Ormai siamo al "Paradosso caivanese".
L'opposizione, nonostante i partiti hanno confermato la volontà/necessità di mandare a casa l'Amministrazione Papaccioli, nei fatti non ha ancora (almeno non le ha come invece le ha avute la prima volta) 16 firme di dimissioni di altrettanti consiglieri comunali. Per contro il Sindaco non ha nei fatti 16 consiglieri disposti a continuare a voler amministrare il nostro Comune. Ultimo in ordine di tempo il manifesto affisso stamani dall'UDC: un giudizio impietoso sul Sindaco e l'Amministrazione, poi, una serie di condizioni per rilanciare l'azione politico-amministrativa da inizio legislatura o addirittura da campagna elettorale.
Ora, delle due l'una: se il Sindaco accetta quelle condizioni, attesta ufficialmente che fino a questo momento non solo non ha fatto niente, ma le poche cose che ha fatto le ha fatto male; se non le accetta, credo, se veramente quello che si scrive ha senso (e non ho dubbi che per l'UDC lo sia), che l'UDC sarà la prima a sostenere lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale.
C'è in tutto questo un piccolo problema: il tempo. Se, come penso, l'Amministrazione Papaccioli non ce la può fare (stante la situazione data che è stata la risultante evidente dell'autolesionismo del Sindaco), allora perchè non sciogliere entro la fine di questo mese, consentendo ai cittadini di Caivano di votare entro giugno p.v.
Se così non fosse, dovremo sopportare un governo cittadino che si trascinerebbe per un altro anno senza affrontare, purtroppo, i grandi problemi che ha già Caivano che potrebbero ulteriormente aggravarsi.
Non ci vuole molto a capirlo, serve solo un pò di "sale" in zucca.
domenica 8 febbraio 2009
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