giovedì 7 maggio 2009

Con un 1-2 l'opposizione manda irrevocabilmente a casa Papaccioli





Era nell'aria già da tempo e, come scrivemmo già qualche tempo fa, le brutte figure fatte dal Sindaco e dalla maggioranza che, fino all'ultimo, lo ha sostenuto in Consiglio comunale non potevano portare ad altro. Gli incidenti di percorso (la irritualità definita dal Prefetto l'altra volta, il girotondo delle singole dimissioni, i due passi avanti e i tre indietro, le incertezze di alcuni consiglieri) non potevano durare oltre. L'ultimo Consiglio comunale del 30 aprile u.s., così come lo abbiamo descritto su questo stesso blog, ha fugato anche gli ultimi dubbi, e, con un 1-2 si è chiusa definitivamente la "pratica" Papaccioli. Oggi pomeriggio è stata protocollata prima la mozione di sfiducia e subito dopo il documento con le dimissioni contestuali di 16 consiglieri. Una "pratica", in verità, abbastanza scadente sotto tutti i punti di vista, sia sul piano politico che su quello amministrativo. E le responsabilità ovviamente stanno tutte in capo al Sindaco, a lui che avrebbe dovuto amministrare la sua popolarità, la sua maggioranza, facendo quello che aveva promesso, innanzitutto sulla questione ambientale. E invece nell'ultima soluzione (sic!) della crisi ha mandato a casa, non riconfermandolo, nemmeno il migliore assessore che aveva avuto(Peppe Celiento). In questi due anni c'è stato "niente aggiunto a nulla" ed il comandante non ha saputo guidare la sua nave verso un porto sicuro, ostentando una sicurezza che non aveva, una sicumera che gli è stata fatale, un non rispetto dell'istituzione Consiglio comunale che alla fine ha pagato amaramente. Tramonta così la stella Papaccioli, ma non sembrano avanzare (tranne qualche rara eccezione) figure nuove che siano punto di riferimento della società civile caivanese. Anche le candidature caivanesi alle provinciali (tranne qualche rara eccezione) sembrano spaziare tra le improbabili rivincite e le volontà di conquistare, a tutti i costi, un posto al sole. E per i voti venderebbero l'anima al diavolo. Lo ricordo ancora una volta, chi vende l'anima al diavolo, non se ne può più liberare. Meglio non essere eletti piuttosto che avere successo per merito del diavolo. Meditate gente, meditate...
A margine pubblichiamo sopra:
1) la mozione di sfiducia;
2) il documento con le dimissioni contestuali dei 16 consiglieri comunali.
Subito dopo le elezioni europee e provinciali, il centrosinistra caivanese deve costruire la sua proposta di governo della città. Dovrà essere ambiziosa, autorevole e fatta di uomini liberi. Poi dovrà essere capace di coinvolgere, in un rapporto nuovo, i "nuovi" cittadini...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

complmenti?

Anonimo ha detto...

Caro Enzo, concordo quasi con tutto ciò che dici... ma la frase "non sembrano avanzare (tranne qualche rara eccezione) figure nuove che siano punto di riferimento della società civile caivanese" non mi sembra molto calzante. Le figure NUOVE ci sono....Alle forze politiche e sociali il compito di motivarle! A buon intenditor....
E mi raccomando: basta suicidarsi con le primarie...ci si sforzi tutti di trovare una sintesi "condivisa"!
Con affetto, Pasquale Sullo.