giovedì 5 febbraio 2009

Commerciante abbandonata dal Governo e da chi dirige il paese

“Non posso pagare più tasse. Nove rapine in pochi anni e i politici se ne fregano.”

Nono raid nella mia macelleria. Martedì 12 Agosto si è consumata la nona rapina. Un uomo, con in macchina un bambino di circa 5 anni, ha rapinato il mio negozio, portandomi via altri 1000 euro. Ma ci rendiamo conto? Intanto, chi fa capo al Governo se ne frega. Magari neppure lo sanno.
Ne il Governo, ne i politici locali si sono fatti vivi. Vergogna! E’ la nona rapina che subisco e nessuno prende provvedimenti. Non avete anima!
Per trattare gli onesti cittadini in questo modo vuol dire che chi è al potere non ha cuore, non ha figli ne famiglia. In nessun altro paese esiste criminalità come nel mio. Sono alla nona rapina. E’ un record! Eppure nessuno prende provvedimenti. Niente di niente! Silenzio! Solo silenzio dallo Stato, dai politici locali, dall’Ascom.
Noi cittadini siamo stanchi di questa vita. Siamo stanchi di essere considerati come pulci da schiacciare! I politici ci hanno offerto alla criminalità su un piatto d’oro. Oltre il danno, la beffa: la prossima settimana il nostro comune offre una festa di fine estate. Mi viene da piangere dalla rabbia! Cosa c’è da festeggiare, con tutti i problemi che ci circondano? Cosa c’è da festeggiare con un degrado così spaventoso? Sono indignata!
Dov’è lo Stato? Dove sono i nostri politici? Sempre presenti in campagna elettorale, a dispensare false promesse.
Allora io dico ai “cari” politici: io non posso più pagare tasse perché non ho soldi! Non guadagno tanto, anzi! E non posso pagare contemporaneamente le tasse allo Stato ed il resto alla criminalità! Lo Stato ha il dovere di garantire sicurezza a me e alla mia famiglia (in quanto cittadini), piuttosto che ai delinquenti, che ormai sono cautelati più di noi!
Ecco perché i commercianti, nella disperazione, si rivolgono a “persone sbagliate”: perché vengono protetti! E’ paradossale! Ma io non voglio arrivare a questo.
Spero, perciò, che i commercianti di Caivano capiscano che sarebbe un bene unirsi al Comitato Civico. Questi ragazzi si che combattono per noi! E tutto senza elemosinare voti. Senza nessun interesse. Loro sono stati gli unici a starci vicini.
Se non ci uniamo, chissà che fine ci faranno fare!
Chi non è in grado di fare il capo famiglia del paese, andasse a casa e desse spazio a chi è capace!
Ho scritto a tutti i politici, e scriverò anche a Berlusconi. Voglio sapere chi mi deve cautelare e soccorrere in uno stato di calamità così grave?

Tondi Fortuna
Titolare di una macelleria.
Cittadina di Caivano

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