papaccioli





Era nell'aria già da tempo e, come scrivemmo già qualche tempo fa, le brutte figure fatte dal Sindaco e dalla maggioranza che, fino all'ultimo, lo ha sostenuto in Consiglio comunale non potevano portare ad altro. Gli incidenti di percorso (la irritualità definita dal Prefetto l'altra volta, il girotondo delle singole dimissioni, i due passi avanti e i tre indietro, le incertezze di alcuni consiglieri) non potevano durare oltre. L'ultimo Consiglio comunale del 30 aprile u.s., così come lo abbiamo descritto su questo stesso blog, ha fugato anche gli ultimi dubbi, e, con un 1-2 si è chiusa definitivamente la "pratica" Papaccioli. Oggi pomeriggio è stata protocollata prima la mozione di sfiducia e subito dopo il documento con le dimissioni contestuali di 16 consiglieri. Una "pratica", in verità, abbastanza scadente sotto tutti i punti di vista, sia sul piano politico che su quello amministrativo. E le responsabilità ovviamente stanno tutte in capo al Sindaco, a lui che avrebbe dovuto amministrare la sua popolarità, la sua maggioranza, facendo quello che aveva promesso, innanzitutto sulla questione ambientale. E invece nell'ultima soluzione (sic!) della crisi ha mandato a casa, non riconfermandolo, nemmeno il migliore assessore che aveva avuto(Peppe Celiento). In questi due anni c'è stato "niente aggiunto a nulla" ed il comandante non ha saputo guidare la sua nave verso un porto sicuro, ostentando una sicurezza che non aveva, una sicumera che gli è stata fatale, un non rispetto dell'istituzione Consiglio comunale che alla fine ha pagato amaramente. Tramonta così la stella Papaccioli, ma non sembrano avanzare (tranne qualche rara eccezione) figure nuove che siano punto di riferimento della società civile caivanese. Anche le candidature caivanesi alle provinciali (tranne qualche rara eccezione) sembrano spaziare tra le improbabili rivincite e le volontà di conquistare, a tutti i costi, un posto al sole. E per i voti venderebbero l'anima al diavolo. Lo ricordo ancora una volta, chi vende l'anima al diavolo, non se ne può più liberare. Meglio non essere eletti piuttosto che avere successo per merito del diavolo. Meditate gente, meditate...
A margine pubblichiamo sopra:
1) la mozione di sfiducia;
2) il documento con le dimissioni contestuali dei 16 consiglieri comunali.
Subito dopo le elezioni europee e provinciali, il centrosinistra caivanese deve costruire la sua proposta di governo della città. Dovrà essere ambiziosa, autorevole e fatta di uomini liberi. Poi dovrà essere capace di coinvolgere, in un rapporto nuovo, i "nuovi" cittadini...