E' davvero strano. Il PD, che ha fondato il metodo delle primarie per uscire dalle secche delle indecisioni e dei veti incrociati, un metodo democratico per antonomasia che può dare la giusta spinta ad uno schieramento di sinistra-centro, ha paura delle primarie. Il grande PD ha paura di perdere? ha forse il timore di uscire ancora più distrutto di quanto la straordinaria strategia della segreteria ha fatto fin'ora? Eppure ha parlato di primarie come toccasana in tutte le salse; le ha svolte (anzi no) in Campania; le faranno in Umbria; le hanno fatte a Firenze ecc.. A Caivano NO. Si dice è troppo tardi, non c'è tempo. Eppure ad Arzano le faranno il 14 febbraio p.v.
E allora perchè? perchè rischiare di dividere ulteriormente la coalizione residua? Mistero... Forse il candidato "unico" del PD (partito da 4000 voti) ha paura di cimentarsi in una prova democratica con un candidato di un partito di 1000 voti? E come faranno a spiegarlo al proprio elettorato che in nome non si sa di quale ragione rinunciano all'unica vera possibilità di costruire una proposta politica unitaria che possa "giocare la partita" e sconfiggere, da sinistra-centro, sia la destra che il "moderatismo" centrodemocristiano (di quelli che vogliono vincere per forza!)?
Escit suae quisque faber fortunae...
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