Come tutti sanno il sig. Mormile, proprietario di Eurocompost, mi querelò perchè mi ero permesso di scrivere una serie di comunicati stampa, aver pubblicato una videodenuncia sul mio blog (www.caivanosara.blogspot.com) e un manifesto, in cui lamentavo l'impossibilità di vivere con quelle puzze (spero che qualcuno le ricordi ancora, costretti in agosto a restare chiusi in casa con le finestre sbarrate). Il giudice aveva già una prima volta archiviata la querela nei miei confronti, opposta una seconda volta dall'avvocato del sig. Mormile, è arrivata finalmente l'archiviazione definitiva.
Molto interessante la motivazione della sentenza di archiviazione.
"Va accolta la richiesta ...in quanto l'autore dello scritto esercitava il diritto di cronaca e di critica, dei quali sussistevano i presupposti. .... La decisione pronunciata dal TAR Campania in data 02.07.09 con la quale veniva parzialmente accolto il ricorso di Eurocompost avverso il provvedimento del Comune di Orta di Atella, non sposta i termini della questione, perchè il giudice amministrativo non negava l'esistenza del "disagio" denunciato dal Falco, il quale viceversa veniva assunto quale presupposto di tutto il ragionamento, ma censurava l'operato della pubblica amministrazione, per non aver compiuto un'istruttoria adeguata in merito al nesso causale tra l'odore sgradevole e l'attività del ricorrente; tale decisione, per quanto in questa sede può valere una sentenza non definitiva, non dimostra, però, che il Falco scriveva il falso, perchè questi precisava espressamente che non esistevano dati scientifici per individuare la fonte dei disagi avvertiti dai cittadini....".
Ora, sta di fatto che, dopo la chiusura di Eurocompost e/o il parziale funzionamento per il trattamento delle materie già stoccate, quella puzza non si sente più in modo così incessante e costante nel tempo.
Abbiamo risolto i nostri problemi ambientali. Certo che no. Bisogna mettere sotto controllo i continui fuochi di materie non meglio precisate, bisogna bonificare i Regi Lagni e le terre agricole di questo nostro territorio, bisogna mettere sotto controllo i due depuratori di Napoli Nord e quello in località Omomorto tra Acerra e Caivano.
Insomma non bisogna solo difendersi ma contrattaccare, altrimenti, tra poco ci ritroveremo punto e a capo.
mercoledì 18 novembre 2009
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