venerdì 26 settembre 2008

Ma c'è ancora speranza?

Caro Enzo,
innanzitutto complimenti per la lodevole iniziativa del blog che segna, a mio avviso, un punto di inizio per evidenziare il "colpo di grazia" che questi pseudo-signori della provvidenza stanno infliggendo a noi tutti. Lo definisco punto di inizio perchè accessibile a pochi: quanti degli elettori di questi amministratori (e li ho trattati!!) hanno la possibilità e la disponibilità di accedere ad internet per sapere le notizie? Pochi caro Enzo, molto pochi...la maggior parte di quelli che accedono al blog ti assicuro che non li hanno votati.Ecco perchè, riprendendo una domanda postami da un nostro comune amico, dico: ma c'è ancora speranza?La gente è disorientata, stanca, rassegnata, ma soprattutto, non sa! E la soluzione non è soltanto il blog. C'è bisogno di altro, di una opposizione che "alzi la voce" e la faccia sentire a tutti: con manifesti, iniziative nel paese tra la gente e presenza costante sui giornali locali. Invece, a parte qualche manifesto del PD, vedo poco o niente! Dove siete voi dei VERDI? In questa fase avreste dovuto far emergere tutte le contraddizioni, le colpe e le inadempienze di un sindaco che sulla "munnezza" ha costruito la sua fortuna. E L'IDV, e i Socialisti, e RC...tutti in silenzio.Eppure, a parte il gravissimo problema ambientale (su cui ti allego un link di un documento di Legambiente e Regione Piemonte a proposito delle biomasse) gli argomenti per denunciare non mancano: allagamenti, viabilità, strade da terzo mondo, segnaletica stradale (sono mesi che è disattivato il semaforo tra Via de Gasperi e C.so Umberto), criminalità, assessori che ricevono "poesie" e pensieri strani su un giornale locale senza che nessuno si scandalizzi (o almeno faccia notare la gravità della cosa). La lista potrebbe continuare all'infinito (F. Casaburo, guarda caso PD, ha esposto altri temi di denuncia nella sua rubrica su Free-Press) ed è la rappresentazione di una vera e propria vergogna: ma la gente non lo sa (o fa finta di niente come i tanti consiglieri comunali che, pur ammettendo in privato il totale fallimento dell'amministrazione, non hanno il coraggio di manifestarlo apertamente) e l'opposizione non sembra in grado di informare e stimolare la cittadinanza come ai tempi della "rivolta" di cui si faceva paladino il nostro amato sindaco.Ti rinnovo quindi la domanda: ma c'è ancora speranza? Mi auguro di si, ma con la solita franchezza e onestà che credo tu mi riconosca, TEMO DI NO!!Intanto ti saluto con affetto e mi auguro in una tua risposta, eventualmente diffusa anche sul tuo blog (che mi auguro e ti auguro sempre più frequentato).
A presto, Pasquale Sullo.

1 commento:

saperi golosi ha detto...

Caro Pasquale,
grazie della mail e delle altre notizie interessanti che mi inviii (in particolare l'articolo apparso su la Repubblica del 22 settembre u.s. di Roberto Saviano - che dovrebbero leggere tutti). Il blog è un'ulteriore iniziativa per dare una scossa ad un paese alla deriva, sostanzialmente morto (dal punto di vista culturale prima ancora che amministrativo). D'altro canto non credo sia solo colpa di questa o delle precedenti amministrazioni. Le ragioni di questo declino stanno nel fatto che le persone perbene, che pure ci sono, non riescono per svariate ragioni ad essere lobby positiva.Non riescono ad esercitare quella che Gramsci chiamava "egemonia culturale". Prevalgono i riti tribali del consumismo più bieco, prevale complessivamente arroganza e presunzione; non esiste assolutamente la cultura dell'ascolto. Eppure in questo mare bisogna continuare a navigare. Io non mi arrendo, almeno per adesso. Ovviamente un'amministrazione comunale lungimirante avrebbe più frecce al suo arco per sensibilizzare, stimolare e determinare "comportamenti virtuosi", coinvolgendo (capisco che è difficile) le, altre poche e in difficoltà, agenzie educative. Non lo ha fatto ahimè mai nessuno, tranne, in parte, l'esperienza Ciccio Russo e quella di Franca Falco. Almeno esisteva una "voglia di cambiamento", di fare e di fare bene. Forse non si è riusciti a risolvere i problemi atavici di Caivano, ma c'era ed era palpabile "la tensione morale". Nel blog c'è il riferimento all'inferno di Italo Calvino. Credo che bisogna seguire il suo consiglio (il secondo modo): "cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare , e dargli spazio".
Con affetto
Enzo Falco