Questa sera si è tenuto il previsto Consiglio comunale. E' stata fatta la surroga del consigliere Padricelli, dimissionario, con il nuovo consigliere Chioccarelli, già assessore dimissionario della Giunta Papaccioli.
Sul fronte politico c'è stata la comunicazione del Sindaco che, avendo fatto ammenda sulla pregressa azione amministrativa, ha rilanciato un nuovo metodo e un atteggiamento più aperto (a 360°) rispetto alle forze politiche di maggioranza.
Ci riuscirà a ricompattare la sua maggioranza? non ci riuscirà?
Lo verificheremo nei prossimi giorni.
Per adesso è finita 0 a 0, vista la dichiarazione del consigliere Serrao, meno disposto, pare, a rifirmare le dimissioni.
Un pareggio che, speriamo, non si tramuti in un "tiriamo a campare" che sarebbe dannoso per Caivano e i caivanesi.
mercoledì 28 gennaio 2009
martedì 27 gennaio 2009
Caivano al buio, buio a Caivano
Sono ormai diversi giorni che Caivano è al buio. Vaste zone della città sono senza pubblica illuminazione. Già c'erano state segnalazioni in questop blog: zona Scotta, Parco verde, Palazzine Cooperative sulla Circuvallazione ovest. A queste si aggiungono altre zone ancora. Lo stesso Corso Umberto. Sembra una scena da guerra. Eppure la risposta è semplice, manca l'appalto di manutenzione della pubblica amministrazione.
Dopo le palme, un altro elemento simbolico.
Il buio di Caivano non è solo nella mancanza di luce, ma nel buio in cui è stata sprofondata da questa Amministrazione. E' un buio che fa riferimento non solo a cattiva amministrazione, ma ad insufficienza, incapacità, presunzione...
Eppure c'è ancora qualcuno che dice (nell'anonimato) che non gli è stato dato il tempo sufficiente per governare...
Se la buona giornata si vede dal mattino, a Caivano la cattiva giornata si vede dal buio nel quale è sprofondata... con buona pace degli ormai pochi sostenitori che ha ancora Papaccioli e i tantissimi che chiedono a gran voce di cambiare.
Aspetteremo con ansia che ritorni un sussulto d'orgoglio.
Dopo le palme, un altro elemento simbolico.
Il buio di Caivano non è solo nella mancanza di luce, ma nel buio in cui è stata sprofondata da questa Amministrazione. E' un buio che fa riferimento non solo a cattiva amministrazione, ma ad insufficienza, incapacità, presunzione...
Eppure c'è ancora qualcuno che dice (nell'anonimato) che non gli è stato dato il tempo sufficiente per governare...
Se la buona giornata si vede dal mattino, a Caivano la cattiva giornata si vede dal buio nel quale è sprofondata... con buona pace degli ormai pochi sostenitori che ha ancora Papaccioli e i tantissimi che chiedono a gran voce di cambiare.
Aspetteremo con ansia che ritorni un sussulto d'orgoglio.
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domenica 25 gennaio 2009
Consiglio comunale di Caivano 28.01.2009, ore 18,30
Ordine del giorno
1) Surroga del Consigliere comunale dott. Pasquale Padricelli, dimissionario con il 1° dei non eletti della lista "Partito Socialista Nuovo PSI";
2) Surroga del Consigliere comunale dott. Pasquale Padricelli, dimissionario, con il neo Consigliere della lista "Partito Socialista Nuovo PSI", nelle Commissioni Consiliari Permanenti;
3) Comunicazioni del Sindaco;
4) Approvazione verbali sedute precedenti;
5) Interrogazioni e interpellanze;
6) Indirizzi per il conferimento di incarichi a soggetti esterni alla Amm.ne Comunale;
1) Surroga del Consigliere comunale dott. Pasquale Padricelli, dimissionario con il 1° dei non eletti della lista "Partito Socialista Nuovo PSI";
2) Surroga del Consigliere comunale dott. Pasquale Padricelli, dimissionario, con il neo Consigliere della lista "Partito Socialista Nuovo PSI", nelle Commissioni Consiliari Permanenti;
3) Comunicazioni del Sindaco;
4) Approvazione verbali sedute precedenti;
5) Interrogazioni e interpellanze;
6) Indirizzi per il conferimento di incarichi a soggetti esterni alla Amm.ne Comunale;
lunedì 19 gennaio 2009
Il consigliere Pasquale Padricelli si è dimesso
Il consigliere Padricelli si è dimesso da consigliere comunale questa mattina. Ha protocollato la lettera di dimissioni che potete leggere sul portale di Napoli Nord: http://www.napolinord.com/
e ha fatto affiggere un manifesto pubblico dove si lamenta non solo degli attacchi ricevuti da "manifesti pubblici senza firma" e, contestualmente, sia dell'uno che dell'altro schieramento.
Ho avuto modo di solidarizzare con lui e con la sua famiglia per gli attacchi che ha ricevuto. Un dubbio mi viene quando dice che aveva proposto di sfiduciare Papaccioli direttamente in Consiglio comunale. Se lo avesse detto anche a me, sarei stato sicuramente d'accordo.
Spero, al di là del merito della questione, che quest'atto gli abbia fatto ritrovare, a lui e alla sua famiglia, quella serenità che è presupposto fondamentale di vita.
e ha fatto affiggere un manifesto pubblico dove si lamenta non solo degli attacchi ricevuti da "manifesti pubblici senza firma" e, contestualmente, sia dell'uno che dell'altro schieramento.
Ho avuto modo di solidarizzare con lui e con la sua famiglia per gli attacchi che ha ricevuto. Un dubbio mi viene quando dice che aveva proposto di sfiduciare Papaccioli direttamente in Consiglio comunale. Se lo avesse detto anche a me, sarei stato sicuramente d'accordo.
Spero, al di là del merito della questione, che quest'atto gli abbia fatto ritrovare, a lui e alla sua famiglia, quella serenità che è presupposto fondamentale di vita.
Da Il Mattino del 18.01.2009
ANTONIO PARRELLA Caivano. Clima politico sempre più rovente. All'indomani della decisione del prefetto Pansa di non sciogliere il consiglio comunale «in quanto - si legge nella nota inviata al segretario del Comune - gli atti di dimissione dalla carica dei 16 consiglieri non sono considerati ritualmente presentati», i muri della città sono stati tappezzati con un manifesto contro il sindaco, Pippo Papaccioli. «Vergogna - si legge nella pubblica nota - il nostro ex sindaco, già sfiduciato dalla maggioranza dei consiglieri, con una vile messinscena ha approfittato delle sue amicizie, per rimanere ancora in sella. Il suo vergognoso carrozzone, fatto di uomini senza attributi e senza qualità, continuerà a fare danni al nostro paese grazie alle luride prebende che il nostro ex elargirà». Il manifesto è stato siglato con la dicitura «I cittadini tutti». Secca la replica di Papaccioli. «Ho sempre agito nella massima trasparenza e correttezza nei confronti delle istituzioni e nel rispetto dei cittadini - commenta il capo dell'esecutivo locale di centrodestra - ecco perché non ho alcuna difficoltà a rendere conto del mio operato ai caivanesi. Naturalmente è inutile nascondere che c'erano delle tensioni all'interno della maggioranza (Forza Italia, Nuovo Psi, Udc, An, Nuova Dc e lista civica L'Arca, ndr), ma in politica nulla è scontato e, certamente, ci si confronta. Faccio politica dall'età di 16 anni con passione e trasparenza e lo farò sempre. Seguo gli ideali che ho acquisito in tanti anni di militanza. Chi, invece, è spinto da fini personali non può capire di cosa si parla. Pertanto - continua Papaccioli - la mia amministrazione è sempre stata operativa e, anche in queste ore, sta lavorando alacremente per mettere a punto un pacchetto di importantissimi provvedimenti a favore dei ceti sociali più deboli e che porterà a uno stanziamento di fondi europei per circa 4,5 milioni di euro». Alla base della querelle per il mancato scioglimento del civico consesso c'è un vizio di forma nella presentazione del plico contenente il forfait dei 16 consiglieri (12 dell'opposizione e quattro della maggioranza), che è stato presentato al Comune senza la delega dei 16 dimissionari. «Ma - ha assicurato il senatore dell'Idv, Giacinto Russo - sottoporrò questo intrigo al ministro dell'Interno, Maroni, evidenziando la palese volontà dei dimissionari che nel documento hanno espressamente sfiduciato Papaccioli». «Il rigetto delle dimissioni da parte del prefetto apre una fase delicata sul piano politico, istituzionale e penale - sostiene Enzo Falco, leader dei Verdi e consigliere dimissionario -. A mio avviso il centrosinistra deve fare ricorso al Tar, per affermare un principio giuridico, e presentare una mozione di sfiducia a Papaccioli, affinché in Consiglio comunale ci sia una pubblica discussione».
venerdì 16 gennaio 2009
Papaccioli rimane in carica
Il Prefetto Pansa ha dato il suo responso. Le dimissioni dei 16 consiglieri sono state date in modo irrituale e, quindi, non sono valide. Il cavillo formale vince sul dato sostanziale. Tutto da rifare. Intanto si scatena la guerra su chi convince chi e, credo, si potranno determinare situazioni di particolare delicatezza politico-istituzionale-penale.
Vi terremo informati costantemente sull'evolversi della situazione. Per adesso Papaccioli rimane Sindaco di Caivano.
Sopra pubblico la scansione della lettera del Prefetto Pansa.
giovedì 15 gennaio 2009
Giallo sulla validità delle dimissioni....
Dal Il Mattino del 15.01.2009
ANTONIO PARRELLA Caivano. È giallo sulla nomina del commissario prefettizio al Comune, dopo le dimissioni di 16 consiglieri. Ieri in città si sono susseguite voci su «problemi nella presentazione formale del documento con le firme dei dimissionari». Il sindaco, Pippo Papaccioli, però afferma di non saperne nulla. Qualche consigliere - che mantiene l’anonimato - parla invece di «vizi di forma». Dalla prefettura, intanto, fanno sapere che «si sta vagliando - come sempre in questi casi - tutta la documentazione, giunta negli uffici competenti soltanto lunedì». Intanto, infuriano le polemiche tra i due schieramenti politici. «Non ho presentato nessun ricorso - assicura il sindaco del Pdl, Pippo Papaccioli - e finora non sono stato ancora informato dalla prefettura dello scioglimento del Consiglio comunale. Pertanto anche ieri sono stato al mio posto, lavorando per il bene della città e dei caivanesi. Ci sono ancora importanti opere da portare termine. Tra queste il rifacimento di via Scotta, che sarà collegata alle Cinque vie di Afragola, la realizzazione dei circa 1800 nuovi loculi e, poi, l'ultimazione della caserma in via Frattalunga, che sarà inaugurata tra qualche mese. Sono sereno - aggiunge Papaccioli - e attendo con fiducia il responso del prefetto e degli organi preposti. Resta il fatto che si vuole ancora una volta annullare la decisione degli elettori, che in due anni hanno espresso nei miei confronti ben 25mila preferenze». «La causa del ritardo della nomina del commissario - dice Enzo Falco, leader dei Verdi e consigliere dimissionario - potrebbe essere anche un vizio di forma nella richiesta di dimissioni presentata dai 16 consiglieri comunali, che pur avendo firmato contestualmente le dimissioni sabato scorso davanti al segretario comunale di Cardito (il comune di Caivano è chiuso il sabato, ndr), non avrebbero, poi, delegato formalmente nessuno alla presentazione delle stesse al protocollo del comando di polizia locale di Caivano». Il plico con il forfait di 12 consiglieri dell'opposizione e quattro della maggioranza, è stato presentato da un persona diversa dai dimissionari senza alcuna delega. «Ma - aggiunge Falco - di vizi formali in Italia siamo maestri. Resta la sostanza politica che 16 consiglieri hanno sottoscritto in massa, davanti a un funzionario pubblico, le proprie dimissioni. Papaccioli deve riconoscere che ha fallito. Caivano è allo sbando da un anno e mezzo. E chi perde tanto consenso tra gli elettori e nella sua stessa maggioranza è nei fatti già a casa». «Al di là dei consiglieri dimissionari (e dei partiti), si registrano - continua Falco - anche i commenti critici fatti nei suoi confronti dal suo ex assessore Monopoli e da esponenti di An e dell'Udc. Dunque il fatto poi che voglia resistere in forza di qualche «vizio formale», al di là della sostanza politica, dimostra come ci sia un attaccamento alla poltrona. Papaccioli - conclude Falco - è stato un grande bluff per i caivanesi. Ma ora lo hanno capito e sono pronti a cambiare. Ai partiti del centrosinistra la necessità/obbligatorietà di proporre una valida e duratura alternativa. Per il bene del paese, che non può più aspettare».
ANTONIO PARRELLA Caivano. È giallo sulla nomina del commissario prefettizio al Comune, dopo le dimissioni di 16 consiglieri. Ieri in città si sono susseguite voci su «problemi nella presentazione formale del documento con le firme dei dimissionari». Il sindaco, Pippo Papaccioli, però afferma di non saperne nulla. Qualche consigliere - che mantiene l’anonimato - parla invece di «vizi di forma». Dalla prefettura, intanto, fanno sapere che «si sta vagliando - come sempre in questi casi - tutta la documentazione, giunta negli uffici competenti soltanto lunedì». Intanto, infuriano le polemiche tra i due schieramenti politici. «Non ho presentato nessun ricorso - assicura il sindaco del Pdl, Pippo Papaccioli - e finora non sono stato ancora informato dalla prefettura dello scioglimento del Consiglio comunale. Pertanto anche ieri sono stato al mio posto, lavorando per il bene della città e dei caivanesi. Ci sono ancora importanti opere da portare termine. Tra queste il rifacimento di via Scotta, che sarà collegata alle Cinque vie di Afragola, la realizzazione dei circa 1800 nuovi loculi e, poi, l'ultimazione della caserma in via Frattalunga, che sarà inaugurata tra qualche mese. Sono sereno - aggiunge Papaccioli - e attendo con fiducia il responso del prefetto e degli organi preposti. Resta il fatto che si vuole ancora una volta annullare la decisione degli elettori, che in due anni hanno espresso nei miei confronti ben 25mila preferenze». «La causa del ritardo della nomina del commissario - dice Enzo Falco, leader dei Verdi e consigliere dimissionario - potrebbe essere anche un vizio di forma nella richiesta di dimissioni presentata dai 16 consiglieri comunali, che pur avendo firmato contestualmente le dimissioni sabato scorso davanti al segretario comunale di Cardito (il comune di Caivano è chiuso il sabato, ndr), non avrebbero, poi, delegato formalmente nessuno alla presentazione delle stesse al protocollo del comando di polizia locale di Caivano». Il plico con il forfait di 12 consiglieri dell'opposizione e quattro della maggioranza, è stato presentato da un persona diversa dai dimissionari senza alcuna delega. «Ma - aggiunge Falco - di vizi formali in Italia siamo maestri. Resta la sostanza politica che 16 consiglieri hanno sottoscritto in massa, davanti a un funzionario pubblico, le proprie dimissioni. Papaccioli deve riconoscere che ha fallito. Caivano è allo sbando da un anno e mezzo. E chi perde tanto consenso tra gli elettori e nella sua stessa maggioranza è nei fatti già a casa». «Al di là dei consiglieri dimissionari (e dei partiti), si registrano - continua Falco - anche i commenti critici fatti nei suoi confronti dal suo ex assessore Monopoli e da esponenti di An e dell'Udc. Dunque il fatto poi che voglia resistere in forza di qualche «vizio formale», al di là della sostanza politica, dimostra come ci sia un attaccamento alla poltrona. Papaccioli - conclude Falco - è stato un grande bluff per i caivanesi. Ma ora lo hanno capito e sono pronti a cambiare. Ai partiti del centrosinistra la necessità/obbligatorietà di proporre una valida e duratura alternativa. Per il bene del paese, che non può più aspettare».
sabato 10 gennaio 2009
Papaccioli a casa!!!!
Il Sindaco di Caivano, Papaccioli, e la sua incapacità politica e amministrativa è stata finalmente archiviata dalla contemporanea sottoscrizione di dimissioni da parte di 16 consiglieri comunali, i 12 rappresentanti della minoranza più 4 di maggioranza che hanno preso definitivamente le distanze dallo sconquasso di questo anno e mezzo.
Perchè cade Papaccioli? Perchè in quest'anno e mezzo non ha sostanzialmente fatto nulla. Al di là delle crude immagini dell'alluvione di settembre, in questi giorni non c'è plesso scolastico che non è interessato da perdite, non c'è strada che abbia il manto d'asfalto integro, ha polemizzato invece che sostenere i tanti commercianti oggetto di rapine e violenze. Non ha avuto una politica di manutenzione della città, non ha avuto una politica urbanistica, niente per l'agricoltura. E la questione ambientale che lo ha fatto vincere ben due volte, è caduta (volutamente) nel dimenticatoio, con gli impianti a biomasse, l'impianto di compostaggio e la mancanza di una efficiente raccolta differenziata. Tutte parole buttate al vento. In più ha avuto la scempiaggine di perdere costantemente per strada i suoi consiglieri. Scrivevo nel post precedente dell'ultimo consiglio comunale. La maggioranza era una nave senza guida, completamente allo sbando, ultimo esempio di un andazzo che si perpetrava ormai da quasi un anno. Mai un punto qualificante, mai una discussione ricca di contenuti. Ultima la incapacità di deliberare l'opportunità di un finanziamento per ampliare la Scuola Media Cilea, solo perchè non aveva gli assessori in numero valido per deliberare. A questo va aggiunto il solito "vizietto" che ormai sta colpendo tutti i Sindaci: pensano che il potere datogli con l'elezione diretta, sia assoluto e irrevocabile, per cui pensano di fare da soli, senza il confronto con nessuno, meno che meno stabilendo un rapporto di correttezza istituzionale con il Consiglio comunale. Un assurdo che rischia di rendere vana qualsiasi corretta politica amministrativa. Mai una discussione vitale per Caivano sulle opportunità dei fondi strutturali, nessuna visione strategica, l'Igica come feudo personale cui nessuno poteva accedere. Papaccioli cade esattamente per questo, per aver perso ormai la fiducia dei cittadini caivanesi che, in questi 18 mesi circa, hanno visto il vero valore di chi ha predicato bene ma razzolato male.
E' ovvio che in questa condizione data, diventa un dovere morale, firmare lo scioglimento per andare al voto nella prima tornata utile, il 6 e 7 giugno p.v.
E ora cosa si fa? Bisogna finalmente costruire un'alleanza ampia e partecipata che rilanci il ruolo di Caivano come città della qualità ambientale, sociale, economica e del lavoro. Bisognerà avere partiti autorevoli, ma una cittadinanza attiva ancora più autorevole, attenta e protagonista del cambiamento. Bisogna ritornare al richiamo fatto dal Capo dello Stato sulla necessità di costruire una classe dirigente colta e moralmente forte. Bisogna mettere in campo il meglio che la società caivanese esprime, qualunque sia il ruolo che avrà. Bisogna avere un obiettivo strategico forte ed intellegibile come comunità. Bisogna recuperare la nostra antica identità di comunità laboriosa e costruttrice del bene comune. I cittadini ridiventano i protagonisti di un cambiamento, non solo con un voto ma da veri e propri attori.
Il destino della nostra Caivano è solo ed esclusivamente nelle nostre mani.
Ognuno deve diventare artefice non solo del proprio destino ma di quello collettivo.
Un saluto cordiale a tutti i caivanesi
Enzo Falco
Perchè cade Papaccioli? Perchè in quest'anno e mezzo non ha sostanzialmente fatto nulla. Al di là delle crude immagini dell'alluvione di settembre, in questi giorni non c'è plesso scolastico che non è interessato da perdite, non c'è strada che abbia il manto d'asfalto integro, ha polemizzato invece che sostenere i tanti commercianti oggetto di rapine e violenze. Non ha avuto una politica di manutenzione della città, non ha avuto una politica urbanistica, niente per l'agricoltura. E la questione ambientale che lo ha fatto vincere ben due volte, è caduta (volutamente) nel dimenticatoio, con gli impianti a biomasse, l'impianto di compostaggio e la mancanza di una efficiente raccolta differenziata. Tutte parole buttate al vento. In più ha avuto la scempiaggine di perdere costantemente per strada i suoi consiglieri. Scrivevo nel post precedente dell'ultimo consiglio comunale. La maggioranza era una nave senza guida, completamente allo sbando, ultimo esempio di un andazzo che si perpetrava ormai da quasi un anno. Mai un punto qualificante, mai una discussione ricca di contenuti. Ultima la incapacità di deliberare l'opportunità di un finanziamento per ampliare la Scuola Media Cilea, solo perchè non aveva gli assessori in numero valido per deliberare. A questo va aggiunto il solito "vizietto" che ormai sta colpendo tutti i Sindaci: pensano che il potere datogli con l'elezione diretta, sia assoluto e irrevocabile, per cui pensano di fare da soli, senza il confronto con nessuno, meno che meno stabilendo un rapporto di correttezza istituzionale con il Consiglio comunale. Un assurdo che rischia di rendere vana qualsiasi corretta politica amministrativa. Mai una discussione vitale per Caivano sulle opportunità dei fondi strutturali, nessuna visione strategica, l'Igica come feudo personale cui nessuno poteva accedere. Papaccioli cade esattamente per questo, per aver perso ormai la fiducia dei cittadini caivanesi che, in questi 18 mesi circa, hanno visto il vero valore di chi ha predicato bene ma razzolato male.
E' ovvio che in questa condizione data, diventa un dovere morale, firmare lo scioglimento per andare al voto nella prima tornata utile, il 6 e 7 giugno p.v.
E ora cosa si fa? Bisogna finalmente costruire un'alleanza ampia e partecipata che rilanci il ruolo di Caivano come città della qualità ambientale, sociale, economica e del lavoro. Bisognerà avere partiti autorevoli, ma una cittadinanza attiva ancora più autorevole, attenta e protagonista del cambiamento. Bisogna ritornare al richiamo fatto dal Capo dello Stato sulla necessità di costruire una classe dirigente colta e moralmente forte. Bisogna mettere in campo il meglio che la società caivanese esprime, qualunque sia il ruolo che avrà. Bisogna avere un obiettivo strategico forte ed intellegibile come comunità. Bisogna recuperare la nostra antica identità di comunità laboriosa e costruttrice del bene comune. I cittadini ridiventano i protagonisti di un cambiamento, non solo con un voto ma da veri e propri attori.
Il destino della nostra Caivano è solo ed esclusivamente nelle nostre mani.
Ognuno deve diventare artefice non solo del proprio destino ma di quello collettivo.
Un saluto cordiale a tutti i caivanesi
Enzo Falco
venerdì 9 gennaio 2009
Papaccioli fa acqua da tutte le parti..
Ieri sera (8 gennaio) c'è stato un consiglio comunale dove bisognava discutere di poche cose. In tanti anni della mia vita non ho mai visto un'assemblea cittadina così scombinata. L'idea che mi sono fatto è di una nave senza guida, di un sostanziale "rompete le righe". Maggioranza allo sbando, Sindaco latitante, Assessori (quanti ne sono rimasti? si può ancora fare una riunione di Giunta?) assenti.
Come dicevo a proposito delle palme, è ora di sostituire anche questo Sindaco.
Per il bene di Caivano e dei Caivanesi.
Enzo Falco
Come dicevo a proposito delle palme, è ora di sostituire anche questo Sindaco.
Per il bene di Caivano e dei Caivanesi.
Enzo Falco
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Salvo per miracolo...
Ciao, Enzo ti scrivo per farti sapere che l’illuminazione pubblica a Caivano è una cosa inutile, a noi non serve, perché fare come le altre città che la adoperano. Vedesi via Galilei totalmente al buio da più di una settimana dopo che per alcune settimane era tornata sarà stato uno sbaglio, prontamente rimediato .
Distinti Saluti
Un cittadino
Distinti Saluti
Un cittadino
giovedì 8 gennaio 2009
La colpa è dell'Amministrazione
Caro Enzo
Vedi bene che non è vero che l'amministrazione attuale non ha colpa per la morte delle palme che stanno sia sui giardinetti che almeno una di quelle che stanno d'avanti al castello (quella che sta a destra con il castello alle spalle)- a proposito della quale, è stata accuratamente addobbata con le luminarie natalizie (mi è sembrato l'abbobbo ad una cassa da morto) e non ci si è resi conto che è morta da tempo e va immediatamente eliminata per non mette a rischio anche quella che è ancora viva e che necessita di cure urgenti - Infatti l'antiparassitario per il "Punteruolo Rosso" e stato trovato già da tempo,(ormai più di un anno) ma la nostra amministrazione e troppo presa da altri impegni per informarsi e per salvarle (forse non ci sono i fondi!). In fondo che cosa vuoi che siano i ricordi, i riferimenti e quantaltro (Tu vivi ancora di sogni!?!??). I Caivanesi sono un popolo proiettati al futuro!?, al progresso!? alla modernità!?, a chi vuoi che importi di due misere palme (forse con tutto quello che è stato fatto? e che ci sta da fare! non c'è stato il tempo per informarsi e per agire, ci sono altre priorità?)
Saluti
Dott. Ing. Antonio Natale (un povero caivanese nostalgico come Te)
P.S. Scusami per lo sfogo!!!!!!
Vedi bene che non è vero che l'amministrazione attuale non ha colpa per la morte delle palme che stanno sia sui giardinetti che almeno una di quelle che stanno d'avanti al castello (quella che sta a destra con il castello alle spalle)- a proposito della quale, è stata accuratamente addobbata con le luminarie natalizie (mi è sembrato l'abbobbo ad una cassa da morto) e non ci si è resi conto che è morta da tempo e va immediatamente eliminata per non mette a rischio anche quella che è ancora viva e che necessita di cure urgenti - Infatti l'antiparassitario per il "Punteruolo Rosso" e stato trovato già da tempo,(ormai più di un anno) ma la nostra amministrazione e troppo presa da altri impegni per informarsi e per salvarle (forse non ci sono i fondi!). In fondo che cosa vuoi che siano i ricordi, i riferimenti e quantaltro (Tu vivi ancora di sogni!?!??). I Caivanesi sono un popolo proiettati al futuro!?, al progresso!? alla modernità!?, a chi vuoi che importi di due misere palme (forse con tutto quello che è stato fatto? e che ci sta da fare! non c'è stato il tempo per informarsi e per agire, ci sono altre priorità?)
Saluti
Dott. Ing. Antonio Natale (un povero caivanese nostalgico come Te)
P.S. Scusami per lo sfogo!!!!!!
domenica 4 gennaio 2009
Quel simbolo delle palme sui giardinetti..
Certo il 2009 che spero si sia aperto per tutti in modo felice, purtroppo per Caivano non lo è stato. Si è bruciata la palma (forse ancora buona) sui giardinetti, in piazza I Maggio. Forse un petardo dell'ultimo dell'anno. Già l'altra palma era morta sotto l'azione killer del punteruolo rosso, che, peraltro, sta distruggendo palme in tutta la Campania. Le palme avevano 60-70 anni e, ahinoi, a cavallo tra la fine del 2008 e l'inizio del 2009, scompaiono. E, con loro, scompare un simbolo di Caivano. Tutti siamo cresciuti all'insegna di quelle palme. E' un segno dei tempi? Si sa i simboli sono importanti e sono punto di riferimento per intere comunità.
Vedere quelle palme morte è, simbolicamente, un'ulteriore attestazione del degrado nel quale è caduta la nostra Caivano. E' ovvio che non è colpa dell'Amministrazione Papaccioli. Ma se i simboli hanno davvero un valore, la connessione tra le palme e il "niente" messo in atto, non credo sia di buon auspicio per l'Amministrazione. E' tempo di cambiare... non solo le palme..
Vedere quelle palme morte è, simbolicamente, un'ulteriore attestazione del degrado nel quale è caduta la nostra Caivano. E' ovvio che non è colpa dell'Amministrazione Papaccioli. Ma se i simboli hanno davvero un valore, la connessione tra le palme e il "niente" messo in atto, non credo sia di buon auspicio per l'Amministrazione. E' tempo di cambiare... non solo le palme..
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