giovedì 21 giugno 2012

Chi di trasformismo ferisce ... di trasformismo perisce...

Interessantissima l’intervista rilasciata dal sen. Giacinto Russo a Dubito.it (che continua a fare ottimo giornalismo, insieme a Francesco Celiento). Ci fa comprendere esattamente i problemi che abbiamo denunciato da questo blog da tempo. Intanto dispiace che non ci sarà più la Boys Caivanese; dopo la chiusura (ancora perdurante) dello storico campo sportivo “E. Faraone”, anche un tassello importante come il calcio probabilmente scomparirà da Caivano… ulteriore segno del degrado e dell’arretramento che Caivano sta vivendo da tempo. In realtà bisogna dare atto della disponibilità da parte del sen. Russo di cedere il titolo gratuitamente a imprenditori caivanesi e a regalargli addirittura 10.000 euro. Ma la crisi incombe e, al di là di miracolose quanto improbabili disponibilità, finisce anche il calcio in questa nostra povera Caivano. Forse è questa la ragione per cui non c’è stata, con questa Amministrazione, la giusta determinazione a riaprire il campo sportivo, pagando l’onere morale di dover giocare in esilio sul campo in quel di Cardito. Una vera vergogna! Ma le cose più interessanti le dice a proposito della politica tuonando contro il trasformismo, non senza chiarire prima che i suoi passaggi di casacca sono derivati da questioni e scelte politiche che sono venute de plano o per solidarietà ad amici di partito e non certo per trasformismo. La questione di dove si colloca il sen. Russo ci interessa poco, sono scelte sue di cui risponderà agli elettori. Ma la domanda è d’obbligo. In relazione a Caivano e a questa Amministrazione di cui è stato il grande ispiratore al grido “al centro, al centro!”, è possibile definire trasformismo ciò che non ti conviene e, viceversa, scelta politica ciò che conviene a far andare avanti un’esperienza amministrativa che non è più “centro” e che vede chi ha vinto stare all’opposizione e chi ha perso al governo? Questo si chiama trasformismo e, quando si innescano situazioni del genere è inevitabile che i consiglieri che non hanno più riferimenti politici certi e partiti politici eticamente “forti” e “autorevoli”, si sentono autorizzati a fare qualsiasi “salto della quaglia”, a fare e disfare gruppi per avere più “potere contrattuale”, anche attraverso le richieste di assessori (magari mettendoci fratelli, sorelle, cugini e quant’altro). Il sen. Russo dice che i trasformisti non passeranno. Gli crediamo sulla parola. Ma sia conseguente. Ripristini se ne è capace la vecchia maggioranza sul vecchio programma che ha avuto la legittimazione dei cittadini attraverso l’elezione. Se non ci sono le condizioni per questa soluzione, faccia fare, allora, al suo Sindaco un programma di cinque punti qualificanti e una Giunta di altissimo profilo (vera non posticcia come l’ultima) che vada a prendersi i voti dei consiglieri alla luce del sole, senza accettazione di ricatti o altro. Ma se non è capace di fare questo determini lo scioglimento e si vada al voto, con l’impegno, al di là degli schieramenti, di fare liste (poche, massimo una o due per ciascun candidato Sindaco) pulite e aderenti ad un codice etico e politico da far sottoscrivere a tutte le forze politiche. Se non si farà questo, di trasformismo e di ricatti questa nostra Caivano continuerà a perire....

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