sabato 9 aprile 2011
Appello per Caivano... da SEL Caivano
APPELLO AL SINDACO E A TUTTE LE FORZE POLITICHE
APPELLO A TUTTI I CITTADINI DI CAIVANO
QUI’ SI MUORE
La nostra terra, visibilmente martoriata, non è più vivibile; tonnellate di rifiuti vengono sversate sul nostro territorio rendendo l’aria irrespirabile. E tutto questo aggrava ulteriormente quanto già si sa da tempo, che è aumentato il tasso di mortalità per tumori.
Ma non si muore solo per le malattie “inguaribili”.
Si muore anche per mancanza di lavoro e per mancanza di prospettive.
Centinaia sono i caivanesi che stanno perdendo il posto di lavoro, a fronte di un’area industriale, tra le più importanti d’Italia, dove i caivanesi non riescono ad avere possibilità di lavoro e quindi speranza di una vita serena per le proprie famiglie.
C’è bisogno di uno scossone! C’è bisogno di uno scatto d’orgoglio!
Chiediamo al Sindaco e a tutte le forze politiche, senza distinzione di colore, di assumersi le loro responsabilità e intervenire con forza sui problemi posti, risolvendoli una volta e per sempre.
Rifiuti, ambiente, salute e lavoro sono i problemi fondamentali da affrontare e risolvere.
Abbiamo il diritto di sapere che cosa il Sindaco e le Forze politiche pensano di questa drammatica situazione e se hanno un’idea per risolverla.
Per questo chiediamo un consiglio comunale aperto, con all’ordine del giorno la questione ambientale e il lavoro, da tenersi nell’auditorium di Caivano per avere la maggiore partecipazione possibile e, possibilmente trasmesso anche per radio.
L’appello finale è per tutti i cittadini di Caivano (di qualunque appartenenza politica) a vigilare e a partecipare in modo più attivo per far sentire il grido di dolore sul futuro nostro e dei nostri figli.
Sinistra Ecologia Libertà
Circolo Ciccio Russo
Caivano
domenica 3 aprile 2011
La misura è colma
La situazione politico amministrativa è davvero confusa e contraddittoria. L’Amministrazione è partita male con le dimissioni “forzate” di Ciccarelli, è proseguita con quelle “obbligate” di Vanacore, oggi siamo a quelle “inevitabili” di Enzo Angelino. In tutto questo non mi sembra ci siano state grandi decisioni in sede amministrativa e, il tentativo, di far entrare in maggioranza il PD appare come un ulteriore segno di debolezza. In più la nostra cittadina appare oggettivamente peggiorata: è sporca, le strade sono gruviere, manca ogni manutenzione della città che sprofonda nel degrado, non si vede all’orizzonte alcuna programmazione...e monta la giusta protesta contro le puzze. Siamo quasi alla vigilia di una rivolta. La misura è colma e la pazienza pure.
Ci mancavano pure i loculi in più non previsti, evidente forzatura ed ennesima scivolata dell’assessore Carofilo.
In questa situazione il rischio di assistere all’ennesimo scioglimento del Consiglio comunale con la conseguente ennesima elezione anticipata è reale. Ma quel germe questa consiliatura ce l’aveva già in partenza; la coalizione vincente si è presentata come nuova, ma di nuovo aveva solo un’alleanza spuria, centrista ma spuria. C’è una possibilità di scongiurare l’ennesima interruzione traumatica della consiliatura? C’è bisogno che il Sindaco, Tonino Falco (che è e rimane persona perbene!), di fronte all’impossibilità di governare con la sua maggioranza, faccia un atto di forza: azzeri la giunta, faccia un programma di dieci punti e una giunta completamente autonoma dai partiti politici con un programma di dieci punti che vadano al cuore dei problemi (la vivibilità) e chieda a tutte le forze politiche e alla parte perbene di Caivano un appoggio su questa linea. Così vedremmo chi vuole o meno il bene della città. Ciascuno assumerebbe le proprie responsabilità. Potrà anche cadere, ma sulla base di un riscatto della propria immagine e quella della nostra cittadina.
E poi non si può andare avanti con gli “inciuci” che gettano una luce sinistra su tutta la politica determinando una continua disaffezione e allontanamento da parte dei cittadini. E invece abbiamo bisogno dell’esatto opposto, di una maggiore partecipazione dei caivanesi alla politica e all’impegno civile.
Soprattutto abbiamo bisogno di un maggiore protagonismo da parte delle forze migliori che pure vivono nella nostra cittadina.
Chi ama questa terra non può pensare che resti così com’è, brutta, inospitale, senza prospettive. Bisogna mettere insieme le persone perbene e, nei diversi settori e competenze, fare quello che è giusto fare a prescindere dai propri interessi personali. Far rinascere una classe dirigente, nella politica come nella società.
I risultati si ottengono solo a fronte di un durissimo lavoro, impegno e chiarezza.
Ci mancavano pure i loculi in più non previsti, evidente forzatura ed ennesima scivolata dell’assessore Carofilo.
In questa situazione il rischio di assistere all’ennesimo scioglimento del Consiglio comunale con la conseguente ennesima elezione anticipata è reale. Ma quel germe questa consiliatura ce l’aveva già in partenza; la coalizione vincente si è presentata come nuova, ma di nuovo aveva solo un’alleanza spuria, centrista ma spuria. C’è una possibilità di scongiurare l’ennesima interruzione traumatica della consiliatura? C’è bisogno che il Sindaco, Tonino Falco (che è e rimane persona perbene!), di fronte all’impossibilità di governare con la sua maggioranza, faccia un atto di forza: azzeri la giunta, faccia un programma di dieci punti e una giunta completamente autonoma dai partiti politici con un programma di dieci punti che vadano al cuore dei problemi (la vivibilità) e chieda a tutte le forze politiche e alla parte perbene di Caivano un appoggio su questa linea. Così vedremmo chi vuole o meno il bene della città. Ciascuno assumerebbe le proprie responsabilità. Potrà anche cadere, ma sulla base di un riscatto della propria immagine e quella della nostra cittadina.
E poi non si può andare avanti con gli “inciuci” che gettano una luce sinistra su tutta la politica determinando una continua disaffezione e allontanamento da parte dei cittadini. E invece abbiamo bisogno dell’esatto opposto, di una maggiore partecipazione dei caivanesi alla politica e all’impegno civile.
Soprattutto abbiamo bisogno di un maggiore protagonismo da parte delle forze migliori che pure vivono nella nostra cittadina.
Chi ama questa terra non può pensare che resti così com’è, brutta, inospitale, senza prospettive. Bisogna mettere insieme le persone perbene e, nei diversi settori e competenze, fare quello che è giusto fare a prescindere dai propri interessi personali. Far rinascere una classe dirigente, nella politica come nella società.
I risultati si ottengono solo a fronte di un durissimo lavoro, impegno e chiarezza.
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