mercoledì 4 aprile 2012

Il Sindaco chiarisca o se ne vada

La conferenza stampa di Manganiello (al di là del personaggio che resta, a mio avviso, poco credibile che parla solo quando non può più prendere parte ai giochi – avrebbe potuto fare una lettera a tutte le forze politiche di Caivano in rappresentanza dei cittadini caivanesi in quanto il suo socio unico non era il Sindaco in quanto tale, ma in quanto rappresentante di tutti i cittadini caivanesi) pone però una serie di questioni che il Sindaco, l’Amministrazione e i partiti che lo sostengono devono chiarire. Manganiello dice che tutti i guai (suoi e della società) nascono dalla messa in mobilità di sei impiegati “super tutelati” politicamente… la domanda è la seguente… per sei persone che potevano essere anche salvate altrimenti si butta a mare una società i cui proprietari sono i cittadini (tutti) di Caivano? Manganiello aggiunge che con il Sindaco e il segretario dei Popolari erano stati dal presidente della Provincia di Napoli, Cesaro, per chiedere l’impianto di compostaggio e che sapevano dei rifiuti nei capannoni dell’Igica… perché allora quella sceneggiata fuori ai cancelli, nei consigli comunali ecc..? Manganiello dice che la procedura di aggiudicazione della gara è stata fermata diciannove mesi per poi essere annullata, dando vita ad una nuova procedura “negoziata” con due inviti sbagliati, che non è andata in porto e affidata con ordinanza … perché è stata bloccata l’aggiudicazione? Forse perché non si davano risposte precise sui sei impiegati? Manganiello dice infine che con un’azione mirata, difficile ma non impossibile, si poteva salvare l’Igica e che non solo non c’è stata la volontà politica (le assemblee in cui il Sindaco come socio non ha voluto discutere dell’ordine del giorno che hanno sostanzialmente costretto il curatore fallimentare a portare i libri in tribunale per il fallimento) ma oggi si annulla la possibilità di sopravvivenza anche della società “Ambiente ed Energia” sempre del Comune di Caivano… è vero che si è voluto deliberatamente far morire la nostra (di tutti i cittadini caivanesi) società e probabilmente svendere il capannone? Queste domande aspettano risposte precise, non solo dal Sindaco, ma anche dalle forze politiche che appoggiano l’Ammnistrazione, in particolare il PD che è stato tra i fondatori dell’ex Igica.

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