Castello Medioevale
Caivano - P.zza C. Battisti, 1
La canapa come risorsa competitiva per uno sviluppo sostenibile
La canapa (Cannabis sativa L.) ha rappresentato una coltura importante per l’economia di molte regioni italiane, ma a partire dagli anni ’50 le superfici coltivate sono andate progressivamente diminuendo fino a scomparire già nella seconda metà degli anni ’60 (Piccirillo, 1998). È una pianta a fusto alto e sottile e può superare i 4 metri di altezza. La parte fibrosa del fusto si chiama “tiglio” e la parte legnosa “canapolo”. La canapa viene coltivata per due scopi principali: per la produzione di fibra tessile o per semi dai quali si possono ricavare olio e proteine per l’alimentazione umana ed animale.
La sua introduzione all’interno di un sistema agrario è estremamente interessante. Infatti, grazie alle sue caratteristiche produttive ed ecologiche è una pianta di spiccato interesse agronomico ed ambientale, infatti oltre alle capacità miglioratrice, è un specie molto competitiva per le risorse limitanti (acqua, elementi nutritivi e luce).
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