L'intervista rilasciata da Raucci, presidente dell'Igica, al giornale Free Press non chiarisce i problemi sui conti dell'Igica. Che i Comuni pagassero in ritardo lo sapevamo da tempo, ma quanti crediti ha l'Igica nei confronti dei Comuni che non potranno certo essere un problema visto che sono sottoscritti in forza di contratti e quindi sicuramente esigibili (facilmente incassabili). Il problema sono i debiti e la loro gestione: quante sono le uscite per pagamenti degli stipendi, per i servizi, per le consulenze? E come il management come riesce a gestire il flusso delle entrate e delle uscite tenendo a bada i creditori evitando di "farsi pignorare" creando un corto circuito sulla funzionalità dell'azienda. E sui processi di diversificazione della propria mission? a che punto stanno le cose? qual'è lo stato del piano industriale, ammesso che ce ne sia uno? Ho l'impressione che il presidente Raucci non conosca bene i conti dell'Igica o legga solo quelli che gli prepara Bruno, amministratore delegato.
Su questo c'è bisogno di un'operazione verità.
E l'Amministrazione ha l'obbligo di analizzare questi conti, renderli pubblici, portadoli in consiglio comunale e spiegando come si vuole uscire dal rischio che salti tutto in aria.
L'operazione verità serve ai cittadini, ai lavoratori, alla stessa società che può (forse), sicuramente deve trovare una nuova strada per riaffermarsi nel grande baillame dei rifiuti in regione campania che, come tutti hanno capito, non è stato mai risolto, e rischia prossimamente di riesplodere di nuovo.
L'Igica può e deve essere protagonista di questa nuova fase.
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