Il Sindaco di Caivano, Papaccioli, e la sua incapacità politica e amministrativa è stata finalmente archiviata dalla contemporanea sottoscrizione di dimissioni da parte di 16 consiglieri comunali, i 12 rappresentanti della minoranza più 4 di maggioranza che hanno preso definitivamente le distanze dallo sconquasso di questo anno e mezzo.
Perchè cade Papaccioli? Perchè in quest'anno e mezzo non ha sostanzialmente fatto nulla. Al di là delle crude immagini dell'alluvione di settembre, in questi giorni non c'è plesso scolastico che non è interessato da perdite, non c'è strada che abbia il manto d'asfalto integro, ha polemizzato invece che sostenere i tanti commercianti oggetto di rapine e violenze. Non ha avuto una politica di manutenzione della città, non ha avuto una politica urbanistica, niente per l'agricoltura. E la questione ambientale che lo ha fatto vincere ben due volte, è caduta (volutamente) nel dimenticatoio, con gli impianti a biomasse, l'impianto di compostaggio e la mancanza di una efficiente raccolta differenziata. Tutte parole buttate al vento. In più ha avuto la scempiaggine di perdere costantemente per strada i suoi consiglieri. Scrivevo nel post precedente dell'ultimo consiglio comunale. La maggioranza era una nave senza guida, completamente allo sbando, ultimo esempio di un andazzo che si perpetrava ormai da quasi un anno. Mai un punto qualificante, mai una discussione ricca di contenuti. Ultima la incapacità di deliberare l'opportunità di un finanziamento per ampliare la Scuola Media Cilea, solo perchè non aveva gli assessori in numero valido per deliberare. A questo va aggiunto il solito "vizietto" che ormai sta colpendo tutti i Sindaci: pensano che il potere datogli con l'elezione diretta, sia assoluto e irrevocabile, per cui pensano di fare da soli, senza il confronto con nessuno, meno che meno stabilendo un rapporto di correttezza istituzionale con il Consiglio comunale. Un assurdo che rischia di rendere vana qualsiasi corretta politica amministrativa. Mai una discussione vitale per Caivano sulle opportunità dei fondi strutturali, nessuna visione strategica, l'Igica come feudo personale cui nessuno poteva accedere. Papaccioli cade esattamente per questo, per aver perso ormai la fiducia dei cittadini caivanesi che, in questi 18 mesi circa, hanno visto il vero valore di chi ha predicato bene ma razzolato male.
E' ovvio che in questa condizione data, diventa un dovere morale, firmare lo scioglimento per andare al voto nella prima tornata utile, il 6 e 7 giugno p.v.
E ora cosa si fa? Bisogna finalmente costruire un'alleanza ampia e partecipata che rilanci il ruolo di Caivano come città della qualità ambientale, sociale, economica e del lavoro. Bisognerà avere partiti autorevoli, ma una cittadinanza attiva ancora più autorevole, attenta e protagonista del cambiamento. Bisogna ritornare al richiamo fatto dal Capo dello Stato sulla necessità di costruire una classe dirigente colta e moralmente forte. Bisogna mettere in campo il meglio che la società caivanese esprime, qualunque sia il ruolo che avrà. Bisogna avere un obiettivo strategico forte ed intellegibile come comunità. Bisogna recuperare la nostra antica identità di comunità laboriosa e costruttrice del bene comune. I cittadini ridiventano i protagonisti di un cambiamento, non solo con un voto ma da veri e propri attori.
Il destino della nostra Caivano è solo ed esclusivamente nelle nostre mani.
Ognuno deve diventare artefice non solo del proprio destino ma di quello collettivo.
Un saluto cordiale a tutti i caivanesi
Enzo Falco
sabato 10 gennaio 2009
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7 commenti:
SPERO CHE TUTTO QUESTO NON SERVE PER RUBARE ANCORA UN'ALTRA VOLTA LA POLTRONA
SPERO CHE CAIVANO SI RIANIMA PERCHE ORMAI E AFFONDATA NELLA MERDA DOVUTO DAI POLITICI CAIVANESI
E QUESTO E VERGOGNOSO
CITTADINI SVEGLIATEVI E RIPRENDIAMOCI LA NOSTRA CAIVANO QUESTI PENSANO SOLO I SOLDI
Sicuramente ognuno ha la sua colpa. Ma una domanda mi viene spontanea: "Sarà meglio ora che Caivano sarà commissariata?".
Se non sbaglio questa è un'esperienza che abbiamo già vissuto. Forse ricorderò male, ma mi pare che è stato un anno di stallo e niente altro. Io credo che per il bene di Caivano non bisognava tolgliere a tutti i costi la "poltrona", come ama chiamarla qualcuno, ma cercare almeno per una volta un punto di incontro, lasciare da parte il potere e pensare che stiamo vivendo in un paese, ormai, fantasma. Magari aspettare e attendere il giusto corso per un cambio di orientamento. Che delusione questa politica.
Rossella
Finalmente, non se ne poteva più....Le redini di Caivano erano state messe di nuovo nelle mani sbagliate....Ora c'è bisogno di un cambiamento radicale....Dare Caivano in mano a chi davvero vuole solo il bene di questa città...Che non pensa ai propri interessi ma al bene pubblico all'ambiente e tutto ciò che riguarda Caivano città....Ora bisogna fare in modo che Caivano cambi.''Caivano Sarà'' migliore solo con una coalizione di sinistra forte e stabile,giovane e senza timore...''Caivano Sarà''una città vivibile solo con una persona forte e leale,onesta buona e senza secondi fini che la guidi..
Riprendiamoci Caivano!
Ciro Elietto
La SINISTRA è stata tanti anni al potere ma comunque non ha fatto MAI NULLA!! Anzi quelli di sinistra si sono solo arricchitti e hanno fatto abusi di edilizia, favoritismo e tanto altro...da premettere che non sono di destra e ne di sinistra.
Credo che il marcio sia ovunque!!!
Gnegne!!
e vero"ma chiunque a preso il posto adesso non sico poltrona ok?allora chiunque e andato a pote? sicuramente non e andato per noi cittadini,fanno la corsa solo per soldi e non lo neghiamo,pultroppo caivano e in uno stato lebroso,,,,,malattia inguaribile..un popolo cosi pulito,cosi onesto e stato distrutto,,si vergognassero chi lo a ridotto cosi
l'unica speranza e che non tornano i vecchi politici altrimenti ci danno il colpo di grazia.e a questo punto e voluto ancora una volta da noi stessi,la cosa e? che prima di decidere chi votare obbiamo contare fino ad un limite altrimenti condoglianze a tutti quelli che corrono ancora indietro ai vecchi politici,alziamo la testa e mostriamo che buoni siamo?manon scemi
Caro Enzo,
già sabato mattina mi avevano comunicato la lieta notizia.
Sembra essersi svegliati da un incubo e non penso che sia solo una sensazione personale, ma il dissenso dilagante che si percepiva nei mesi scorsi mi fa pensare che l’incubo non sia finito solo per me ma per tutti i Caivanesi.
Non ricordo che ci siano state per il passato altre amministrazioni che abbiano fatto peggio di quest’ultima.
Una cosa è però certa, che Caivano è un paese allo stremo da tutti i punti di vista.
I vecchi problemi, grazie all’incapacità e all’arroganza di questa giunta si sono ormai incancreniti.
Penso che in questo momento c’è bisogno di un atto di responsabilità e coerenza da parte di chi liberamente ha scelto di candidarsi per amministrare il nostro paese prendendo atto del proprio fallimento politico e amminstrativo e dignitosamente per il futuro ritirarsi da qualsiasi competizione elettorale.
Mi rendo conto che quello che auspico è praticamente un’utopia , per cui deve essere una volontà dei cittadini, che quando chiamati alle urne, facciano tesoro di tutto quello che siamo stati costretti a subire in questi anni in termini di vivibilità, ambiente, sicurezza e sviluppo socio-economico operando scelte oculate.
Solo la discesa in campo di forze nuove e tecnicamente valide può porre rimedio a tutto ciò, ma purtroppo i candidati vengono scelti, in base alla legge elettorale, cioè dai partiti.
Per questo invito i politici locali a fare memoria storica,e non incorrere nei soliti errori di valutazione che tengono conto esclusivamente dei voti portati.
Secondo il mio modesto parere un buon amministratore è colui che nei fatti dimostra di agire esclusivamente per l’interesse della città, non mi sembra visti i risultati che chi ci ha governato abbia agito nell’interesse della comunità, tranne dichiarazioni pre elettorali non si è visto nulla di concreto, malgrado il Sindaco avesse costantemente criticato la vecchia giunta ed enfatizzato gli errori commessi, promettendo di risolvere i problemi.
Pertanto un domani coloro che saranno eletti, per non ricadere nello stesso errore, non potranno più nascondersi dietro le mancanze delle passate amministrazioni, in quanto conoscono bene sia il bilancio comunale che il degrado in cui versa il paese ,quindi nei programmi elettorali si dovrà indicare immediatamente le azioni che si intendono intraprendere e tempi di attuazione.
Altra dote che sembra essere un valore di altri tempi e che ci si augura sia dote necessaria per i nuovi eletti, è l’onestà intellettuale e la dignità politica che consente di valutare i propri limiti e di fronte all’evidenza delle proprie incapacità liberare la poltrone rapidamente senza innamorarsi del potere derivante.
Mi farebbe piacere che queste mie riflessioni possano essere di stimolo per tutti coloro che hanno a cuore il benessere della propria città e soprattutto il futuro dei propri figli.
Ambrosio Nicola
e inutile che spavaldate,pippo e un uomo generoso inteliggente e colta
io dico che vi fara stare a bocca aperta a tutti voi
un uomo cosi generoso non ci e mai stato sul nostro comune
e poi dico io trovatemi voi trovatela una persona come lui vittima del popolo
vittima di tutti i traditori di caivano
sapete come si dice a caivano?nu girà mai e spall c tu pugnaln,e nun fa ben a nisciun
pchè chi fa o ben a da ess accissss
ma falco c vò
ma pche na furnisc?
vicièè statte a casa
io dico che pippo vince ancora e l'unico che puo stare là
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