giovedì 23 agosto 2012

Se gli assessori non sanno cosa fare…

Ormai non mi meraviglio più di niente, eppure avere a Caivano quattro assessori che non sanno cosa fare perché nonostante siano stati nominati da un po’ di tempo non hanno ancora la dovuta attribuzione delle deleghe, determinano una situazione paradossale insostenibile. E quindi non sanno cosa fare. “E noi paghiamo”, direbbe Totò, il principe della risata. Ma qui c’è poco da ridere. Ma non si poteva aspettare per la nomina dei nuovi assessori (tra i nuovi (due sono in realtà usati) quattro assessori spicca anche il dott. Francesco Casaburo, ad ulteriore testimonianza del “trasformismo imperante” che grava sulla politica caivanese, candidato a Sindaco perdente contro Tonino Falco a cui ha detto di cotte e di crude, probabile futuro suo vicesindaco) che fossero definiti tutti i tasselli, anche quelli di cui alle deleghe da assegnare? E’ possibile avere assessori senza delega che rappresentano, nei fatti, un costo per la collettività assolutamente ingiustificato? Peraltro tutti maschi in aperto dispregio delle stesse regole che il Comune si è dato con lo Statuto comunale. Ricordiamo le recenti sentenze che hanno fatto decadere le Giunte perché non rappresentative della parità di genere. Possibile che la Corte dei Conti non possa/debba intervenire su un tale palese dispendio di risorse pubbliche? In un momento, peraltro, di grave crisi economica e di restrizione di risorse per i servizi essenziali, in particolare quelli sociali. In ogni caso questi assessori, non avendo un incarico specifico, navigano a vista, così come naviga a vista l’intera amministrazione comunale. E la situazione del nostro paese non sembra delle più rosee. A partire dalla vicenda ambientale e dei roghi tossici. E’ dovuto intervenire la Chiesa, don Maurizio Padriciello in primis che ha avuto il merito di portare all’attenzione nazionale il problema. E’ di ieri la lettera ai fedeli di Mons. Angelo Spinillo , Vescovo di Aversa e dei preti della Forania Caivano Cardito e Crispano. Il manifesto affisso sui muri di tutto il territorio diocesano è un atto, come giusto che sia, religioso… E sabato 25 agosto, alle ore 20,00, il Vescovo parteciperà anche ad una veglia di preghiera nella Villa Comunale di Caivano contro lo scempio dei roghi. E’ un atto importante che chiama tutti alle proprie responsabilità, amministrazioni, istituzioni, politici e cittadini tutti, ma resta un atto religioso. Intanto stamattina c’è stato il previsto incontro in Prefettura a Napoli che è terminato verso le 16. Pare dovrebbe intervenire l'esercito, poi anche il ministro Clini con i NOE. La prossima riunione è già stata convocata, per un riscontro, tra 45 giorni, che però è un termine troppo lungo; si sarebbe dovuto istituire un tavolo permanente settimanale. Sempre meglio di niente. Ma non c’è un’agenda precisa delle cose da fare oltre alla solita tiritera della mancanza di personale e di fondi. Eppure i Comuni, a partire dal nostro, possono e debbono fare molto e devono arrivare a queste riunioni con le idee chiare e chiedere le “coperture” amministrative e operative agli organismi istituzionali superiori che, viceversa non vivono il problema sulla loro pelle. I problemi sono dei caivanesi e di tutti i cittadini che abitano in questa disgraziata terra a cavallo tra la provincia di Napoli e Caserta. Oggi servono atti concreti sul piano amministrativo e politico, decisioni vere .. nessuno, domani, potrà dire io non sapevo.

lunedì 13 agosto 2012

Dalla “terra dei fuochi” alla “terra felix”. La questione è politica.

In Campania ci sono 2.551 siti contaminati, oltre 2 milioni e 700 mila mq di territorio definiti “aree vaste”, cioè devastati dalla presenza contemporanea di più discariche, legali e illegali, oltre 17 milioni e 400 mila metri cubi di rifiuti stimati, al di là di quelle che i pentiti stanno facendo ulteriormente individuare, livelli di inquinamento di suoli e falde acquifere drammaticamente accertati e per i quali, dopo tante chiacchiere, è urgentissimo intervenire. Il 25 febbraio dell’anno scorso, il mondo dell’Associazionismo campano ha organizzato il “Concerto d’amore per la terra dei fuochi: nessun veleno in nessuna terra”. Il Palamaggiò di Castel Morrone (Ce) si è riempito in una serata bellissima dove artisti di tutti Italia si sono esibiti lanciando un appello per tutelare questa che fu la Campania felix. Ma i fuochi non si sono interrotti e tutta l’area dei comuni a confine tra la provincia di Napoli e quella di Caserta che corre lungo i Regi Lagni dal nolano al litorale domitio continua ad essere tartassato da sversamenti abusivi incendiati per non lasciare traccia. Ovviamente non si tratta di rifiuti solidi urbani se non in minima parte, ma, come denuncia il prof. Marfella si tratta perlopiù di rifiuti industriali che sfuggono al controllo della corretta gestione e continuano ad avvelenarci approfittando del fatto che la nostra è una terra senza più controllo. Così arriviamo alla ultima denuncia in ordine di tempo di don Maurizio Patriciello che ha avuto il merito di portare, attraverso il quotidiano l’Avvenire, la questione a livello nazionale.. tra le altre cose con il mancato servizio di Rainews 24 sul Consiglio comunale del 31 luglio u.s. che parlava esattamente di questa problematica e con il blando servizio di stamattina su Uno mattina. Ma come giustamente ha rimarcato lo stesso don Maurizio: “la questione è politica”. Nel senso che servono scelte politiche ed amministrative ai vari livelli coerenti e tendenti a mettere in campo una vera e propria strategia di contrasto. Nel 1338-1339 Ambrogio Lorenzetti dipinse quello che ancora oggi è considerato il suo capolavoro tra le opere a noi pervenute: le Allegorie del Buono e Cattivo Governo e dei loro Effetti in Città e in Campagna, dispiegate su tre pareti per una lunghezza complessiva di circa 35 metri nella Sala dei Nove del Palazzo Pubblico di Siena.
Il problema dei fuochi si risolverà quando si ritornerà al buon governo in particolare nel valorizzare l’agricoltura della terra felix, quando gli agricoltori ritorneranno a “governare” la terra, con l’aiuto decisivo delle istituzioni. Intanto bisogna fare una serie di cose immediate: 1) orientare gran parte delle risorse della legge finanziaria regionale sul finanziamento delle bonifiche e della messa in sicurezza di quei siti che non possono essere bonificati subito; 2) aprire una vertenza col governo sui fondi stanziati e mai resi disponibili atteso che gran parte sono siti di interesse nazionale; 3) dare corso a bonifiche naturalistiche attraverso colture no food tipo la canapa sativa (vorrei ricordare la positiva esperienza fatta su due moggi con l’aiuto di Franco Mugione); 4) rilanciare l’agricoltura di qualità attraverso l’istituzione di un parco agricolo dei Regi Lagni per le colture ortofrutticole e un “Distretto agroalimentare di qualità”, incentrato sulla filiera bufalina, ai sensi dell’art.13 del D.L.vo 228/2001, meglio conosciuto come “legge di orientamento in agricoltura”, anche attraverso l’adozione di un’analoga legge di orientamento regionale che assicuri, il disastro di questi giorni è sotto gli occhi di tutti, una manutenzione ordinaria del territorio attraverso la sapiente opera degli agricoltori. Sul piano comunale, in sinergia con le cose di cui sopra, bisogna fare, a mio parere, le seguenti altre cose: 1) in accordo con gli agricoltori, chiudere i varchi di accesso alle strade vicinali di campagna rendendoli accessibili solo ai conduttori dei fondi e alle forze di polizia, previo un intervento/accordo della Prefettura; 2) istituire un numero verde per le chiamate 24 ore su 24 per il pronto intervento di una squadra di vigili urbani che potrà all’occorrenza chiedere l’intervento delle forze dell’ordine previo intervento/accordo con la Prefettura; 3) videosorveglianza sulle strade di accesso alle aree meno controllate che vanno verso la campagna (via Scotta, Via Sant’Arcangelo, ecc…); 4) sostegno all’agricoltura e agli agricoltori caivanesi attraverso la delibera di indirizzo su quest’argomento approvata nel consiglio comunale del 4 dicembre 2008, mai attuata; 5) riprendere per le proprie competenze la decisione della vecchia giunta Ciccio Russo sul parco agricolo dei Regi Lagni (almeno per la parte relativa a Caivano); 6) chiedere alla Provincia di Napoli (in cui, ricordiamo, sono componenti di maggioranza a sostegno del Presidente Cesaro, che è venuto a fare passerella a Caivano, sia il Sindaco Tonino Falco che il suo oppositore Simone Monopoli), l’attivazione della Polizia provinciale che ha competenza in particolare sulle questioni ambientali. A chi poi parla di limiti nella possibilità di riprendere il Consiglio comunale, vorrei ricordare, infine, la decisione assunta proprio dal Consiglio comunale di Caivano per la trasmissione in diretta, adottata all’unanimità il 18 dicembre 2008, mai revocata, quindi ancora vigente. “La verità è rivoluzionaria” diceva Antonio Gramsci. Caivano, lì 13 agosto 2012 Enzo Falco P.S. Da più parti mi vengono accuse di non essere protagonista della battaglia sulla vicenda fuochi. Ovviamente da altre parti si dice che non si vuole presenti “vecchi politici”. Io sia come cittadino di questa martoriata cittadina non essendo più consigliere comunale, sia come responsabile agricoltura regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, continuo la battaglia per quelle che possono essere le mie competenze. Per me, al di là della legittima forte battaglia, così come dice don Maurizio, “la questione è politica” e su quel versante continuerò a sviluppare il mio piccolo determinato impegno. In realtà, dopo la battaglia vinta contro le puzze di Eurocompost, mi hanno chiamato ad intervenire ad Orta di Atella.. Ma si sa “nemo profeta in patria”…

giovedì 21 giugno 2012

Chi di trasformismo ferisce ... di trasformismo perisce...

Interessantissima l’intervista rilasciata dal sen. Giacinto Russo a Dubito.it (che continua a fare ottimo giornalismo, insieme a Francesco Celiento). Ci fa comprendere esattamente i problemi che abbiamo denunciato da questo blog da tempo. Intanto dispiace che non ci sarà più la Boys Caivanese; dopo la chiusura (ancora perdurante) dello storico campo sportivo “E. Faraone”, anche un tassello importante come il calcio probabilmente scomparirà da Caivano… ulteriore segno del degrado e dell’arretramento che Caivano sta vivendo da tempo. In realtà bisogna dare atto della disponibilità da parte del sen. Russo di cedere il titolo gratuitamente a imprenditori caivanesi e a regalargli addirittura 10.000 euro. Ma la crisi incombe e, al di là di miracolose quanto improbabili disponibilità, finisce anche il calcio in questa nostra povera Caivano. Forse è questa la ragione per cui non c’è stata, con questa Amministrazione, la giusta determinazione a riaprire il campo sportivo, pagando l’onere morale di dover giocare in esilio sul campo in quel di Cardito. Una vera vergogna! Ma le cose più interessanti le dice a proposito della politica tuonando contro il trasformismo, non senza chiarire prima che i suoi passaggi di casacca sono derivati da questioni e scelte politiche che sono venute de plano o per solidarietà ad amici di partito e non certo per trasformismo. La questione di dove si colloca il sen. Russo ci interessa poco, sono scelte sue di cui risponderà agli elettori. Ma la domanda è d’obbligo. In relazione a Caivano e a questa Amministrazione di cui è stato il grande ispiratore al grido “al centro, al centro!”, è possibile definire trasformismo ciò che non ti conviene e, viceversa, scelta politica ciò che conviene a far andare avanti un’esperienza amministrativa che non è più “centro” e che vede chi ha vinto stare all’opposizione e chi ha perso al governo? Questo si chiama trasformismo e, quando si innescano situazioni del genere è inevitabile che i consiglieri che non hanno più riferimenti politici certi e partiti politici eticamente “forti” e “autorevoli”, si sentono autorizzati a fare qualsiasi “salto della quaglia”, a fare e disfare gruppi per avere più “potere contrattuale”, anche attraverso le richieste di assessori (magari mettendoci fratelli, sorelle, cugini e quant’altro). Il sen. Russo dice che i trasformisti non passeranno. Gli crediamo sulla parola. Ma sia conseguente. Ripristini se ne è capace la vecchia maggioranza sul vecchio programma che ha avuto la legittimazione dei cittadini attraverso l’elezione. Se non ci sono le condizioni per questa soluzione, faccia fare, allora, al suo Sindaco un programma di cinque punti qualificanti e una Giunta di altissimo profilo (vera non posticcia come l’ultima) che vada a prendersi i voti dei consiglieri alla luce del sole, senza accettazione di ricatti o altro. Ma se non è capace di fare questo determini lo scioglimento e si vada al voto, con l’impegno, al di là degli schieramenti, di fare liste (poche, massimo una o due per ciascun candidato Sindaco) pulite e aderenti ad un codice etico e politico da far sottoscrivere a tutte le forze politiche. Se non si farà questo, di trasformismo e di ricatti questa nostra Caivano continuerà a perire....

martedì 12 giugno 2012

Il Sindaco, l'isola ecologica, il PD...

Facciamo subito gli auguri al Sindaco per l'entrata in consiglio provinciale a seguito dell'entrata in giunta di un consigliere dell'UDC. E' il coronamento di un successo elettorale indubbio che vede per la prima volta in consiglio provinciale ben due consiglieri di Caivano, Simone Monopoli e Tonino Falco. Peraltro entrambi sono in maggioranza avendo appoggiato all'epoca Luigi Cesaro. Se a questo aggiungiamo la carica di senatore della Repubblica di Giacinto Russo (all'opposizione a livello nazionale, ma grande ispiratore del governo cittadino), mai Caivano è stata rappresentata così ai massimi livelli. Siamo ovviamente contenti, per loro in primis e poi egoisticamente per noi, sperando che queste cariche si trasformino in interessamenti e atti concreti per Caivano. Eppure mai come in questo momento Caivano arretra sotto tutti i punti di vista. Vergognoso il servizio televisivo al TG3 per l'inaugurazione dell'isola ecologica, una vera e propria marchetta, peggiore finanche a quella precedente di Pippo Papaccioli quando era Sindaco. Ci si è vantati del fatto che l'Igica è fallita (per colpa prima del management nominato da Pippo Papaccioli e poi da quello nominato da Tonino Falco, poi sconfessato) e che sia venuta questa azienda privata da Marcianise. L'Igica ha svolto per anni il servizio a Marcianise... oggi veniamo colonizzati, peraltro da un privato. Certo ha denunciato degli estorsori ma ha fatto solo il proprio dovere (due gli arrestati, non quattro). Intanto non si capisce perchè non viene intervistato il Sindaco? Parlano tutti, l'assessore, quello della ditta, finanche il funzionario e scattano ovviamente le contraddizioni sulla percentuale della raccolta differenziata... si danno i numeri. Ma i rifiuti, Cesaro, appoggiato da Monopoli e ora da Tonino Falco, sempre a Caivano vengono e pare che Zinzi, presidente Udc della giunta provinciale di Caserta, abbia fatto visita ad un impianto a biomassa per mandare i rifiuti organici sempre a Caivano. La raccolta differenziata langue, la questione ambientale peggio, le puzze continuano la città nonostante paghiamo fior di quattrini alla nuova ditta continua ad essere sporca.. e i rifiuti continuano a venire da dovunque sempre a Caivano. Insomma tutte queste cariche a che servono se stiamo peggio di prima? con l'aggravante che ormai siamo diventati "terra di conquista"? Al netto della buona fede e delle buone volontà, il problema è tutto legato a quel fenomeno strano che si chiama "trasformismo" che è diventato imperante ed è il vero guaio della nostra democrazia che, se contenuto a livello nazionale dalla lucidità di grandi personalità politiche, a livello locale nostro (del Sud) è diventato devastante. Tonino Falco è con il centro destra a livello provinciale, è neutro (centrista) a livello nazionale, sta con il centro sinistra a livello caivanese. Ma non un centro sinistra legittimato dalle urna.. no, ma da un accordo a posteriori. E la cosa più bella è che questa circostanza viene denunciata dalla Pdl caivanese con un volantino a dir poco singolare, lo stesso Pdl che sta con Tonino Falco e appoggia Cesaro. Non ci si capisce più un tubo. E più si va avanti e più sarà peggio. E allora? Allora quando la questione si fa confusa e strana l'unico rimedio è "palla in tribuna" e si ricomincia...centro sinistra con centro sinistra e centro destra con centro destra... con l'ovvio passaggio delle urna dove i cittadini decidono sulla base di un programma chi governa e chi deve, e sottolineo deve, fare opposizione. Semplice no? Basta ristabilire le regole del gioco e il gioco stesso si autopulisce e sicuramente diventa più proficuo ed efficace. I caivanesi non aspettano altro.

sabato 28 aprile 2012

Se il trasformismo vince sulla politica...

Ciò che manca il Italia e non solo, è la politica. E' sotto gli occhi di tutti la mancanza di quella "nobile" "arte del possibile" che risolve i problemi contemperando gli interessi legittimi ma divergenti delle persone, dei gruppi sociali. Ma la politica non c'è anche per un'altra ragione; la democrazia impone un rapporto ed un collegamento tra le decisioni, il consenso e le scelte fatte dagli elettori quando si vota. A livello internazionale non comandano più i governi legittimamente eletti, ma organismi che non hanno alcun rapporto con il voto dei cittadini e quindi non rispondono ad essi.. in buona sostanza possono fare qualunque cosa, tanto non sono assoggettati al giudizio di nessuno. E' il caso del FMI (Fondo mondiale per gli investimenti), è il caso della BCE (Banca centrale Europea), dell'OCSE, della NATO e tantissimi altri organismi che decidono sulla nostra vita senza risponderne a nessuno. A questo bisogna aggiungere la crisi dei partiti che se non ritrovano il senso della loro funzione, ben scritta nelle nostra Costituzione, che, però, ha bisogno di regole più stringenti per definire il loro funzionamento democratico, a partire dal tesseramento, e dal controllo sui loro bilanci, rischiano davvero di scomparire. E sarebbe un male per la democrazia se non fossero sostituiti da altre forme democratiche della rappresentanza. Conseguente a tutto questo e, come in un circolo vizioso, determinante perchè tutto questo continui a succedere, è un male antico della politica: il trasformismo. Quando non ci sono ideologie, quando non ci sono regole, chi vince è la consorteria, è l'interesse privato, è l'irresponsabilità di fronte al mandato ricevuto dagli elettori.. insomma il trasformismo detta legge. Lo abbiamo visto a livello nazionale con i vari Scilipoti di turno, gente che per meno di "trenta denari" (in realtà sono stati molti di più), è passato dall'opposizione in maggioranza addirittura fondando improbabili partiti dei "responsabili" che cercavano di dare dignità politica a veri e propri processi trasformistici per preservare la proprio poltrona e/o ipotecando quella futura atteso che la legge elettorale "porcata" consente ancora oggi di nominare i futuri deputati e senatori della Repubblica. L'esempio nazionale inevitabilmente si ripercuote anche a livello locale, anzi, forse, queste malsane e distruttive pratiche sono nate prima sul piano locale. A Caivano è un continuo passaggio da uno schieramento ad un altro. Ormai è uno stillicidio. Chi è stato eletto per fare l'opposizione è al governo della città e chi aveva vinto le elezioni sta all'opposizione. I cittadini ormai non sanno chi attualmente sta governando il nostro paese. Io capisco e voglio capire, anche se non l'ho condiviso e non lo condivido, anche il senso di responsabilità che ha avuto il PD (partito democratico) nell'assumere la responsabilità di entrare in maggioranza per raddrizzare la barca dell'amministrazione di Tonino Falco che faceva acqua da tutte le parti. E riconosco al PD e a qualche singolo consiglieri di altri partiti l'impegno a modificare un'azione che si era sostanziata sul "nulla aggiunto al niente". Ma si può continuare a sostenere questa pratica trasformistica di chi ormai sul piano personale ricatta, con i suoi passaggi di casacca, un paese intero? Il problema non è neanche la mancanza di risultati significativi per i cittadini caivanesi oggi, che è grave... ma ancora più grave è la mancanza di prospettiva futura. Se ci arrendiamo al trasformismo imperante faremo perdere qualunque speranza di riscatto per Caivano. E come diceva un mio caro amico, toglieteci tutto ma non la speranza di tempi migliori. Per fortuna sta nascendo un movimento di giovani con varie associazioni che ricominciano ad esprimere tensione morale e impegno civile. Si sposi questa voglia di "nuova politica" e si butti a mare questa amministrazione fondata sul ricatto becero di persone che pensano solo a se stessi e ai propri interessi. Lo dico al PD e allo stesso Sindaco... per favore, tirate la spina.

mercoledì 4 aprile 2012

Il Sindaco chiarisca o se ne vada

La conferenza stampa di Manganiello (al di là del personaggio che resta, a mio avviso, poco credibile che parla solo quando non può più prendere parte ai giochi – avrebbe potuto fare una lettera a tutte le forze politiche di Caivano in rappresentanza dei cittadini caivanesi in quanto il suo socio unico non era il Sindaco in quanto tale, ma in quanto rappresentante di tutti i cittadini caivanesi) pone però una serie di questioni che il Sindaco, l’Amministrazione e i partiti che lo sostengono devono chiarire. Manganiello dice che tutti i guai (suoi e della società) nascono dalla messa in mobilità di sei impiegati “super tutelati” politicamente… la domanda è la seguente… per sei persone che potevano essere anche salvate altrimenti si butta a mare una società i cui proprietari sono i cittadini (tutti) di Caivano? Manganiello aggiunge che con il Sindaco e il segretario dei Popolari erano stati dal presidente della Provincia di Napoli, Cesaro, per chiedere l’impianto di compostaggio e che sapevano dei rifiuti nei capannoni dell’Igica… perché allora quella sceneggiata fuori ai cancelli, nei consigli comunali ecc..? Manganiello dice che la procedura di aggiudicazione della gara è stata fermata diciannove mesi per poi essere annullata, dando vita ad una nuova procedura “negoziata” con due inviti sbagliati, che non è andata in porto e affidata con ordinanza … perché è stata bloccata l’aggiudicazione? Forse perché non si davano risposte precise sui sei impiegati? Manganiello dice infine che con un’azione mirata, difficile ma non impossibile, si poteva salvare l’Igica e che non solo non c’è stata la volontà politica (le assemblee in cui il Sindaco come socio non ha voluto discutere dell’ordine del giorno che hanno sostanzialmente costretto il curatore fallimentare a portare i libri in tribunale per il fallimento) ma oggi si annulla la possibilità di sopravvivenza anche della società “Ambiente ed Energia” sempre del Comune di Caivano… è vero che si è voluto deliberatamente far morire la nostra (di tutti i cittadini caivanesi) società e probabilmente svendere il capannone? Queste domande aspettano risposte precise, non solo dal Sindaco, ma anche dalle forze politiche che appoggiano l’Ammnistrazione, in particolare il PD che è stato tra i fondatori dell’ex Igica.

giovedì 29 marzo 2012

"Class action" su danno ambientale e tarsu

"Associazione Amici di Ideacittà" e Federconsumatori "Area Metropolitana di Napoli". I CITTADINI NON POSSONO ESSERE SEMPRE TARTASSATI. STIAMO PREPARANDO UNA UNA VERTENZA COLLETTIVA SUL DANNO AMBIENTALE E DI SALUTE E SULL’ASSURDA TASSA SUI RIFIUTI CHE GRAVA SUI CAIVANESI. Rivolgetevi con fiducia alla Federconsumatori che è un’organizzazione autonoma, democratica e senza scopo di lucro, costituita da cittadini nella loro qualità di consumatori ed utenti. Referente: Avv. Giovannino Del Prete Cell. 3923003139 Per contatti : Sede: Via Gramsci 5, CAIVANO Martedì e Venerdì dalle ore 17,30 alle ore 19,30 www.amicidideacitta.it

lunedì 26 marzo 2012

Delphinia: scuola di campioni

Caivano non è solo degrado e criminalità. Tante sono le associazioni e le società sportive che cercano di dare un contributo per risollevare le sorti del nostro paese. Non tutti sanno che proprio a Caivano esiste una società sportiva di nuoto agonistico che è conosciuta in tutta Italia per i prestigiosi risultati che raggiunge ogni anno. L’ASD Delphinia, reduce dai successi in campo nazionale ed internazionale di nuoto con il suo atleta di punta Matteo Giordano, dorsista classe 89, e con la nuova promessa, Salvatore Liguori, classe 92, non arresta la sua corsa e continua a sfornare nuovi giovani talenti.
Dopo le brillanti prestazioni ottenute in campo regionale, dove numerosi sono stati gli atleti arrivati al top del podio (26 medaglie conquistate di cui 11 d’oro), potrà vantare una folta presenza ai prossimi campionati nazionali di nuoto che si svolgeranno a Riccione dal 30 marzo al 4 aprile. Gli atleti qualificatisi sono (in ordine alfabetico): Carpio Umberto (classe 93), Celiento Simone (97), De Carolis Simone (98), Di Palo Vincenzo (98), Gigli Luigi (97), Lamberti Giusymaria (99), Liguori Salvatore (92), Paribello Annamaria (96), Peluso Antonio (96). I tecnici Umberto Capasso e Luisa Matto sono ampiamente soddisfatti dei risultati fin qui raggiunti dai propri atleti che, grazie anche al supporto ed all’incoraggiamento del nuovo presidente, Carmine Russomando, si impegneranno ancor più nel perseguire maggiori e più prestigiosi risultati. Carmine Russomando, giovane presidente con alle spalle un passato sportivo, sia come atleta che come appassionato, crede fermamente che nel prossimo futuro, a questo già nutrito gruppo, possano in scia aggiungersi altri nuovi talenti. Tant’è che altri atleti per pochissimo non hanno conquistato la qualificazione ai campionati italiani. Il responsabile tecnico – Umberto Capasso – commenta: questo è il risultato di anni di sacrificio e di forte passione messi a disposizione di una scuola di nuoto dove operano istruttori federali di alto profilo che contribuiscono alla formazione di base di quelle che potrebbero essere le speranze del domani ….. I giovani talenti ci sono, aggiunge Luisa Matto, bisogna solo aiutarli a crescere.

mercoledì 14 marzo 2012

Ma quanti materassi ci sono a Caivano?

Nel disastro dei rifiuti che il bel servizio di Francesco Esposito ha fatto, supportandolo anche con un ampio servizio fotografico, quello che colpisce è la presenza di materassi, frigoriferi... al di là della spazzatura di tutte le razze. Ed è inevitabile la discussione sulle colpe dell'amministrazione e/o su quella dei cittadini "incivili". E' il solito dividersi in due partiti contrapposti, a volte semplicemente perchè si è a favore o contro l'amministrazione del momento, il Sindaco pro tempore. In realtà la questione è sempre un pò più complessa di quanto appaia a prima vista. E' indubbia l'inciviltà di molti cittadini che continuano a pensare al bene pubblico come ad una cosa estranea da sè. E' il solito leitmotiv di chi vuole tutto pulito in casa (fino alla ossessione) e non se ne frega più di tanto se immediatamente fuori dalla propria porta c'è più o meno una autentica discarica. Ma è ovvio che un cittadino di tale specie, che deve essere multato per gesti poco urbani sul conferimento dei rifiuti, non può non avere una indicazione su dove andare a conferire i cosiddetti rifiuti ingombranti. Un tempo l'ex Igica li veniva a ritirare a casa, come in qualunque servizio decente, a volte un pò in ritardo, ma arrivava. L'Igica l'hanno fatta fallire e la nuova società Energia e Ambiente perderà l'appalto al Comune e non si sa cosa succederà e quale azienda (privata) vincerà il nuovo appalto. Ma c'è un punto che segna la responsabilità inequivocabile degli amministratori: la non apertura delle isole ecologiche... la prima addirittura del 2000 (una delle prime in Campania) a Via Necropoli, la seconda recentemente costruita con il contributo della Provincia di Napoli in Via Rosselli verso Casolla. L'apertura di questi due siti, fondamentali per la raccolta differenziata, sarebbe utilissima per dare una indicazione precisa ai cittadini per conferire i materassi, i frigoriferi, i mobili ecc... E invece c'è un lassismo esasperante.. Prova ne è che la ORAM, fornitrice delle attrezzature per finire di allestire l'isola ecologica di Via Rosselli, intima con una nota perentoria al Comune di prendere in consegna tale attrezzature... Ne siamo venuti in possesso, volentieri le pubblichiamo... E così il re è nudo!!!!

domenica 11 marzo 2012

GUARDIE AMBIENTALI di Francesco Esposito
La propaganda fatta a suon di manifesti dal Sindaco e dall'Assessore all'Ambiente continua. Dopo i manifesti dell'anno scorso relativi all'Ordinanza Sindacale 1685 del 14.01.2011 sono comparsi quelli relativi a: 1) sensibilizzazione sul deposito dei rifiuti negli appositi sacchi negli orari e nei giorni previsti oltre a comunicare che il territorio è sottoposto a continua sorveglianza da parte degli Organi preposti ai reati ambientali 2) Istituzione delle Guardie Ambientali La situazione relativa alla spazzatura domenicale presente su tutto il territorio non è per niente cambiata, anzi la cittadinanza ormai non crede alle varie promesse, anzi delle Guardie Ambientali se ne frega. Ne è prova che gli stessi luoghi di sversamento in orari e giorni diversi dall'anzidetta Ordinanza 1685/2011 indicati domenica scorsa anche oggi erano attivi. Per memoria erano: Via Caprera angolo Gramsci;Via Gramsci 27;Via Scotta Palazzo Sirico;Via Marino Santangelo;Via Fiore Lounge Bar Bloom; Via Scotta Frutta e Verdura; Via Diaz Campo Faraone di fronte panetteria;Via Scotta Negozio Detersivi; Via Scotta Bar Scotta e Bibite Chirico; Via Fiore 14 bis Villa Rachele; Corso Umberto 51 Palazzo Castaldo; Via Marino Santangelo ang Corso Umberto Bar Campiglione;Via Campiglione Pizzeria Giovannino Bar Angelino; Via Gramsci angolo Corso Umberto; Corso Umberto 39 Ferramenta;Corso Umberto 50 Palazzo Angelino; Via Falluti fronte prop Pinto; Via Fiore 24 Cond. Lizzi Tutto ciò nonostante i manifesti-spauracchio affissi per sensibilizzare. (Solo soldi sprecati) Ormai nessuno ci crede più. E' una schifezza. Soprattutto i depositi vicino ad Enti o Istituzioni. In aggiunta all'elenco precedente ecco foto di stamane ore 10-11 di altre strade interessate da sversamenti in barba all'anzidetta Ordinanza. 1) Via Fiore IACP 2) Via Rosselli IACP 3) Via Lanna 15 ed ingresso Liceo (scandaloso se la spazzatura è dell'Istituzione) 4) Via Don Minzoni 5) Via Longobardi 6) P.zza Cesare Battisti (Municipio) 7) Via Matteotti - Torre orologio 8) Via Roma 9) Via Libertini 10) Via Visone quasi tutta la strada, a dx e sx, dal Corso Umberto a Via Mazzini 11) Via Mazzini angolo via Visone 12) Via Borgonuovo 13) Via S. Barbara, in special modo nei pressi Caffè Kenon 14) Via Rosano angolo via Caputo Cosa fanno le Guardie Ambientali? Riscaldano le sedie o devono ancora imparare come si stanano gli sversatori abusivi? Non c'è bisogno dei Professori, basta uscire sul territorio e cogliere in flagrante. La presente vale anche come segnalazione ai sensi del manifesto del Sindaco e dell'Assessore alla Tutela Ambientale, sperando che il manifesto abbia intenzioni serie. Saluti E.F.