Stamani su Caivano Press ennesimo articolo sulla situazione dell'Igica, la società per i rifiuti di totale proprietà del Comune di Caivano. Che la situazione fosse difficile lo si sapeva, ma che regni ancora incertezza sui suoi conti e sul futuro di questa azienda, beh!, è davvero molto strano. Il giornale parla di un nuovo piano industriale che dovrà essere sottoposto al Comune che dovrà approvarlo e, chi fa il piano idustriale?, coloro i quali, fino a prova contraria, hanno portato allo sfascio l'azienda, cioè l'attuale management. Ma insomma chi dovrebbe salvare l'azienda è esattamente chi ha determinato sul piano della gestione della società la rovina. Bella questa mossa dell'Amministrazione guidata da Tonino Falco. I conti economici e finanziari non escono, ma ci sono indiscrezioni che lasciano quantomeno interdetti...
Si chiede al Comune di Caivano una ricapitalizzazione di 2 milioni di euro e, a fronte di questo, si licenzieranno circa 15 lavoratori... si dovrebbero incrementare alcuni fatturati legati a nuove lavorazioni (RAEE, vetro, bonifiche) ma i conti sono scritti sull'acqua visto che la proposta di ridurre del 40% i crediti dei fornitori non è stata, a quanto ne sappiamo, accettata da nessuno.
Non metto in dubbio la necessità di intervenire con la scure pur di salvare una società che resta una grande opportunità... e, non sono nemmeno in linea di principio, contrario ai licenziamenti di chi non lavora, ma innanzitutto vanno licenziati i manager, poi i vari direttori che si sono fatti sfuggire il controllo dei lavoratori, poi i grandi consulenti come Varriale, l'avvocato Gaeta, poi gli scansafatiche, poi le auto in dotazione al personale, poi una razionalizzazione degli acquisti, poi la raccolta differenziata.. Insomma poi un vero e proprio piano industriale, fatto da chi ha competenza, che faccia uscire l'Igica da questo "buco nero" nel quale è caduta... infine "trasparenza"... l'Igica è dei caivanesi e i caivanesi devono sapere tutto quello che accade lì dentro.. anche l'acquisto di uno spillo deve comportare la necessità di una gara d'appalto perchè bisogna acquistarlo al minor prezzo possibile!!! Questa dell'Igica è, dopo i due incidenti di percorso dei due assessori, per l'Amministrazione Falco il vero banco di prova sulla sua capacità di governo effettivo della nostra Comunità...
domenica 27 giugno 2010
martedì 8 giugno 2010
Le domande diventano otto...
Credo sia ineludibile la necessità che il Sindaco, Tonino Falco, risponda alle, ora, otto domande riportate di seguito:
1) la natura del colloquio avuto con il Prefetto sulla vicenda Ciccarelli che hanno portato, poi, alle sue dimissioni;
2) di che cosa è accusato effettivamente Carofilo e se è compatibile la sua presenza in Giunta;
3) quale è il legame tra l'imprenditore Pierino Magri e Carofilo;
4) quali sono le ragioni vere dell'aspettativa del Comandante dei Vigili Urbani;
5) perchè non si approva la gara per la raccolta dei rifiuti;
6) i conti veri dell'Igica e se risulta vero il rischio di fallimento, che per effetto di una ulteriore sballata iniziativa di queste ore, pare, stia diventando ancora più colpevolmente inevitabile;
7) quale è il legame tra alcuni assessori e gli interessi urbanistico/edilizi presenti sul territorio.
8) chi nell'attuale amministrazione non vuol far pagare l'ICI ai proprietari di aree edificabili?
1) la natura del colloquio avuto con il Prefetto sulla vicenda Ciccarelli che hanno portato, poi, alle sue dimissioni;
2) di che cosa è accusato effettivamente Carofilo e se è compatibile la sua presenza in Giunta;
3) quale è il legame tra l'imprenditore Pierino Magri e Carofilo;
4) quali sono le ragioni vere dell'aspettativa del Comandante dei Vigili Urbani;
5) perchè non si approva la gara per la raccolta dei rifiuti;
6) i conti veri dell'Igica e se risulta vero il rischio di fallimento, che per effetto di una ulteriore sballata iniziativa di queste ore, pare, stia diventando ancora più colpevolmente inevitabile;
7) quale è il legame tra alcuni assessori e gli interessi urbanistico/edilizi presenti sul territorio.
8) chi nell'attuale amministrazione non vuol far pagare l'ICI ai proprietari di aree edificabili?
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Tonino Falco
lunedì 7 giugno 2010
Sette domande per sette risposte...
Credo sia ineludibile la necessità che il Sindaco, Tonino Falco, risponda alle sette domande riportate di seguito:
1) la natura del colloquio avuto con il Prefetto sulla vicenda Ciccarelli che hanno portato, poi, alle sue dimissioni;
2) di che cosa è accusato effettivamente Carofilo e se è compatibile la sua presenza in Giunta;
3) quale è il legame tra l'imprenditore Pierino Magri e Carofilo;
4) quali sono le ragioni vere dell'aspettativa del Comandante dei Vigili Urbani;
5) perchè non si approva la gara per la raccolta dei rifiuti;
6) i conti veri dell'Igica e se risulta vero il rischio di fallimento, che per effetto di una ulteriore sballata iniziativa di queste ore, pare, stia diventando ancora più colpevolmente inevitabile;
7) quale è il legame tra alcuni assessori e gli interessi urbanistico/edilizi presenti sul territorio.
1) la natura del colloquio avuto con il Prefetto sulla vicenda Ciccarelli che hanno portato, poi, alle sue dimissioni;
2) di che cosa è accusato effettivamente Carofilo e se è compatibile la sua presenza in Giunta;
3) quale è il legame tra l'imprenditore Pierino Magri e Carofilo;
4) quali sono le ragioni vere dell'aspettativa del Comandante dei Vigili Urbani;
5) perchè non si approva la gara per la raccolta dei rifiuti;
6) i conti veri dell'Igica e se risulta vero il rischio di fallimento, che per effetto di una ulteriore sballata iniziativa di queste ore, pare, stia diventando ancora più colpevolmente inevitabile;
7) quale è il legame tra alcuni assessori e gli interessi urbanistico/edilizi presenti sul territorio.
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martedì 1 giugno 2010
Gli alieni sono già tra noi, anzi siamo noi…
Due eventi (oltre ovviamente quelli tragici dei due ragazzi scomparsi che ha segnato profondamente l’opinione pubblica ma che non determina nulla in termini di “intelligenza collettiva”, per cui, ahinoi passato questo momento, dimenticheremo in fretta i problemi che stanno a monte e che li hanno determinati fino a versare di nuovo “lacrime di coccodrillo” sul prossimo tributo di sangue …. a chi tocchera?) hanno colpito l’interesse di moltissimi nostri concittadini: gli alieni a Crispano ma che continuano a imperversare nelle nostre zone, in questi giorni pare anche ad Orta di Atella, e, per quanto mi riguarda, la sagra dell’hot dog fatta a Caivano.
Parliamo prima della sagra. Ma è possibile che con tutti i prodotti tipici e tradizionali che abbiamo si possa fare una sagra dedicata all’hot dog? Ma a chi può venire in mente di fare una cosa così “criminale”? In tutta Italia, il bel paese del buon cibo ci si fa in quattro per andare a scovare i prodotti più particolari che caratterizzano ogni piccolo pezzettino di terra, territorio, borgo, andando a valorizzare il particolarissimo fagiolo piuttosto che la verdura esclusiva e noi non troviamo di meglio che “valorizzare” l’hot dog. Ma che ci azzecca l’hot dog con Caivano? Ma che ci azzecca con l’Italia? Eppure posso garantire che non ho niente di personale contro l’hot dog, né contro chi vuole fare un po’ di “soldi” di autofinanziamento… ma perché chiamarla sagra? Follie.. follie..
Ma follie anche sugli alieni… una vera e propria sindrome da passione/paura per “chi non si sa chi è”. Forse è paura che ci conquistino, che ci facciano del male, che prendano tutte le nostre donne e se le portano sul loro pianeta, che, viceversa, prendano tutti gli uomini, o forse i bambini che sarebbe molto più grave. Passione invece per sapere finalmente che non siamo soli in questo universo, oppure la gioia di pensare che, visto che questa nostra terra la stiamo distruggendo, forse abbiamo qualche chance di andare a distruggere qualche altro pianeta in qualche altro universo.
Io non so se esistono o meno gli alieni, ma ho l’impressione che, nel bene e nel male, hanno la solita funzione di farci pensare che “altri possano risolvere i nostri problemi”. Purtroppo, e questo lo so davvero, i nostri problemi ce li possiamo risolvere solo ed esclusivamente noi, non singolarmente o meglio non solo singolarmente, ma collettivamente, mettendo insieme le persone che lo vogliono…
E da che cosa partire se non dall’identità perduta, dalle tradizioni locali, dalla nostra storia, che sarà anche storia minore, ma è la nostra storia, quella fatta di buoni sentimenti, di povertà onesta, di etica, di valori universali, quella di cui dobbiamo essere fieri…
A di fuori di questo, i veri alieni siamo noi per noi stessi e saremo condannati a mangiare per sempre hot dog…
Parliamo prima della sagra. Ma è possibile che con tutti i prodotti tipici e tradizionali che abbiamo si possa fare una sagra dedicata all’hot dog? Ma a chi può venire in mente di fare una cosa così “criminale”? In tutta Italia, il bel paese del buon cibo ci si fa in quattro per andare a scovare i prodotti più particolari che caratterizzano ogni piccolo pezzettino di terra, territorio, borgo, andando a valorizzare il particolarissimo fagiolo piuttosto che la verdura esclusiva e noi non troviamo di meglio che “valorizzare” l’hot dog. Ma che ci azzecca l’hot dog con Caivano? Ma che ci azzecca con l’Italia? Eppure posso garantire che non ho niente di personale contro l’hot dog, né contro chi vuole fare un po’ di “soldi” di autofinanziamento… ma perché chiamarla sagra? Follie.. follie..
Ma follie anche sugli alieni… una vera e propria sindrome da passione/paura per “chi non si sa chi è”. Forse è paura che ci conquistino, che ci facciano del male, che prendano tutte le nostre donne e se le portano sul loro pianeta, che, viceversa, prendano tutti gli uomini, o forse i bambini che sarebbe molto più grave. Passione invece per sapere finalmente che non siamo soli in questo universo, oppure la gioia di pensare che, visto che questa nostra terra la stiamo distruggendo, forse abbiamo qualche chance di andare a distruggere qualche altro pianeta in qualche altro universo.
Io non so se esistono o meno gli alieni, ma ho l’impressione che, nel bene e nel male, hanno la solita funzione di farci pensare che “altri possano risolvere i nostri problemi”. Purtroppo, e questo lo so davvero, i nostri problemi ce li possiamo risolvere solo ed esclusivamente noi, non singolarmente o meglio non solo singolarmente, ma collettivamente, mettendo insieme le persone che lo vogliono…
E da che cosa partire se non dall’identità perduta, dalle tradizioni locali, dalla nostra storia, che sarà anche storia minore, ma è la nostra storia, quella fatta di buoni sentimenti, di povertà onesta, di etica, di valori universali, quella di cui dobbiamo essere fieri…
A di fuori di questo, i veri alieni siamo noi per noi stessi e saremo condannati a mangiare per sempre hot dog…
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