giovedì 1 dicembre 2011

"Appello per costruire un futuro migliore per Caivano" Siamo donne e uomini liberi, caivanesi appartenenti a varie categorie sociali, che soffrono nel vedere Caivano in grave difficoltà, stretta nella morsa dei rifiuti, della criminalità organizzata, nella incapacità di riesprimere quella voglia di cambiamento che ha suscitato sempre speranze e passioni . Non vogliamo esprimere giudizi politici, ma non riusciamo a restare indifferenti rispetto alla grave crisi etica che stiamo vivendo; al di là di legittime motivazioni politiche, non è possibile assistere a continui cambi di “casacca”, a chi essendo stato sconfitto passa in maggioranza e viceversa, assumendo la cosa pubblica e il pubblico interesse come fatto personale per soddisfare interessi privati.. Vogliamo impegnarci per ridare fiato alla speranza e contribuire a trovare le giuste soluzioni agli annosi problemi che viviamo. Vogliamo contribuire a scuotere le coscienze dei caivanesi perché ciascuno dia il proprio contributo e non resti fuori da quella che si preannuncia una battaglia epocale. Vogliamo mettere al centro dell’attenzione la “questione ambientale”, che è la voglia di non veder correre Caivano verso il disastro e l’autodistruzione, far partire una vera e propria “rivoluzione culturale”, senza la quale Caivano non si salverà.. Sosteniamo con forza che tutti debbano fare la propria parte, innanzitutto i giovani, i professionisti e non, gli operatori culturali e della scuola, in sintesi quelli che hanno a cuore le sorti del nostro Comune. Non abbiamo ricette precostituite, ma riteniamo che i punti di partenza di questa rivoluzione culturale siano: 1) un nuovo governo per Caivano che passi attraverso nuove e democratiche elezioni; 2) costruire uno schieramento mettendo insieme con liste di partito, liste civiche e forme di associazionismo, la parte migliore di Caivano; 3) scegliendo il candidato sindaco attraverso le primarie; 4) la sottoscrizione di un codice etico da parte di tutti i candidati a non cambiare “casacca” e o schieramento, altrimenti bisogna dimettersi; 5) nominare un gruppo di saggi per il controllo degli atti prodotti dall’Amministrazione Comunale; 6) assicurare una maggiore democrazia partecipativa dei cittadini attraverso confronti in assemblee collettive e di quartiere. Facciamo appello alla città perché vogliamo vivere in un paese normale dove la qualità della vita sia la priorità assoluta, ci siano opportunità di lavoro per i giovani, si possa reinvestire su istruzione e cultura. Facciamo appello alla città affinchè la politica non sia appannaggio di pochi bensì un patrimonio di tutti i caivanesi. sottoscrivi anche TU per firmare: http://petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=P2011N17222 https://www.facebook.com/events/311650535520216/

giovedì 13 ottobre 2011

Un paese alla deriva...

L'ennesima riunione del Consiglio, andata deserta ieri sera, dopo le dimissioni poi rientrate del Sindaco, da oltremodo il senso di un paese alla deriva, senza comando e alla ricerca disperata dei numeri che in politica sono importantissimi, ma non sufficienti ad affrontare i gravi problemi dei caivanesi. L'immondizia avanza, riempie le nostre strade, le puzze all'altezza dell'area ASI ammorbano le nostre giornate, e diventa sempre più difficile ricomporre un quadro politico che, fin dalla nascita, è stato senza idee e assoggettato ad interessi che nulla hanno a che vedere con il bene pubblico. Troppa improvvisazione, troppa incapacità. Pensare che si possa improvvisare una maggioranza che può certamente vincere ma non riuscirà mai a governare; pensare di potersi improvvisare "politico" senza averne le capacità per mancanza di esperienza costruita sul campo; pensare di bypassare le "regole della politica" che ha i suoi rituali, le sue necessità di confronto libero e alla luce del sole; pensare che si possa supplire con il senatore, nume tutelare e sindaco in pectore, che pensa di poter risolvere tutti i problemi stando a Roma e nei weekend caivanesi è pura follia... non ha nessun senso. E pensare di ripercorrere le strade della "politica politicante" che si fa in qualche stanza, in un momento nel quale le giovani generazioni stanno cambiando il mondo a partire dalla manifestazione degli "indignados" di sabato a Roma, è ripercorrere gli errori di chi non vuole capire che Caivano, come il nostro Paese, ha bisogno di una maggioranza omogenea che si fondi su un patto etico e mobiliti le migliori energie e le faccia scendere in campo a giocare l'unica partita possibile: o si cambia o Caivano precipiterà definitivamente nel baratro. Fare i conti della lavandaia, questo più quello, più quell'altro fanno il 51% e si vince l'elezione non serve a niente e a nessuno. L'amministrazione attuale ha le ore contate, qualunque sia il miracolo sui numeri. Il centro destra ha fallito, il centro ha fatto anche peggio, bisogna che riscenda in campo il centro sinistra depurato dai portatori di "interessi" personali con una buona dose di energie giovani e pulite....

giovedì 29 settembre 2011

Una nuova politica per Caivano

ITALIA DEI VALORI E SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' CAIVANO


LO AVEVAMO PREVISTO
I FATTI, PURTROPPO, CI HANNO DATO RAGIONE !

CITTADINI CAIVANESI

DOPO UN ANNO E MEZZO DI AMMINISTRAZIONE DEL SINDACO FALCO I VERI PROBLEMI DEL PAESE NON SONO STATI NEMMENO PRESI IN CONSIDERAZIONE.

IL GRANDE CENTRO HA FALLITO !
I CONFLITTI E LE DIVISIONI INTERNE ALLA MAGGIORANZA SONO IL RISULTATO DELLA SUA ETEROGENEITÀ. LA FUORIUSCITA DALLA COALIZIONE DI ASSESSORI E FORZE POLITICHE CHE LA SOSTENEVANO, HA GENERATO UNA PROFONDA CRISI POLITICA.
IL GOVERNO DI “SALUTE PUBBLICA” CHE IL SINDACO HA TENTATO DI FORMARE (ad agosto sic), SI È RIVELATO UN CASTELLO DI SABBIA PERCHE’ FOTOCOPIA DEL PRECEDENTE.
ORA TENTANO, CON UN VERO E PROPRIO RIMPASTO/RIBALTONE, IN OGNI MODO DI NON ANDARE A CASA ED AMMETTERE IL FALLIMENTO.
Italia dei Valori e ¬Sinistra Ecologia e Libertà
RITENGONO CHE QUESTO PERCORSO POLITICO E’ ORMAI IMPROPONIBILE!
C’È DA AUGURARSI, PER IL BENE DI TUTTI E DI CAIVANO, CHE LE DIMISSIONI DEL SINDACO FALCO SIANO IRREVERSIBILI.

PER RISOLVERE QUESTA CRISI, COME IN OGNI PAESE DEMOCRATICO, È NECESSARIO RITORNARE AL VOTO E FAR SCEGLIERE AI CITTADINI CHI DEVE STABILMENTE GOVERNARE IL PAESE.

IL NOSTRO IMPEGNO E’ ASSICURARE:
• UNA VERA ALTERNATIVA ALLE PRECEDENTI E FALLIMENTARI AMMINISTRAZIONI DI CENTRO DESTRA E DEL GRANDE CENTRO.
• UNA COALIZIONE DI CENTRO-SINISTRA OMOGENEA, UNITA, CHE AGGREGHI GIOVANI, MODERATI, LISTE CIVICHE ED IL MONDO DELL’ASSOCIAZIONISMO,
• UN PROGETTO POLITICO SERIO, CHE GUARDI ALLE REALI ESIGENZE DEL PAESE,
• IL RILANCIO DEL NOSTRO TERRITORIO, ATTRAVERSO I VALORI DELLA DIGNITA’, LEGALITÀ E MORALITA’.

DATE FORZA E SOSTEGNO AL NOSTRO PROGETTO DI CAMBIAMENTO


CAIVANO 28 SETTEMBRE 2011 LE SEGRETERIE POLITICHE DI IDV E SEL

sabato 17 settembre 2011

Caivano ha bisogno di un'alternativa di politica etica..

Il trasformismo si sta impadronendo della politica e Caivano, ovviamente con le dovute condizioni peggiorative (perchè è capace anche di fare più e peggio..), non riesce a stare lontano da questa bruttissima pratica. Assistiamo ancora una volta a passaggi dalla maggioranza alla minoranza e viceversa; consiglieri eletti con un partito ne costituisco un altro; eletti nelle liste civiche, inventate per l'occasione (che non hanno evidentemente legami politici nazionali con partiti costituiti) passano da un lato all'altro come fosse una cosa normale. Chi ha appoggiato il Sindaco Antonio Falco ed è stato in maggioranza fino all'altro ieri oggi ne dice "pesta e corna"; chi ieri, in campagna elettorale e anche dopo, ne diceva "pesta e corna", oggi lo indica come il "salvatore della patria".
Tutte le posizioni politiche (quelle vere) sono legittime, ma questo squallido andazzo, che si perpetua da troppo tempo, non si sopporta più e deve finire.
"Puzza" anche più delle insopportabili puzze notturne che i caivanesi sono destinati quotidianamente a respirare.
A noi non interessano minimamente le sorti dell'amministrazione del sindaco Falco, il suo destino è segnato, e ciò che deve accadere accadrà, se non domani, lo sarà dopodomani.
Quello che deve interessarci è come costruire un'alternativa "etica" che metta fine a questo "olezzo" insopportabile e ci faccia respirare, fisicamente e metaforicamente, "aria buona"; un'onda impetuosa che spazzi via questo questo disastro (chi è buono si salva da solo e la bontà dei singoli non è messa in discussione) che non può non fondarsi su un principio etico, ma che deve legarsi all'onestà, alla competenza, al bene comune.
Crediamo si debba necessariamente partire dalla "sinistra" che può anche interloquire con il centro, ma che deve parlare soprattutto alla parte migliore della città, ai giovani, ai professionisti, al mondo della scuola, al mondo associativo, cattolico e laico, che fanno cose importanti nella nostra cittadina.
Non è un uomo, nè una "piccola" squadra, ma è un itero popolo che deve mettersi in movimento e farsi trovare pronto per dire no all'attuale sfascio e a costruire una vera alternativa "di governo" fondata sull'etica della politica...
Prima che sia troppo tardi...

martedì 21 giugno 2011

La vicenda rifiuti a Caivano...

Ieri sera c'è stato l'atteso consiglio comunale aperto sulla vicenda dei rifiuti "tal quale" di Napoli nei capannoni dell'ex Igica, oggi Ambiente ed Energia srl. Grande discussione sulle colpe, si ritorna a Rastrelli, a Bassolino, a Semplice, a Cesaro, a Berlusconi e chi più ne ha più ne metta; grandi accuse reciproche, quindi, ma anche una serie di puni fermi dai quali partire.
Alla fine è stato approvato un atto d'indirizzo che ha recepito molte delle questioni e dei punti sollevati anche dal mio intervento "esterno", di sostegno all'azione di contrasto, all'approfondimento della questione da un punto di vista tecnico-giuridico per nuove iniziative più stringenti, di fare ricorso anche al Tar contro l'ordinanza fatta dall'on. Cesaro, presidente della Provincia di Napoli.
Unico punto di divisione è stato quello in cui si chiedeva la "testa" del Commissario liquidatore dell'Igica, dott. Manganiello, giudicato responsabile del fatto di sapere da tempo di questa evenienza e di non aver avvisato il Sindaco. Il nuovo PSI con Libertini e Giamante hanno votato contro su questo punto, cui si è aggiunta l'astensione di Castelli. E qui le cose diventano finalmente intellegibili. Perchè il nuovo PSI non vota a favore? Forse perchè Manganiello è stato a suo tempo indicato proprio dal loro partito? perchè c'è una sorta di cointeressenza con l'amministratore Manganiello? Forse lo sapevano loro ed hanno gestito esattamente loro (come molti cittadini in sala denunciavano) e lo hanno tenuto nascosto al Sindaco? Le domande sono tante e restano ancora senza risposte. C'è però un dato inequivocabile: non è possibile che il Sindaco non sia stato avvisato, nè è possibile che sabato 18 giugno non sia stato fatto entrare nella sede di proprietà del Comune di Caivano. L'unico che poteva avere questa doppia possibilità era solo ed esclusivamente l'amministratore della società e da lui bisogna partire per scoprire le vere responsabilità di quanto accaduto. Libertini ha motivato il voto contrario su questo punto adombrando, cosa gravissima, nella posizione di alcuni consiglieri comunali la vendetta per non aver avuto "udienza" da parte del dott. Manganiello. Questa denuncia, Libertini, che nell'aula consiliare è pubblico ufficiale, deve dirle subito all'autorità giudiziaria, perchè c'è un'accusa esplicita di concussione. Per noi di Sinistra Ecologia e Libertà (di Manganiello ne avevamo parlato già in un altro articolo) il Sindaco non solo deve mettere in essre tutto quello che va fatto per mandarlo via, ma deve anche fare un'azione di responsabilità nei suoi confronti, non avendo fatto lo stesso gli interessi del Comune di Caivano e dei caivanesi. Infine abbiamo posto l'esigenza, accolta nell'atto d'indirizzo, di fare un altro consiglio comunale aperto, nell'auditorium e con la trasmissione via radio, su come salvare Caivano e i caivanesi da tutte le altre criticità ambientali. Ricalcando il titolo del post precedente a questo.. "Qui si muore!".

sabato 9 aprile 2011

Appello per Caivano... da SEL Caivano


APPELLO AL SINDACO E A TUTTE LE FORZE POLITICHE

APPELLO A TUTTI I CITTADINI DI CAIVANO


QUI’ SI MUORE


La nostra terra, visibilmente martoriata, non è più vivibile; tonnellate di rifiuti vengono sversate sul nostro territorio rendendo l’aria irrespirabile. E tutto questo aggrava ulteriormente quanto già si sa da tempo, che è aumentato il tasso di mortalità per tumori.
Ma non si muore solo per le malattie “inguaribili”.
Si muore anche per mancanza di lavoro e per mancanza di prospettive.
Centinaia sono i caivanesi che stanno perdendo il posto di lavoro, a fronte di un’area industriale, tra le più importanti d’Italia, dove i caivanesi non riescono ad avere possibilità di lavoro e quindi speranza di una vita serena per le proprie famiglie.
C’è bisogno di uno scossone! C’è bisogno di uno scatto d’orgoglio!
Chiediamo al Sindaco e a tutte le forze politiche, senza distinzione di colore, di assumersi le loro responsabilità e intervenire con forza sui problemi posti, risolvendoli una volta e per sempre.
Rifiuti, ambiente, salute e lavoro sono i problemi fondamentali da affrontare e risolvere.
Abbiamo il diritto di sapere che cosa il Sindaco e le Forze politiche pensano di questa drammatica situazione e se hanno un’idea per risolverla.
Per questo chiediamo un consiglio comunale aperto, con all’ordine del giorno la questione ambientale e il lavoro, da tenersi nell’auditorium di Caivano per avere la maggiore partecipazione possibile e, possibilmente trasmesso anche per radio.
L’appello finale è per tutti i cittadini di Caivano (di qualunque appartenenza politica) a vigilare e a partecipare in modo più attivo per far sentire il grido di dolore sul futuro nostro e dei nostri figli.

Sinistra Ecologia Libertà
Circolo Ciccio Russo
Caivano

domenica 3 aprile 2011

La misura è colma

La situazione politico amministrativa è davvero confusa e contraddittoria. L’Amministrazione è partita male con le dimissioni “forzate” di Ciccarelli, è proseguita con quelle “obbligate” di Vanacore, oggi siamo a quelle “inevitabili” di Enzo Angelino. In tutto questo non mi sembra ci siano state grandi decisioni in sede amministrativa e, il tentativo, di far entrare in maggioranza il PD appare come un ulteriore segno di debolezza. In più la nostra cittadina appare oggettivamente peggiorata: è sporca, le strade sono gruviere, manca ogni manutenzione della città che sprofonda nel degrado, non si vede all’orizzonte alcuna programmazione...e monta la giusta protesta contro le puzze. Siamo quasi alla vigilia di una rivolta. La misura è colma e la pazienza pure.
Ci mancavano pure i loculi in più non previsti, evidente forzatura ed ennesima scivolata dell’assessore Carofilo.
In questa situazione il rischio di assistere all’ennesimo scioglimento del Consiglio comunale con la conseguente ennesima elezione anticipata è reale. Ma quel germe questa consiliatura ce l’aveva già in partenza; la coalizione vincente si è presentata come nuova, ma di nuovo aveva solo un’alleanza spuria, centrista ma spuria. C’è una possibilità di scongiurare l’ennesima interruzione traumatica della consiliatura? C’è bisogno che il Sindaco, Tonino Falco (che è e rimane persona perbene!), di fronte all’impossibilità di governare con la sua maggioranza, faccia un atto di forza: azzeri la giunta, faccia un programma di dieci punti e una giunta completamente autonoma dai partiti politici con un programma di dieci punti che vadano al cuore dei problemi (la vivibilità) e chieda a tutte le forze politiche e alla parte perbene di Caivano un appoggio su questa linea. Così vedremmo chi vuole o meno il bene della città. Ciascuno assumerebbe le proprie responsabilità. Potrà anche cadere, ma sulla base di un riscatto della propria immagine e quella della nostra cittadina.
E poi non si può andare avanti con gli “inciuci” che gettano una luce sinistra su tutta la politica determinando una continua disaffezione e allontanamento da parte dei cittadini. E invece abbiamo bisogno dell’esatto opposto, di una maggiore partecipazione dei caivanesi alla politica e all’impegno civile.
Soprattutto abbiamo bisogno di un maggiore protagonismo da parte delle forze migliori che pure vivono nella nostra cittadina.
Chi ama questa terra non può pensare che resti così com’è, brutta, inospitale, senza prospettive. Bisogna mettere insieme le persone perbene e, nei diversi settori e competenze, fare quello che è giusto fare a prescindere dai propri interessi personali. Far rinascere una classe dirigente, nella politica come nella società.
I risultati si ottengono solo a fronte di un durissimo lavoro, impegno e chiarezza.

lunedì 7 febbraio 2011

Politica: se ci sei batti un colpo!

E’ di queste ore la notizia delle misteriose dimissioni del potente assessore Enzo Angelino. Misteriose perché pare parli di preservare la propria dignità a fronte non si sa bene di che cosa (funzionamento della Giunta? Inadeguatezza del Sindaco che non lo ha difeso? Da chi? Resa dei conti interna all’amministrazione? Effetto nefasto dei manifesti anonimi?). La cosa è grave anche perché Angelino, ex membro della Margherita confluita nel PD, staccatisi dal PD proprio per appoggiare il Sindaco Tonino Falco, ha dato vita ad un partito (è davvero un partito? E a chi danno conto?), i Popolari che dire che ciascuno degli eletti è una repubblica a sé, portatore di un interesse particolare e personale (in particolare edilizio) è dir poco.
Un altro capitolo della crisi della politica caivanese che vede liste civiche e/o pseudopolitiche che prendono moltissimi voti, non hanno sedi, non devono rispondere a nessuno, cosa che ha il risvolto della medaglia di non avere ovviamente difensori allorquando si è in difficoltà (così come è il caso oggi di Enzo Angelino).
Insomma Enzo Angelino, che è stato l’anima delle elezioni e del varo della Giunta Falco, si dimette dalla Giunta e, dopo aver preso un casino di voti personali e di partito, è fuori da qualunque cosa, anche dal consiglio comunale, senza nemmeno una difesa del proprio gruppo “politico”.
Se a questo aggiungiamo anche gli accertamenti che l’Autorità giudiziaria sta facendo sul comportamento di alcuni consiglieri su presunti “voti di scambio”, la questione si fa ancora più intrigata.
E in tutto questo come sta la città?
Vive, come ricordavo prima, con i manifesti anonimi che dicono alcune verità, ma hanno il rischio, trincerandosi dietro l’anonimato, di dire anche tantissime fesserie, peraltro dette ad arte, vecchio schema e vizietto nefasto di questa nostra cittadina. Ho sempre preferito le polemiche a viso aperto. In particolare c’è stato questo bel “botta e risposta” sull’urbanistica tra l’assessore Emione e il prof. Giuseppe Costantino. Finalmente qualcosa che interessa davvero il futuro di Caivano che andrebbe ampliato ed approfondito visto anche la particolare condizione di elaborazione del nuovo Piano urbanistico comunale che sta redigendo il prof. Pica Ciamarra e che dovrebbe interessare davvero tutti i caivanesi. Ma tant’è.
E segna il passo anche la questione Igica che vede (ed è la cosa che ci interessa), purtroppo, la nostra città sporca, sporca, sporca, in particolare la domenica, giorno in cui non si effettua il servizio ma la gente mette comunque l’immondizia sulle strade facendo vivere a chi cammina a piedi la triste condizione di dover saltare sulle buste d’immondizia per poter fare la passeggiata domenicale. Ma si sa il prode Manganello si sta attivando per salvare la società, risparmiando sulle spese (forse anche sul personale), ma nessuno fa risparmiare i cittadini (nonostante gli impegni elettorali) che pagano fior di quattrini per avere la città sporca. E’ partita la raccolta differenziata che la maggior parte delle famiglie, (tranne gli incivili che non conservano in casa nei giorni di mancato ritiro o, invece di metterla vicino al proprio civico accumulano i rifiuti come se ci fossero i cassonetti, senza ovviamente i cassonetti o li appendono a bella vista come fossero panni stesi) sembra che si impegni a fare, ma un dato sulla percentuale, questa Amministrazione ce lo vuole dare o no? E non venite a dirmi che è stato un errore fare l’Igica, perché dovreste ricordare e sapere quello che sta accadendo con la ditta che effettua oggi il servizio a Marcianise che ha i ragazzini alla guida dei camion… questo è il panorama delle aziende private in questo settore, camorristi!
Se crisi c’è si sa perfettamente di chi è la colpa e aspettiamo con ansia che l’Amministrazione comunale avvii un procedimento di responsabilità nei confronti degli ultimi amministratori della società.
E poi, non ci ha convinto il piano industriale presentato dall’azienda e non è credibile il suo estensore, uno come Manganello che, nella qualità di amministratore delegato della De Vizia Transfer spa, pare, abbia pendenze penali per “disastro ambientale, violazioni edilizie, falso ideologico, omissioni di atti d’ufficio, inquinamento delle falde acquifere e smaltimento illegale di rifiuti”, e come amministratore della Sea ha accumulato perdite tali da costringere il Consiglio comunale di Campobasso a determinare “indagine sui bilanci Sea a partire dall’anno 2004”.
Credo che su tutte queste cose il Sindaco ed il Consiglio comunale debbano approfondire, discutere e deliberare il da farsi, comunicando tempestivamente le risultanze ai cittadini.
A proposito di "comunicare ai cittadini", quando si aggiorna il sito e soprattutto quando si effettueranno le trasmissioni in diretta dei consigli comunali?