domenica 14 giugno 2009

APPELLO PER CAIVANO

Siamo donne e uomini, cittadini di Caivano, consapevoli che la lotta contro il degrado deve rappresentare una priorità nell’azione politica di ogni amministrazione e che si impongono cambiamenti negli stili di vita e politiche coraggiose se si vuole assicurare un futuro alle generazioni presenti e a quelle che verranno.
Vogliamo impegnarci per dare più forza ad un progetto di emancipazione dei caivanesi e ad una cultura di governo vero della nostra città.
La responsabilità verso Caivano e i Caivanesi è la base del nostro impegno.
Oggi la questione ambientale è, a Caivano, ma non solo, la questione prioritaria in assoluto Noi vogliamo assumerla come uno degli obiettivi prioritari per la prossima elezione amministrativa e per il successivo governo cittadino. Noi caivanesi abbiamo senza altro diritto a respirare un’aria quanto più possibile pulita, a godere di acque non inquinate, a vedere le nostre campagne sgombre da cumuli di rifiuti abusivi e ad essere salvaguardati da qualsiasi forma di inquinamento che possa danneggiare ed intossicare noi e i nostri figli. Aria, suolo, acqua devono essere messi sotto controllo in modo da determinare un progetto di miglioramento complessivo a partire da stili di vita quotidiana più sostenibili.
Partendo dallo studio fatto dalla Protezione civile che ci ha descritto una situazione per il territorio caivanese a dir poco drammatica, e dal Rapporto sullo Stato dell’Ambiente si propone:
- l’eliminazione definitiva delle ecoballe dal territorio caivanese;
- una cintura sanitaria fatta di alberi intorno all’area industriale;
- 2/3 del ristoro ambientale derivante dal CDR va reinvestito nell’ambiente (inquinamento-malattie);
- un percorso virtuoso di certificazione ambientale per le industrie;
- raccolta differenziata delle plastiche in uso in agricoltura;
- raccordo con l’esperienza della Provincia di Benevento di controllo satellitare, in funzione ambientale, dell’intero territorio comunale;
- aiuto alla Polizia Municipale con un corpo di guardie ecologiche;
- numero verde “salva l’ambiente”.
Vogliamo anche una città ben mantenuta, pulita e più bella (partendo da una maggiore partecipazione dei cittadini al bene comune):
- numero verde per i cittadini per le segnalazioni di mal funzionamento della città in modo da controllare e monitorare: orario della segnalazione, orario del passaggio al servizio di competenza, orario dell’intervento, grado di soddisfazione del cittadino che ha segnalato;
- piano straordinario di manutenzione delle strade, dei marciapiedi, in particolare per i diversamente abili, della segnaletica orizzontale e verticale, delle caditoie che emanano, specialmente d’estate, puzze insopportabili;
- un’area verde e per il gioco dei bambini in ogni quartiere di Caivano;
- piano straordinario di rifacimento delle facciate, con risparmio totale dell’ICI per i proprietari che lo fanno e con la possibilità di convenzioni con banche locali per prestiti a tassi agevolati;
- piano straordinario per i balconi fioriti (i cittadini contribuiscono, attraverso un piccolo incentivo, alla bellezza della città)
- convenzione con cittadini e/o associazioni di quartiere per la manutenzione delle aree verdi
- incentivi per la mobilità sostenibile (bici, motorini elettrici, implementazione della navetta pubblica, parcheggi d’interscambio);
- lotta al rumore.
Ma bisogna anche lavorare per una nuova agricoltura sempre più “fattore” di sviluppo e tutela del paesaggio e dell’ambiente:
- No agli Organismi Geneticamente Modificati;
- Sostegno all’AGRICOLTURA BIOLOGICA E QUELLA A LOTTA INTEGRATA;
- Promozione dei PRODOTTI TIPICI E TRADIZIONALI (friarielli, salsiccia di polmone, pane cafone ecc..)
- MENSE SCOLASTICHE CON PRODOTTI BIOLOGICI E TIPICI;
- Sviluppo delle “FILIERE CORTE” (agricoltori-ristoratori, spazio all’interno del Mercato comunale per i contadini caivanesi per la vendita diretta “mercatino della freschezza”)
- PARCO AGRICOLO DI CAIVANO (produzioni tipiche e fattorie didattiche)
- Individuazione di un distretto agroalimentare di qualità sui prodotti orticoli
- Recupero dell’ENERGIA dall’ AGRICOLTURA anche attraverso un intelligente ritorno alla coltivazione della canapa.
Non si può vivere bene senza avere una maggiore sicurezza sociale. Una delle opzioni fondamentali per costruire un Comune forte è e resta la lotta alla camorra nella sua accezione di organizzazione malavitosa e nell’accezione dei mille quotidiani comportamenti camorristici che la gente perbene è costretta a subire. E’ una delle battaglie più importanti per vincere la sfida dello sviluppo del nostro territorio.
Bisogna lavorare:
- ad una maggiore collaborazione con le forze dell’ordine;
- ad offrire opportunità ai cittadini/categorie sociali e produttive di denunciare (in condizioni di sicurezza e incolumità personale e per i propri familiari) le innumerevoli violenze che subiscono;
- a infondere nei giovani, in collaborazione con le scuole, la cultura della legalità;
- a un uso intelligente e mirato delle nuove tecnologie (videocamere) per combattere i fenomeni di illegalità diffusa.
I giovani sono il nostro futuro. E’ una categoria particolarmente a rischio, non solo per la mancanza di lavoro che rimane la priorità assoluta, ma anche e soprattutto per la mancanza di riferimenti culturali. Le agenzie formative tradizionali (famiglia, scuola ecc..) affannano e non riescono a costruire nuove scale di valori. Anche dal punto di vista politico c’è poca attenzione e comunque scarsa considerazione. Partendo dalla rete Informagiovani bisognerà sviluppare un vero e proprio “Progetto giovani”, sfruttando in positivo ciò che in moltissime realtà istituzionali è stato già fatto. Bisognerà partire dalla realizzazione di alcuni centri di aggregazione giovanili autogestiti.
Bisogna investire molto di più in cultura, istruzione e sport. Abbiamo bisogno di più scuola, più teatro e cinema, più impianti sportivi. Il lavoro ai giovani può nascere dalla riconversione ecologica dell’economia e da un mondo del lavoro e dell’impresa (specie nell’area ASI) che investa nelle nuove tecnologie, nei saperi, nella ricerca e nelle professioni. Un altro filone può essere l’autoimpiego, ma solo attraverso un vero e proprio tutoraggio e assistenza da parte delle Istituzioni.
FARE QUESTO SIGNIFICA RIDARE DIGNITA’ ALLA NOSTRA CITTA’ E RITORNARE “ORGOGLIOSI DI ESSERE CAIVANESI”.
PER FARE QUESTO LE PERSONE SERIE DI CAIVANO DEVONO STRINGERE UN PATTO PER CAIVANO, INCOMINCIANDO A SOTTOSCRIVERE QUESTO APPELLO

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ENZO FALCO VOGLIAMO LA TUA CANDIDATURA ! TI VOGLIAMO SINDACO !!! NON TI LASCIAR SORPASSARE DAGLI ALTRI !!

yugin ha detto...

ottimo manifesto!
ci saranno le gambe per far camminare queste idee, o i caivanesi sono destinati a scegliere il meno peggio???

Anonimo ha detto...

credo che ci debbano essere le gambe di tutte le persone per bene di Caivano, altrimenti non si riuscirà a fare niente. Il Sindaco deve essere un "mediatore", uno che mette insieme e fa lavorare la squadra. Non abbiamo bisogno di altri padri-padroni...

PAKY ha detto...

Caro Enzo,
Visto che "realmente" , aggiungerei io fortunatamente , Papaccioli non è più sindaco di Caivano. Volevo proporti di reinserire il sondaggio sugli eventuali candidati a sindaco, dato che riscosse molto successo all'epoca !
Ciao !!


F.U.P.D.D.