lunedì 12 aprile 2010

Complimenti a Tonino Falco per la vittoria e onore delle armi a Simone Monopoli

Una manciata di voti alla fine hanno dato la vittoria a Tonino Falco. A lui vanno ovviamente i complimenti per una vittoria non facile.. ha azzeccato le mosse di contenere i danni a Pascarola e di recuperare circa 200 voti nel Parco Verde che, visto il divario esiguo, sono stati decisivi. A Simone Monopoli va come è giusto che sia l’onore delle armi. Si presentava con uno schieramento meno forte e strutturato, ha perso per una manciata di voti non riuscendo (e questo è il segreto del ballottaggio) a riportare a far votare per lui le persone che lo avevano votato al primo turno.
Archiviate ora le elezioni, c’è un Sindaco ed una maggioranza che devono governare e devono affrontare i temi irrisolti da quattro anni a questa parte. Ma c’è un opposizione che ha un ruolo altrettanto importante da svolgere e che, con grande maturità, deve saper orientare alla denuncia quando lo riterrà, ma deve saper dare anche un contributo fondamentale sui grandi temi/problemi di Caivano. Prima avremo questa maturità e meglio sarà per tutti.
Velocità di decisione ed efficacia sono i due parametri di riferimento del metodo da assumere. Per fare questo il nuovo Sindaco, Tonino Falco, deve riuscire a risolvere il nodo del “processo decisionale”: chi decide? In quale organismo? Nel consiglio comunale, nella giunta, in sede politica? Guai a trascurare il “governo” del consiglio comunale da un lato e il coinvolgimento dei partiti politici della coalizione dall’altro.
La filiera decisionale, a mio avviso, dovrebbe essere più o meno la seguente: imput politici, atti d’indirizzo in consiglio comunale, esecutività alla giunta e al Sindaco, verifica delle attuazioni in consiglio comunale, “question time” pubblici, trasparenza nel trasmettere via radio e via televisione i consigli comunali.
Ma come si fa a conciliare i rituali di una democrazia partecipata e la velocità e la efficacia delle decisioni?
E’ tutto qui il nodo della governabilità. Un sindaco bravo deve riuscire esattamente a far quadrare questo cerchio.
Ma quali sono i problemi da affrontare con determinazione subito?
La questione ambientale: ancora ieri Roberto Saviano, nella trasmissione di Fabio Fazio, “che tempo che fa”, ha rilanciato il grido d’allarme sulla salute dei nostri territori e dei nostri cittadini dopo l’avvelenamento da rifiuti tossici fatto dalla camorra. Bonifiche e controllo del territorio sono il punto d’attacco rispetto ai quali non servono “pannicelli caldi” ma decisioni forti, così come sul controllo dell’aria, della falda acquifera e dell’inquinamento elettromagnetico. Un’attenzione particolare alle emissioni delle auto che ormai “occupano” la nostra cittadina, oltre che la nostra vita.
La questione legalità: lotta alla macro e micro criminalità che deve trovare una costante collaborazione tra l’Amministrazione comunale e le forze dell’ordine che devono presidiare il territorio sia come presenza che come intelligence. Contemporanemente il massimo dell’investimento in scuola, cultura, giovani.
La questione lavoro e sviluppo: subito un atto d’indirizzo sulla questione urbanistica che chiarisca alcune incongruenze tra regolamento edilizio e norme tecniche di attuazione; nuovo piano regolatore che recuperi le zone B e dia strumenti attuativi più forti per quelle C; piani di recupero del centro storico e delle zone ex abusive; sblocco delle aree libere nell’ASI; grandi centri commerciali specializzati connessi e che siano da volano e non affossino l’economia locale; grande rilancio dell’agricoltura e del piccolo commercio specializzato.
La questione economico-finanziaria: qualche giorno fa moltissimi sindaci del nord, di tutti i colori politici, hanno manifestato a Milano contro il governo per i tagli dei finanziamenti ai comuni e per il blocco legato al “patto di stabilità” che blocca finanche le spese per investimento. La questione economico finanziaria del Comune di Caivano è sicuramente complicata, già per poter fare le semplici manutenzione, figuriamoci per gli investimenti. Il rischio, se non si affronta questo nodo è quello del famoso proverbio: “senza soldi non si cantano messe”. Bisogna mettere ordine in quei conti, ma i soldi vanno cercati nell’ambito dei fondi strutturali (POR Campania Agenda 2007-2013). Ma per attivare quei fondi ci vuole una idea chiara sulla “città futura” e progetti coerenti (che per essere validi vanno pagati). Bisogna trovare e investire un milione di euro in progetti… altrimenti ogni speranza di una città più vivibile si rivelerà velleitaria e destinata al naufragio…
Ribadisco il problema non era e non è solo vincere ma era ed è soprattutto governare….
In bocca al lupo Tonino…

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