Ci sono due cose in questo periodo che mi stanno letteralmente facendo incazzare: le micidiali punture di zanzare, che sembrano in questo periodo, particolarmente fameliche ed insopportabili e la cattiva politica che sempre più sta accompagnando la nostra cittadina. La domanda che mi sono posto è se c'è in qualche modo un nesso tra le due cose. Questa idea mi è frullata per la testa qualche giorno fa e continua a stimolarmi.
Le zanzare, si sa, sono davvero insopportabili, ma non mi era mai successo che tante persone si lamentassero e io stesso, normalmente accomodante e che per tutta la mia vita ho convissuto con questi malefici insetti, più o meno bene, quest'anno sono arrivato a una vera e propria condizione di insopportabilità. Sembrano più voraci; non c'è insetticida che tenga, citronella, pasticche varie, e addirittura gli ultrasuoni. Non sappiamo più che cosa inventarci. Io non so se l'ASL sta facendo le disinfestazioni, di certo è che non hanno sortito effetti e in ogni caso c'è ormai una stretta connessione tra la resistenza di questi insetti con la sporcizia nella quale precipita sempre più Caivano. Si perchè Caivano, nelle campagne come in città, è profondamente sporca, puzzolente, insopportabile. E a mia memoria, anche nei momenti più difficili, non è mai stata così. Un tempo si lavavano anche le strade con la famigerata creolina che non so se facesse bene ma ti dava un senso di disinfettante oltre che di pulito.
Se così è,(e ho avuto moltissime testimonianze dirette di altri caivanesi, non è quindi una percezione solo mia) è ovvio che la connessione ulteriore è con la cattiva politica caivanese. Se non si risolve un problema decisivo sul piano igienico-sanitario, come si farà a risolvere i tantissimi altri drammatici problemi che Caivano vive?
Allora, per cercare di capire, incominci a frequentare il sito del Comune. Scopri che non sono pubblicate delibere e allora ti chiedi, ma come fanno ad adottare le decisioni? I tre revisori dei conti si sono dimessi, dopo che il Consiglio ha approvato il bilancio con il loro parere negativo. Finalmente dopo quattro tentativi si è trovato un commissario liquidatore per l'Igica, è di Avellino! C'è un interessante consiglio comunale che fa decadere il consigliere Vanacore e, al di là della sedute "a porte chiuse", non ci fa capire (i caivanesi ne hanno diritto!) le ragioni vere di questa decadenza e cosa sarà scritto nella delibera che ovviamente potrà essere impugnata dall'interessato in sede giurisdizionale. E se venisse reintegrato? e se non lo fosse?, confermando che non poteva essere candidato, l'elezione di Tonino Falco rimane valida? E quanto c'è di vero nell'ennesimo atto di trasformismo che alcuni consiglieri di opposizione stanno facendo attraverso la dichiarazione di indipendenza che dovrebbe preparare il "salto della quaglia" in maggioranza? Sarebbe una vera e propria vergogna!
Nel frattempo non sembra esserci un governo della città e la navigazione sembra avvenire a vista, con gli assessori che corrono all'impazzata cogliendo più qualche piccolo interesse personale che obiettivi complessivi e generali, facendo finalmente squadra. L'esempio più concreto è in particolare quello edilizio. Non si ha il coraggio di sistemare alcune interpretazioni urbanistiche (era stato messo un punto all'ordine del giorno in uno dei primi consigli comunali, magicamente sparito con l'idea di "un approfondimento" in commissione) per dare fiato alle legittime aspirazione di tantissimi cittadini e che possa smuovere l'asfittica economia caivanese.
E allora non si muove nulla...tranne le zanzare che succhiano ulteriormente il sangue dei caivanesi. E' un nesso se vogliamo anche simbolico.
Ma le zanzare, la percezione di una cattiva politica, sono come la febbre, sono necessarie per farti capire esattamente cosa non va e cosa bisogna cambiare. Alla fine ritrovo la pace e, al solito, dico tra me e me: "non tutti i mali vengono per nuocere".
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1 commento:
Caro Enzo, che dire e cosa commentare...Purtroppo, come più volte avevamo paventato, nulla sarebbe cambiato con la nuova amministrazione poichè nulla di nuovo c'è al castello anzi. E' purtroppo, un problema di mentalità e di cultura: il paese affonda e muore eppure non si ha il coraggio di cambiare e, dunque, al comune ci sono sempre gli stessi furfanti ed affaristi, sempre le vecchie volpi e quel che più dispiace e che c'è qualche faccia nuova il cui retroterra politico e culturale, purtroppo, è già peggiore dei vecchi e onnipresenti politici caivanesi. Ciò lascia presagire che morto un comitato d'affari, morta una classe politica incapace ed inquinata ne è pronta già un'altra con buona pace di caivanio e dei caivanesi Si salvi chi può.
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