venerdì 14 novembre 2008

Se rubano i fili della pubblica illuminazione....

Caro Enzo,
Ti scrivo per denunciare un problema che da molti giorni sta creando enorme disagio ai residenti di Via Scotta e strade adiacenti.
Riguarda la mancanza dell'illuminazione pubblica.
Tale disservizio ha spiegato l'ufficio tecnico è stato causato dal furto dei cavi elettrici e la riparazione però non può essere effettuata rapidamente in quanto il lavoro dovrà essere aggiudicato attraverso una pubblica gara.
Conoscendo i tempi biblici per espletare una gara, premesso che il tratto incriminato è solo di alcune centinaia di metri ,in quanto a monte e a valle, l'illuminazione è presente, visto che gli uffici preposti(ufficio tecnico e Vigili urbani) non sembrano minimamente intenzionati ad attivare procedure d'urgenza per risolvere il problema, chiedo:
- se nel frattempo i pedoni e gli automobilisti che percorrono quel tratto buio, sono vittime o causa involontaria di incidenti,chi ne risponderà?
- è mai possibile che l'amministrazione non è in grado di garantire nemmeno l'ordinario o meglio ancora i servizi di prima necessità?
Si dice che una volta toccato il fondo si può solo risalire ma questa amministrazione totalmente inadempiente, fallimentare ed incompetente è in grado anche di sovvertire questa massima.
Caivano è un Comune totalmente allo sbando.
Tutto ciò oltre a creare danni agli abitanti, offre zone franche alla malavita che in condizioni di stato assente o debole trova terreno fertile per poter agire indisturbata.
Ultimo esempio di degrado è quanto avvenuto domenica scorsa vicino ad alcune abitazioni zona Via Scotta e Via San Paolo erano state depositate balle di indumenti(rifiuti speciali).
Viste le manifestazioni popolari che si stanno oraganizzando per i gravi problemi ambientali,visto l'aumento del dissenso nei confronti di questa amministrazione ,c'è da prendere in considerazione la perdita di buona parte del consenso popolare e di conseguenza la leggittimazione a continuare a governare.
Alla luce di quanto detto sarebbe gesto di dignità, dimettersi evitando ulteriori danni alla Comunità.
Per essere realisti le dimissioni (conoscendo i nostri politici) sono cosa poco credibile,perciò sarebbe utile effettuare una raccolta di firme, tanto da rendere evidente e documentabile il dissenso popolare, facendo sentire la voce della gente di Caivano anche a livello sovracomunale.
Cordiali saluti Nicola Ambrosio.

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