Che rapporto c'è tra il G8 tenutosi a L'Aquila e il film di Ermanno Olmi, "Terra Madre"? Entrambi parlano della crisi ambientale, del cambiamento climatico, della fame nel mondo, della possibilità di cambiare rotta per non distruggere ulteriormente la nostra (unica) Terra, consumando (distruggendo) tutte le risorse per consentire alle future generazioni (i nostri figli) di avere le stesse opportunità che abbiamo noi.
Il G8, ormai G20 (ma perchè non si ritorna alle Nazioni Unite?)è stato un successo per l'Italia (non sono Berlusconiano), ha avuto qualche risultato interessante (ovviamente da verificare), ma ha avuto nel Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, il vero grande protagonista. Ma a me sono piaciuti di più i volti dei contadini di tutto il mondo che in rappresentanza di 150 paesi, a Torino, nel 2008, sotto l'egida di Slow Food, hanno lanciato l'allarme sulla "proprietà del seme", unica ricchezza dei contadini. In quella sede hanno lanciato l'allarme (che riguarda tutte le comunità del cibo mondiali) su un mondo più giusto, più equo, più sostenibile ambientalmente. L'immagine più forte del film è quella di un ragazzo americano di 15 anni che, avendo realizzato un orto nella propria scuola, ha dichiarato che i giovani saranno quelli finalmente che "concilieranno il genere umano con la madre terra...". Il mio invito è di organizzare a tappeto la proiezione del film, tra gli amici, nelle scuole, dato che sicuramente non entrerà nel circuito distributivo delle sale cinematografiche. Diamoci da fare!!!
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