sabato 27 marzo 2010

10^ e ultima videolettera... appello al voto

respiriamo insieme ... a pieni polmoni ... aria pulita...

venerdì 26 marzo 2010

Grande operazione comunicativa del PD.. peccato sia vietata dalla legge e dall’etica politica

Finalmente la pachidermica e sterile comunicazione del PD e del loro candidato a Sindaco si è mossa e ha segnato un punto importante (tra le altre cose copiando la indicazione delle “strisce” fatte da Sinistra Ecologia e Libertà). Peccato che quanto è stato fatto sia vietato dalla legge e dal bon ton della politica.
L’operazione fatta è semplice: prendi il confronto registrato da Napolinord, estrapoli quello che ti interessa, togli Enzo Falco (come se non esistesse – già c’è stato un precedente con un’intervista di Michelangelo Emione sempre su Napolinord), togli Padricelli, prendi delle cose (parziali, le parti “peggiori”) dette da Monopoli e da Tonino Falco, prendi delle cose (parziali, le parti “migliori”) del tuo candidato sindaco, fai un miscuglio, lo pubblichi e lo commenti con apprezzamenti che dire scorretti sarebbe poco, puntando a far dire al pubblico quello non è buono, quello è il meglio.
Questo è vietato dalla legge, è manipolazione dell’informazione, è scadere complessivamente sul piano dell’etica.
Ma allora il confronto politico elettorale deve essere la solita cosa edulcorata e mielosa dove “volemose tutti bene?”. Assolutamente no! Ma non si fa “eliminando” i candidati e dileggiandone altri… Le immagini non possono e non debbono essere rielaborate, se non con il consenso degli interessati, i commenti negativi vanno fatti al merito delle questioni e non al metodo.. Si può avere un confronto durissimo nei contenuti politici ma corretto sul piano personale.
Io ho atti che potrebbero buttare una luce negativa sul candidato del PD, ma non li ho usati e non li userò solo perché ho sempre creduto nell’etica politica di parlare di programmi e cose da fare, anche perché il giudizio sulle persone e sulla loro capacità lo devono fare liberamente gli elettori…
Peccato, una campagna elettorale iniziata bene rischia di finire male con querele e quant’altro.. cose che non fanno bene alla democrazia… e gettano una luce inquietante sulla prossima legislatura amministrativa...
Intanto non dimentichiamo le regionali.... un appuntamento troppo importante anche per Caivano... votare un caivanese potrebbe essere decisivo..

9^ videolettera appello agli imprenditori caivanesi..

l'importante ruolo dell'impresa non può essere svenduto per progetti di piccolo cabotaggio... l'impresa ha bisogno di crescere su un'idea nuova di città...

mercoledì 24 marzo 2010

videolettera 8 lavoro e sviluppo.avi

il lavoro che manca.. il lavoro che c'era e non c'è più perchè la crisi economica la fanno pagare sempre ai più deboli... la prospettiva di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale...ambientalmente compatibile...

martedì 23 marzo 2010

Chi li ha visti?

Stamattina ennesimo faccia a faccia tra i candidati sindaci di Caivano, invitati da "Cronache di Napoli". Tutti avevano dato l'OK per la partecipazione, ci siamo ritrovati solo io e Simone Monopoli... sconfortante..
Forse gli altri candidati stavano facendo "voti", ma perchè dare l'adesione e non dire apertamente che non parteciperanno al confronto perchè non li ritengono utili.. Ma utili per che cosa? I confronti, soprattutto se convocati dalla stampa, dai media, servono innnazitutto a fare informazione e a far assumere la responsabilità delle cose che si dicono... ma si sa, qui, nessuno ritiene di dover assumere impegni pubblici.. Fanno più specie (e più voti) gli impegni assunti in privato, anche se è tutto da verificarne il rispetto dopo. Ma che importa.. adesso servono solo ed esclusivamente i voti, per gli impegni (privati) poi si vedrà.. Forse non hanno più argomenti da far valere, forse non li hanno mai avuti.. verrebbe da dire, appunto, "Chi li ha visti?"
Comunque domani ci sarà il resoconto di un bel dibattito fatto tra me e Monopoli su Cronache di Napoli.
Intanto alcune curiosità e amenità di questa campagna elettorale..
Ciccarelli, che non si è visto nemmeno in cartolina, credo nemmeno nel suo stesso Parco Verde, non ha mai partecipato a nessun confronto.. Peccato anche per il giovane Padricelli che ha fatto solo il primo, poi più niente.. eppure questi momenti servono proprio per far crescere politicamente giovani come lui.. Tonino Falco è sempre più concentrato (o distratto) dal "voler far centro" col suo dito birbante.. chissà come farà con la sua armata brancaleone...
Casaburo è un caso patologico e da un messaggio di "doppiezza" politica. Ha messo il tabellone del suo comitato elettorale, giustamente con i simboli dei tre partiti che lo sostengono, vale a dire PD, IdV e Rifondazione Comunista, ma ha messo la sua foto con "l'amico" De Luca (grande manifestazione al Plebiscito che gli consentirà di vincere le elezioni regionali) che per contro non è sostenuto da Rifondazione Comunista. Forse per questo, per ripicca, quest'ultima, nell'iniziativa che farà con Ferrero, non lo ha messo come partecipante nel manifesto che peraltro mancava dell'indicazione del luogo dove si teneva la manifestazione... dilettanti allo sbaraglio e, per giunta, incapaci di gestire correttamente questa contraddizione...
Ma si sa "Chi li ha visti?" non solo per i candidati latitanti.. ma "chi l'ha vista?" la politica, assente da tempo...
Spero che i caivanesi se ne ricordino il 28 e 29 marzo prossimo venturo...

lunedì 22 marzo 2010

7^ videolettera ai caivanesi... le frazioni

Stasera parliamo di Casolla Valenzano, di Pascarola del Parco Verde... delle periferie che meritano un maggiore attenzione e scelte importanti, perchè ciscun pezzo di una città, di una comunità è importante...

sabato 20 marzo 2010

Il Professor Giuseppe Costantino fa la sua dichiarazione di voto.........

Caro Enzo, ho riflettuto molto prima di decidere a chi dare il mio voto. Poi ho deciso di votare per te. In verità l’incontro con gli altri candidati mi ha fatto conoscere persone che tutto sommato sembrano corrette e pensose dei problemi di Caivano, ma non sempre mi hanno convinto con le loro posizioni. Qualcuno poi, che risulta tra i favoriti, mi è sembrato un dilettante allo sbaraglio che non conosce la realtà di un paese difficile da governare se non impossibile, sopratutto poi se, nella concretezza delle cose da fare, si debba sviluppare un canovaccio deciso da altri non sempre disinteressati. E mi riferisco al destino delle aree di espansione urbana oggetto di particolari attenzioni speculative e spesso fallimentari per l’evidente antieconomicità delle iniziative e al conseguente immobilismo nel settore edilizio che condanna la nostra economia ad una più acuta stagnazione. Io da uomo di sinistra ( sono socialista e non rinnego tale scelta ),avrei gradito un candidato unico del centro sinistra che avrebbe avuto maggiori possibilità di vincere, ma non sempre quello che è logico è praticabile e perciò sono costretto a prendere atto di una divisione che porterà la sinistra all’opposizione. In verità anche il candidato del PD mi è sembrato volenteroso e dotato di spirito di concretezza, ma alcune cose del suo programma non mi hanno convinto. La prima è l’indicazione di una gardaland a Caivano e la seconda è la posizione sul PRG. Per quanto riguarda il parco del divertimento l’idea non è nuova e neanche originale, sembra ripetere il disegno della Disneiland di Afragola che si è rivelata una grossa bufala ; la seconda poi,con la scelta della difesa delle lottizzazioni convenzionate sostanzia una scelta sciagurata ed immobilistica. Non sembra anche a te che la scelta del PD offre un alibi alle manovre speculative che allo stato trovano diritto di cittadinanza nell’UDC di Tonino Falco? Non sarebbe stato più saggio prendere con decisione la via della difesa degli interessi dei piccoli risparmiatori proprietari di piccoli appezzamenti di terreno e promuoverne il giusto riconoscimento ad edificare una casa per sé e per i propri congiunti? Non si può continuare a difendere uno strumento che, privilegiando l’espansione urbana, condanna il nostro territorio ad essere preda degli speculatori. Come fa il PD di Caivano a non capire che la fuga dei suoi “popolari” potrebbe essere stata motivata da mire simili? Io credo che si debba mettere mano ad un nuovo piano regolatore che privilegi i piani di recupero per quanto attiene il centro storico, per reperire nuove aree di vivibilità del paese e il completamento urbano per quei lotti di poche centinaia di metri quadrati che risultano in proprietà dei cittadini da almeno venti anni. Come vedi si tratta da una parte di promuovere nuove iniziative nel campo edilizio, stimolando l’intervento del risparmio privato, e di tutelare quella parte di territorio che messo a coltura possa ricordare ai caivanesi di vivere ancora nella Campania felix, In Emilia Romagna, valorizzando le potenzialità del territorio, si è dato vita ad una realtà economica di tutto rispetto, perché non fare la stessa cosa a Caivano? Nella nostra terra la coltura del baco da seta, del gelso per il cotone e la canapa potrebbe dare i prodotti migliori al mondo, perché non sfruttare tale potenzialità? Io non faccio più politica, ma spero che altri e meglio di me sappiano riprendere tali temi e rilanciarli nell’interesse di un paese che sembra sull’orlo del collasso. Per questo ho deciso di votarti. Ho apprezzato le tue posizioni sulle cose e spero che anche gli altri cittadini pensosi del destino del paese più che degli interessi di bottega facciano la stessa cosa.

Auguri!

Giuseppe Costantino

venerdì 19 marzo 2010

6^ Videolettera ai Caivanesi.. l'ambiente..

L'incidenza dell'inquinamento ambientale sulla salute dei caivanesi e sulla loro qualità della vita è una delle maggiori preoccupazioni che la prossima amministrazione dovrà avere... soprattutto ci interessa il futuro delle nuove generazioni..

lunedì 15 marzo 2010

Vendola da Roma.... a Caivano..

Da piazza del Popolo a Roma, sabato scorso, l'idea finalmente di un nuovo centrosinistra che archivi definitivamente l'era berlusconiana... Nichi Vendola ne è uno dei migliori interpreti...

sabato 13 marzo 2010

legalità e sicurezza...

sicurezza e legalità sono categorie astratte se non si hanno idee chiare su che cosa significano... noi abbiamo idee chiare .... e non scarichiamo responsabilità su "gli altri"... su chi viene fatto diventare capro espiatorio...

venerdì 12 marzo 2010

Giallo in casa API ( e si sa, con API si vola....)

Chi l'ha visto? Cosa è successo? Che fine ha fatto il senatore Russo? La domanda è legittima perchè è stato davvero strano vedere un manifesto (curioso.. poi spiegherò perchè) con l'establishment di API e non vedere il nome del sen. Russo: c'era nientepopodimenochè Bruno Tabacci (una delle teste più lucide - nel senso dell'intelligenza - del panorama politico italiano, forse uno dei pochi "centristi" che si salvano), poi una sfilza di politici di "media consistenza" con qualche candidato ai vari livelli... Maisto ... ecc.. e Russo? nemmeno sui manifesti? Strano, molto strano... qualcuno dice che è in esilio ad Avellino, dove capeggia la lista alle regionali di API.. qualcun altro dice che "è già in disgrazia!!!".
Sul manifesto invece c'è un rilievo grafico e politico al tempo stesso... perchè Bruno Tabacci in grande, sopra, poi a seguire tutti gli altri.., come in una sorta di piramide capovolta (si sa le piramidi capovolte non reggono.. è la base che deve essere larga sotto) poi piccolissimo in uno spazio abbastanza angusto Pasquale Mennillo, come ad essersi dimenticati di lui per poi recuperarlo in uno spazio residuale. Eppure l'incontro era con i candidati al consiglio comunale di Caivano e con il loro candidato Sindaco, Tonino Falco, che è centrista, ma che non voterà lo stesso candidato presidente alla Regione Campania che vota Maisto che è candidato al Consiglio regionale... che si saranno detto i due?
Mah! misteri della politica locale.. il est toujuor une casinò!!!!

mercoledì 10 marzo 2010

Gli atelier del futuro.. i giovani

Un grande appello ai giovani ... che devono trasformarsi da oggetto a soggetto del cambiamento dei nostri territori... per costruire una nuova classe dirigente, colta, preparata, lungimirante.. soggetti della costruzione di "atelier del futuro", veri e propri laboratori artigianali di elaborazione teorica e pratica della Caivano che sarà.

martedì 9 marzo 2010

La storia del friariello... (nel senso del broccolo)

Domenica 7 marzo 2010, Il Comitato Abitanti Materdei di Napoli ha organizzato la “Festa del friariello” e hanno raccontato la vera storia del “friariello”… (bisognerebbe dire “broccolo friariello” per differenziarlo da “peperoncini verdi friarielli” o “peperoncini do’ sciumm”)….

Il friariello è nato a Materdei

Dopo lunghissime e meticolose indagini storiche il Comitato Abitanti Materdei è riuscito a scoprire le origini del friariello. Ci troviamo alla fine del XVII secolo e, precisamente, nel mese di febbraio del 1694. Dalla famosa “Historia della vulgata”, scritta da un monaco rimasto sconosciuto del Convento dei Frati Crocefissi e Cappuccini della zona est dei Decumani Maggiori, e dalle “Facezie e Minuzie” delle monache Addolorata e Piangenti dei Miracoli dei Decumani Minori, si evince una storia a dir poco incredibile.

In Vico Sant’Agostino degli Scalzi, a Materdei, c’era un vascio che fungeva da “negotium” per pizzette fritte c’ ‘a pummarola coppa. La padrona del vascio era una donna, tremenda a vedersi, enorme, alta, grossa, sempre con un grembiulone che la ricopriva quasi tutta, macchiato a grappoli tondi e ovali di sugna grigiastra, dal nome prestigioso e paralizzante: ‘Onna Mmaculata ‘a nzevosa.
Quella mattina del mese di febbraio 1694 nel vascio delle pizzette c’era un gran fermento. Si festeggiava nel rione il compleanno della moglie del capopolo del vicolo, ‘Onna Scetavaisse Signora Filumena, donna di notevoli conseguenze, dalle fattezze mascoline e dai modi bruschi e sbrigativi. La moglie del capopolo aveva invitato per le ore 12 e 30, a miezuiorno e miezo, manco nu minuto primmo e manco nu minuto doppo, tutti gli abitanti di Vico Sant’Agostino degli Scalzi, dint’ ‘o vascio ‘e ‘Onna Mmaculata ‘a nzevosa, a mangiarsi “alla faccia sua” una pizzetta c’ ‘a pummarola ncoppa.
Era quasi mezzogiorno e nell’enorme casseruola del vascio già friggeva ‘a nzogna, la sugna, unico condimento del tempo; era stata tirata con vari spicchi d’aglio che tutti arrotolati già stavano per essere sostituiti con altri spicchi freschi e appetitosi. Le pizzette di farina gialla (‘o scagnuozzo ndr) erano già state sistemate nelle apposite vaschette di alluminio che, a cascata, sarebbero state tuffate int’ ‘a nzogna vullente.
Arrivò trafelato Pasqualotto, il servo, un buon’uomo tuttofare, piccolo e curvo, appena la quarta parte di ‘Onna Mmaculata.
- ‘Onna Mmaculà, ‘onna Mmaculà, è successa na cosa ca fa sbattere ‘e diente..
- Ch’ ‘è successo, Pasqualò?
- ‘Onna Mmaculà, ‘onna Mmaculà, me sto cacanno sotto…
- Parla Pasqualò, pe’ quanno è certo Ddio te ceco n’uocchie!
- Nun ce stanne e pummarole…
- Ma tu che canchero vaie dicenno?!...
Stu piezzo ‘e chisto e stu piezzo e chist’ato, stu figlio ‘e chisto e stu figlio ‘ chistato, ma mò comme sfaccimmo faccio e comme sfaccimmo facimmo… e via dicendo nella più grande disperazione.
La faccia di ‘Onna Maculata ‘a nzevosa si fece rossa fuoco, gli occhi le stavano per schizzare fuori dalle orbite, le grandi manone le sbattevano sui grossi fianchi e sulle cosce rubiconde.
E chi ce ‘o ddice a ‘onna Filumena, chi ce ‘o ddice?..
Fuori dal vascio si era radunata una piccola folla di popolani. Giesù, Giesù, ripetevano, chi ce ‘o ddice? Pasqualotto, chissà come e chissa perché, corse nel retrobottega e afferrò con tutte e due le mani, quasi facendo un cesto con le braccia, una grande quantità di cime di rapa che erano state messe lì per la bollitura serale… ‘Onna Maculata disse, tenimme ‘e vruoccole…
Si fece un silenzio spettrale. Tutti si bloccarono in attesa del sicuro prossimo cataclisma. Qualcuno o qualcosa stava lì per esplodere. Tutti trattennero il respiro. ‘Onna Maculata si avvicinò come una Furia Medioevale a Pasqualotto, afferrò con le sue grandi manone tutte le cime di rapa che il pover’uomo le aveva portate, le alzò al cielo e, con un urlo che sembrò un tuono, le lanciò nella casseruola, int’ ‘a nzogna vullente. Mò t’acciro! Disse, e Pasqualotto svenne senza nemmeno un lamento.
Ma all’improvviso ci fu un crepitare allegretto, un odorino mai sentito, un’allegria scoppiettante, un miracolo culinario che solo a Napoli, a Materdei, poteva succedere. Nacquero i friarielli e fu festa nel Vico Sant’Agostino degli Scalzi, fu festa tra i poveri derelitti, fu festa tra i vasci e gli antri funesti, fu festa tra i cuori e nelle panze, alla faccia e alla facciaccia di chi ci vuole male.

Postfazione:
"friariello" in gergo napoletano significa anche brocco... un pò "mezzo abbonato"... giuro che ogni riferimento alle elezioni caivanesi è puramente casuale.. anche se giovedì 11 marzo p.v. alle ore 19,00, Sinistra, Ecologia e Libertà organizza la sagra di sasicc' e' friariell', fora 'a puteca, la sede di Via Gramsci (dietro al distributore API)... Vi aspettiamo tutti!!!! avversari compresi...

domenica 7 marzo 2010

La legge del manifesto più azzeccato (nel senso della colla)

Stamattina c'è stata finalmente la vera e propria "discesa in campo" dei candidati sindaci.. in una giornata fredda e ventosa la qualità della colla utilizzata era fondamentale. Già, gli attacchini dovevano fare tripli salti mortali per trovare un posto e non attaccare su altri manifesti di altri loro clienti che avrebbero protestato chiedendo giustamente spiegazioni sul fatto che avevano azzeccato sui loro manifesti e che non era giusto pagare un euro a manifesto se poi non si vedevano o si vedevano parzialmente.. da qui l'idea di qualche attacchino fantasioso che per non coprire hanno attaccato i manifesti a metà, lasciando liberamente scorazzare al vento l'altra metà. Così facendo si potevano vedere due manifesti in uno, perchè a secondo del verso del vento si rendeva visibile il primo o il secondo. Insomma la straordinaria fantasia di questi attacchini ha consentito di vincere la legge fisica della impenetrabibilità dei corpi. Due manifesti su un unico spazio. Ovviamente quando si fanno queste cose, succede che il diavolo ci mette la coda. E allora è successo che il dito ammonitore di Tonino Falco, spesso e volentieri è andato a finire nell'occhio di volta in volta del serioso Padricelli (allegria giovanotto!!!), di De Luca avvinghiato al nostro Casaburo che continua a non mettere i simboli di partito.. già e come poteva mettere quello di Rifondazione comunista se quest'ultima non appoggia De Luca alle regionali e ha candidato, in alternativa, il valdostano Ferrero (inteso come piemontese e valdese)? Giusto così perchè il dito ammonitore di Tonino Falco che rischiava di andare da qualche altra parte, con buona pace di Tonino stesso (che a differenza di Casaburo può mettere i simboli di partiti che alle regionali sostengono candidati diversi e mi verrebbe da dire "che ci azzeccava De Mita con Giacinto Russo?) e degli altri... Monopoli, sornione, intanto, nicchia, gioca sul profilo basso nell'attesa del miracolo della Carfagna (non pervenuta nell'ultima circostanza) o dell'imperatore in persona, anche se in video conferenza... sarebbe un gran bel botto! Certo si prospetta una campagna elettorale molto, ma molto divertente.

sabato 6 marzo 2010

Appello al mondo della scuola...

Terza videolettera: appello al mondo della scuola caivanese, primo punto programmatico di Sinistra, Ecologia e Libertà.

venerdì 5 marzo 2010

Primo confronto tra i candidati sindaco.. su Napolinord

Tre ore di confronto a tutto campo nel pomeriggio con gli altri candidati sindaco. Mancava solo Ciccarelli. L'incontro si è tenuto presso il centro di formazione Infogiò di Via Necropoli. Conduttore, Arcangelo Munciguerra e partner d'eccezione il prof. Giuseppe Costantino che con le sue domande molto specifiche e puntuali ha messo in diverse occasioni in imbarazzo alcuni candidati. Ovviamente tre ore sono troppo lunghe per una iniziativa che andrà in onda in TV... difficilmente i telespettatori riusciranno a seguire tutto ed è un vero peccato, perchè tutti i cittadini dovrebbero avere consapevolezza di quale sindaco eleggeranno e con quali idee. Dico subito che è stato molto utile confrontarsi con gli altri su temi concreti, dalla scuola al lavoro, dalla legalità alla trasparenza, dallo sviluppo all'urbanistica; il giudizio su chi ha detto cosa e in che modo spetta ai telespettatori/elettori, ma mi va di fare una serie di considerazioni di carattere generale. Mi ha ben impressionato Padricelli che, nonostante la giovane età e una indubbia inesperienza, ha saputo articolare bene le ragioni della sua scelta ed ha motivato con convinzione alcune scelte programmatiche. Tonino Falco se l'è saputa cavare ma il consiglio che gli do è di non leggere, si perde inevitabilmente in spontaneità e non si riesce ad esprimere bene le proprie idee. Più furbo Monopoli, eterno cerchibottista, che dice e non dice..dice bene il vuoto del suo programma. Discorso a parte Casaburo che sicuramente ha esperienza e sa porsi, anche attaccando con veemenza gli avversari, ma c'è un punto che mi ha lasciato perplesso. Ha proposto una Gardaland del Sud per risolvere i problemi occupazionali.. Ora al di là della idea fascinosa, purtroppo dimentica la proposta fatta qualche anni fa del Parco a Tema ad Afragola, sostenuto in prima persona da Gava e da tutti i fortissimi notabili democristiani dell'epoca, con i finanziamenti Insud già pronti. Fu una delle solite chimere, peraltro attaccata da tutta la stampa nazionale per le speculazioni camorristiche fatte su quei terreni. Qualcosa di importante si può e si deve proporre, ma credo che, attraverso la trasparenza di bandi pubblici, si possa realizzare qualcosa di più fattivo per Caivano, per i caivanesi e per l'occupazione giovanile.
Speriamo ci saranno altre possibilità di confronto pubblico, con il pubblico dal vivo....

giovedì 4 marzo 2010

Seconda videolettera ai Caivanesi... la Tarsu..

Molti dicono di avere una soluzione... ma solo noi assumiamo degli impegni formali. Molti attaccano l'Igica e i suoi lavoratori e prendono "fischi per fiaschi"...
La prossima sarà un appello all'importantissimo mondo della scuola.


Elezioni a Caivano: Le risposte di Enzo Falco sono un bene per la democrazia!

Adesso aspetto quelle di Monopoli, Tonino Falco e F. Casaburo
di Giuseppe Costantino

Platone nel primo libro della Repubblica, che consiglio di leggere con attenzione, volendo definire la funzione specifica delle cose, individua l’essenza di ciò che cerca nella caratteristica esclusiva della cosa o che meglio ne permetta l’uso. Ad esempio la vista per gli occhi, l’udito per le orecchie, la ragione per l’uomo,ecc.. Io da tempo sto riflettendo su questo ed in particolare sul concetto della democrazia. Tale parola spesso, nella società contemporanea, si manifesta come una formula vuota e mi ricorda più quello che gli antichi bollavano con la locuzione “governo della folla” che come la migliore delle forme di governo. Ciò perché il senso autentico dell’esercizio della democrazia sta scomparendo sotto i colpi dei manipolatori del consenso e per il cattivo uso che si fa del potere conquistato con il consenso del voto popolare. Io non credo che l’essenza della democrazia sia il consenso, né la soddisfazione dei bisogni della gente può essere affidata ad una classe dirigente che fa degli esiti dei sondaggi, della misurazione degli umori degli elettori e dell’organizzazione e manipolazione del consenso la propria preoccupazione fondamentale. Ormai la democrazia moderna sembra più un mercato dove si propagandano posizioni per non perdere il potere, che un luogo di confronto tra idee sostenute da persone sostanzialmente pari per dignità e funzione . Se fosse il grado di gradimento a far definire democratica una società dovremmo concludere che mai nell’epoca contemporanea c’è stata una società più democratica di quella fascista o, peggio, di quella nazista. La verità è che i consensi possono essere indotti, manipolati e quindi utilizzati per fini che con la democrazia non hanno nulla a che vedere. E allora? Quale è la funzione essenziale della nostra repubblica? Sicuramente la possibilità di scegliere grazie al confronto delle diverse posizioni e l’esercizio del controllo dei governanti da parte dell’opinione pubblica. Per questo, di concerto con la redazione di Napolinord, ho formulato le dieci domande dell’articolo passato. Non perché ne sapessi più degli altri o mi divertisse l’esercizio retorico del fare domande di cui già conoscessi le risposte, ma per provocare un confronto su cose di interesse comune. Platone ci insegna che “é più facile porre quesiti che dare soluzioni”ed io ho scelto questa condizione non perché più comoda, ma per rendere un servizio alla democrazia. Il voto del prossimo mese di marzo è troppo importante per la comunità caivanese per lasciarlo nelle mani esclusive degli addetti ai lavori. Guai se per gli elettori caivanesi a marzo, per dirla con Hegel, “tutte le vacche saranno nere” e, fuor di metafora, tutti i candidati sembreranno uguali. Ci sarebbe un ritorno della cosiddetta democrazia governante in nome del popolo che nulla sa e nulla comprende delle cose di cui si discute. Non è compito mio esprimere giudizi sulle cose che i candidati vorranno dire sulle dieci domande poste da me, salvo chiedere opportune precisazioni o approfondimenti quando tutti si saranno espressi. Una cosa però la voglio dire già da adesso, io apprezzo molto l’intervento di Enzo Falco, non perché condivida quello che ha scritto; anzi alcuni punti secondo me vanno precisati ed approfonditi, ma perché ha voluto partecipare ad un momento di vita democratica vera senza nascondersi e senza l’ausilio di concordati commenti compiacenti o favorevoli. Adesso aspetto che anche Monopoli, Tonino Falco e F.Casaburo facciano la stessa cosa per permettere a me e ai caivanesi una scelta meditata e consapevole nelle prossime elezioni di marzo. Colgo anche l’occasione per esprimere il mio consenso alla scelta di Enzo falco di non utilizzare i muri del paese per propagandare una merce che ai caivanesi risulta alquanto sgradita e invece utilizzare il Web per dialogare con la città e promuoverne la crescita civile: insomma il confronto è il sale della democrazia che senza di esso rischia di trasformarsi in un pasto rancido e alquanto indigesto.

martedì 2 marzo 2010

Le verità non dette ai Caivanesi (e non sono quelle di Vito Coppola)

C’è in giro una notevole confusione e, purtroppo, molti o non sanno di cosa parlano, o confondono il mezzo con il fine e viceversa. Si da continuamente addosso all’Igica e, cosa più grave, ai lavoratori. Come se la colpa del cattivo uso del martello sia del martello e non di chi lo ha utilizzato.
Nessuno ricorda, purtroppo, la situazione dalla quale partivamo, Colucci, Marrazzo, Ecoltech, interdittive antimafia, ricatto continuo, prezzi stracciati sullo smaltimento per poter smaltire, attraverso la chiave di accesso dei Comuni, tante altre cose. E’ chiaro che scoperto l’inganno, con il passaggio delle discariche ai Prefetti ecc… ecc…, i costi del servizio, assolutamente irrisori, sono diventati man mano insostenibili. E oggi a chi invoca ancora il “privato” bisogna ricordare che l’unico “privato” che vince è la Saba e, in questi giorni, è interessata, ancora una volta da un’interdittiva antimafia. Sono garantista, ma questo è il dato del/dei privati in Campania.
Intanto il servizio non costa 5.500.000 euro, ma va disaggregato nelle due voci più importanti, 3.659.829 euro (delibera 71/2009, la stessa che cita Coppola) e i costi di smaltimento, 1.507.813 (le altre cifre sono trascurabili). E’ importante fare questa distinzione perché è innanzitutto sulla seconda cifra che va articolato un ragionamento che ci può portare (questa la concretezza di una proposta politica, noi non siamo mai stati in silenzio, ma abbiamo fatto convegni…) alla ricerca di una soluzione possibile per far diminuire la Tarsu.
Intanto la premessa: se avessero seguito le indicazioni dei Verdi nel 2005 che uscirono dalla amministrazione Semplice perché chiedevano di incentivare fortemente la raccolta differenziata, oggi non ci troveremmo in questa situazione. Ma ormai abbiamo fatto il “callo” nell’avere ragione a posteriori…
Su quel 1.507.813 di euro c’è una sovratassa che il Comune paga per mancata raccolta differenziata pari circa a 300.000 euro. Se si facesse la raccolta differenziata, con l’apertura dell’isola ecologica, si potrebbe recuperare quasi 1.000.000 di euro per mancato conferimento al servizio di smaltimento.
A questo va aggiunta una riduzione del costo del servizio che però non può andare a detrimento dei lavoratori (si sa che chi è di sinistra sostiene il lavoro e i lavoratori). Qui ci sono ampi spazi, come ad esempio ottimizzare la raccolta escludendo, d’accordo i cittadini, la domenica. Ci sarebbe un risparmio di almeno 500.000 euro.
Quindi complessivamente si potrebbero restituire ai cittadini quasi 1.500.000 euro circa, che, insieme ad una lotta determinata alla elusione ed evasione, potrà determinare una riduzione di 1/3 dell’attuale Tassa, premiando soprattutto i cittadini virtuosi che faranno meglio la raccolta differenziata.
Su una cosa Coppola ha ragione. C’è bisogno di un nuovo piano industriale e di un nuovo management, ma trovo sconveniente che si faccia come la notte in cui “tutte le galline sono nere”. Centrosinistra e centrodestra non sono mai la stessa cosa, anzi non lo sono mai sinistra e destra … A tal proposito consiglio di rileggere Bobbio… la filosofia, si sa, aiuta a comprendere meglio la realtà…
Sui governi di centrosinistra e su quello ultimo di centrodestra, compreso gli errori amministrativi di qualche candidato sindaco sponsorizzato (e non riesco a capirne affatto le ragioni) da Vito Coppola, sono pronto ad un confronto a tutto campo.

lunedì 1 marzo 2010

Inizia in sordina la campagna elettorale a Caivano..

Inizia timidamente la campagna elettorale per dare un governo a Caivano e abbiamo già qualche piccola riflessione da fare.
Monopoli continua a sporcare i muri e qualunque cosa dove può affiggere la propria faccia. La curiosità è che utilizza manifesti senza simbolo di partito, come fosse un sindaco senza paternità... chi lo sostiene? ma lo sostengono?
E' uscito finalmente un bel manifesto di Tonino Falco, un 6 x 3 (in realtà è un 2 x 1,5) all'uscita di Caivano, lato Caserta, con i simboli, graficamente corretto e "comunicativo". Peccato per il fatto che ha denunciato Napolinord, pare voglia sottrarsi ai confronti con gli altri candidati Sindaco. Sarebbe un errore grave che spero non farà... E' incominciata ad uscire la lista più forte della competizione... la corazzata ... la lista di quelli che "vogliono vincere per forza", i popolari che più popolari non si può nemmeno col candeggio, cattolici moderati e morigerati, osservanti integralisti ortodossi che fanno la comunione ogni giorno come il buon Andreotti. Scateneranno l'ira di dio... vedremo alla fine.
Casaburo? Assente! Assente lui, le sue liste fantasma (ma non dovevano essere cinque liste? che fine hanno fatto Insorgenza civile? e Napolinord democratici in movimento?) ... un bluff ... solo un bluff, fatto prima, durante e dopo.
E sui contenuti? lavoro, ambiente, tarsu, scuola, cultura...
Tutto tace!!!!