GRUPPO CONSILIARE VERDI CAIVANO
ATTO DI INDIRIZZO SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Il Consiglio Comunale
Premesso che tutta la normativa sui rifiuti e quella relativa all’emergenza rifiuti in Campania fanno riferimento all’obbligo oltre che alla necessità di avviare una raccolta differenziata spinta, anche per migliorare le condizioni tecniche dell’impiantistica fino ad oggi realizzata in Regione Campania e quella da realizzare;
In particolare:
Visto il Decreto Legislativo 5 febbraio 1997 n. 22
Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. (Decreto Ronchi);
Visto il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152;
Visto il decreto legge 9 ottobre 2006, n. 263, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 dicembre 2006, n. 290, recante: “Misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania. Misure per la raccolta differenziata”;
Vista la Legge 6 dicembre 2006, n. 290
"Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, recante misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dei rifiuti nella regione Campania"
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 285 del 7 dicembre 2006
Vista la Legge regionale Regione Campania del 28-03-2007 n. 4
Norma in materia di gestione, trasformazione, riutilizzo dei rifiuti, bonifica dei siti inquinati
(B.U.R. Campania n. 19 del 3-4-2007)
Visto il Testo coordinato del Decreto-Legge 11 Maggio 2007, n. 61
Testo del decreto-legge 11 maggio 2007, n. 61, coordinato con la legge di conversione 5 luglio 2007, n. 87 recante "Interventi straordinari per superare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e per garantire l'esercizio dei propri poteri agli enti ordinariamente competenti.".
Visto RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA COMMISSIONE PER LE MIGLIORI TECNOLOGIE DI GESTIONE E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI 20 Aprile 2007
Che, in particolare, nelle “Considerazioni generali” afferma:
“La commissione ha affrontato il compito assegnatole con la consapevolezza che il problema dei rifiuti
non può essere risolto soltanto in termini di tecnologie di smaltimento, ma deve essere affrontato a largo spettro, intervenendo con tecnologie appropriate e con opportune iniziative di tipo gestionale in ogni sua fase. Quella dei rifiuti è infatti una filiera che origina dalla loro produzione da parte del sistema industriale; passa attraverso la loro raccolta, l’eventuale separazione e/o pretrattamento, il loro recupero o riciclaggio, e termina con lo smaltimento.
Partendo da questo approccio, la commissione ritiene che il problema dei rifiuti vada affrontato per
stadi:
1. Riduzione
2. Restituzione
3. Consegna differenziata e Raccolta differenziata
4. Pretrattamento e recupero (riciclaggio)
5. Smaltimento.
Tutti questi stadi sono ineludibili e si presentano nell’ordine gerarchico indicato, poiché l’efficienza
degli stadi superiori si riflette sulle richieste agli stadi successivi”.
“a. la reintroduzione di vuoti a rendere in vetro e l’imposizione di una tassa cauzionale anche per i contenitori in altro materiale al fine di disincentivarne il conferimento nella parte indifferenziata del rifiuto e/o il loro abbandono in ambiente È necessario considerare che l’uso di alcune tipologie di imballaggi, soprattutto di plastica, è economicamente conveniente in quanto il costo cui si fa riferimento è quello di produzione e non quello di smaltimento. È evidente, per contro, che il costo di smaltimento è superiore a quello del materiale vergine, notoriamente economico nel caso della plastica. A ciò va aggiunto il costo relativa, ente elevato per selezionare in maniera efficiente i diversi polimeri utilizzati al fine di recuperarne la materia per la produzione di beni in plastica riciclata. ..omissis..
b. la promozione di punti vendita di beni liquidi sfusi “alla spina” . In questo caso, molti prodotti possono essere venduti sfusi ed imbottigliati nei contenitori che il cliente porta con sé e riempie di volta in volta. Allo stato attuale, gli impianti sono prevalentemente dedicati ai detergenti liquidi e all’acqua, ma la tecnologia può trovare spazio anche per altre bevande liquide o prodotti in polvere. ..omissis..
c. sostituzione degli imballaggi a perdere in soluzioni applicative già disponibili come cassette per il settore ortofrutticolo e imballaggi per elettrodomestici a rendere in sostituzione di quelli in polistirene e polistirolo e riduzione degli imballaggi per le bibite soprattutto nell’ambito della ristorazione collettiva. Il primo settore che propone cassette ribaltabili in polipropilene con un ciclo di vita di 7 anni in sostituzione di quelle a perdere. A tutt’oggi il sistema è stato adottato da circa 750 aziende in tutta Italia. ..omissis..
d. Incentivazione al compostaggio domestico Tra le politiche di riduzione a monte della quantità di rifiuto da smaltire è importante ricordare il compostaggio domestico. Nonostante questa pratica sia particolarmente indicata per abitazioni che dispongano di giardino o ampi terrazzi, con opportuni accorgimenti è possibile promuoverla anche in agglomerati urbani. Il vantaggio è multiplo dal momento che la presenza in casa di una compostiera consente di gestire facilmente la raccolta ed il corretto conferimento della frazione da compostare. ..omissis..
e. Ottimizzazione del sistema di raccolta. Dalle migliori esperienze gestionali fin qui verificate
emerge che il classico sistema di raccolta stradale fondato sulla presenza di cassonetti dedicati non consente di gestire e verificare ne’ l’aspetto quantitativo ne’ quello qualitativo del materiale conferito. Al contrario, il sistema di raccolta domiciliare ottimizzato si e’ dimostrato particolarmente efficiace a colmare entrambe queste lacune dal momento che il ritiro da parte dell’operatore delle diverse frazioni raccolte separatamente consente il controllo diretto quali-quantitativo del rifiuto. Scelte gestionali di questo tipo intraprese con successo in diverse provincie italiane tanto al nord che al sud, hanno dimostrato il vantaggio in termini di riduzione del rifiuto prodotto e miglioramento della qualita’ delle diverse frazioni merceologiche raccolte separatamente. ..omissis..
f. Misure gestionali. Oltre alle soluzioni impiantistiche che consentono di ottimizzare i sistemi di raccolta differenziata è necessario introdurre anche sistemi che la rendano conveniente o quantomeno rendano meno conveniente il non farla. Oltre al sistema illustrato che si rivolge alla grande distribuzione, il passaggio della tassa a tariffa sui rifiuti potrebbe rappresentare il miglior modo per il raggiungimento rapido di risultati di riduzione della frazione da destinare a smaltimento previa valutazione del vigente quadro normativo e applicativo. Il sistema tariffario prevede la definizione di una quota fissa che serve a coprire le spese indipendenti dalla quantità dei rifiuti prodotti (personale, mezzi, pulizia stradale ecc.) e da una quota variabile calcolata sulla base del peso dei rifiuti che vengono inviati allo smaltimento finale. ..omissis..
3. Elenco degli impianti di smaltimento
Per quanto riguarda i sistemi di smaltimento finale, la commissione ha esaminato una serie di
tecnologie, focalizzandosi su impianti diffusi in termini commerciali soprattutto in Europa, valutando solo per le implicazioni di prospettiva gli impianti sperimentali e al momento non valutabili con sicurezza. Questi impianti possono essere classificati nel seguente elenco:
1. Pretrattamento e Sequestrazione
• Trattamento in impianti MTB ed invio del residuo a discarica controllata
2. Pirolisi e gassificazione pirolitica
• Pirolisi veloce
• Pirolisi lenta
• Pirogassificazione
3. Incenerimento e gassificazione ossidativa
• Incenerimento e gassificazione ossidativa di bassa temperatura (< 850°C)
o Smoldering (fumigazione/”dissociatore molecolare”)
o Ossigassificazione a letto fluido
• Incenerimento e gassificazione ossidativa di media temperatura (>850 °C)
o Combustione a griglia
o Combustione a letto fluido
o Co-combustione in impianto a carbone
o Co-combustione in cementificio
o Combustione e ossi-gassificazione in tamburo rotante
o Ossigassificazione a letto fluido
• Incenerimento e gassificazione ossidativa di alta temperatura (> 1500 °C)
o Oxi-combustione
o HiTAC
o Sistemi al plasma
..omissis..
Letto il resoconto della Audizione alla XIII Commisione permanente del Senato della Repubblica − 31 maggio 2007 che mette ulteriormente in luce:
“3. Insufficiente gestione della raccolta differenziata
Nonostante la consapevolezza universalmente acquisita circa l’importanza di avviare correttamente l’attività della raccolta differenziata, la cui carenza oltre alla mancanza di discariche è una delle cause determinanti del perdurare dello stato di emergenza nel settore dei rifiuti, i risultati in Campania sono molto scarsi. Infatti, rispetto ad una produzione di rifiuti totale pari a 2,8 milioni di tonnellate all’anno, la raccolta differenziata si attesta intorno ad una percentuale di poco superiore al 10 per cento, senza significativi incrementi dal ’98 ad oggi.” …omissis..
“Fermo restando che i comuni e i consorzi possono in completa autonomia individuare gli impianti (anche privati) di riferimento, il Commissariato, viste le continue richieste, ha predisposto un programma degli interventi necessari alla realizzazione e/o all’ampliamento di 10 impianti di compostaggio. Considerato che tutti i progetti risultano finanziati con i fondi P.O.R. (misura 1.7), si evidenzia che entro circa 18 mesi, la Regione potrà contare su una potenzialità reale annua di circa 200.000 tonnellate.
Preme sottolineare che, su impulso commissariale, grazie a quanto previsto nell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3479/05, è stato determinato un cospicuo contributo (40 € per ciascuna tonnellata di frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata avviata a recupero in forma autonoma) per i comuni che individuano in forma autonoma un impianto di trattamento regolarmente autorizzato per la frazione umida.” …omissis…
Delibera il seguente atto di indirizzo
impegna il Sindaco e l’Assessore all’ecologia:
- a presentare, entro un mese, un piano dettagliato di riduzione, riuso e raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani;
- ad utilizzare per la raccolta differenziata preferibilmente il sistema del “porta a porta” con due buste, una per la frazione secca, una per quella umida;
- ad aprire immediatamente l’“isola ecologica” di Via Necropoli, funzionale alla raccolta separata delle MPS (materie prime seconde) con premio ai cittadini che conferiscono in modo differenziato presso l’isola ecologica;
- a riattivare con urgenza la raccolta dei rifiuti pericolosi (pile e farmaci) presso gli esercizi commerciali che vendono tali tipologie di prodotti;
- a dare la disponibilità per la realizzazione di piccoli impianti per la gestione della frazione umida al fine di produrre compost di qualità per l’agricoltura, attivando da subito forme di collaborazione con altri Comuni confinanti e soprattutto con le Organizzazioni Agricole;
- a raccogliere in modo differenziato il polistirolo e le plastiche in uso in agricoltura;
- a predisporre dei controlli efficaci ed efficienti (anche attraverso l’uso di tecnologie avanzate) sui conferimenti abusivi notturni di materiale pericoloso cui i conferitori criminali danno costantemente fuoco per non farsi individuare.
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