Caro Enzo, ho riflettuto molto prima di decidere a chi dare il mio voto. Poi ho deciso di votare per te. In verità l’incontro con gli altri candidati mi ha fatto conoscere persone che tutto sommato sembrano corrette e pensose dei problemi di Caivano, ma non sempre mi hanno convinto con le loro posizioni. Qualcuno poi, che risulta tra i favoriti, mi è sembrato un dilettante allo sbaraglio che non conosce la realtà di un paese difficile da governare se non impossibile, sopratutto poi se, nella concretezza delle cose da fare, si debba sviluppare un canovaccio deciso da altri non sempre disinteressati. E mi riferisco al destino delle aree di espansione urbana oggetto di particolari attenzioni speculative e spesso fallimentari per l’evidente antieconomicità delle iniziative e al conseguente immobilismo nel settore edilizio che condanna la nostra economia ad una più acuta stagnazione. Io da uomo di sinistra ( sono socialista e non rinnego tale scelta ),avrei gradito un candidato unico del centro sinistra che avrebbe avuto maggiori possibilità di vincere, ma non sempre quello che è logico è praticabile e perciò sono costretto a prendere atto di una divisione che porterà la sinistra all’opposizione. In verità anche il candidato del PD mi è sembrato volenteroso e dotato di spirito di concretezza, ma alcune cose del suo programma non mi hanno convinto. La prima è l’indicazione di una gardaland a Caivano e la seconda è la posizione sul PRG. Per quanto riguarda il parco del divertimento l’idea non è nuova e neanche originale, sembra ripetere il disegno della Disneiland di Afragola che si è rivelata una grossa bufala ; la seconda poi,con la scelta della difesa delle lottizzazioni convenzionate sostanzia una scelta sciagurata ed immobilistica. Non sembra anche a te che la scelta del PD offre un alibi alle manovre speculative che allo stato trovano diritto di cittadinanza nell’UDC di Tonino Falco? Non sarebbe stato più saggio prendere con decisione la via della difesa degli interessi dei piccoli risparmiatori proprietari di piccoli appezzamenti di terreno e promuoverne il giusto riconoscimento ad edificare una casa per sé e per i propri congiunti? Non si può continuare a difendere uno strumento che, privilegiando l’espansione urbana, condanna il nostro territorio ad essere preda degli speculatori. Come fa il PD di Caivano a non capire che la fuga dei suoi “popolari” potrebbe essere stata motivata da mire simili? Io credo che si debba mettere mano ad un nuovo piano regolatore che privilegi i piani di recupero per quanto attiene il centro storico, per reperire nuove aree di vivibilità del paese e il completamento urbano per quei lotti di poche centinaia di metri quadrati che risultano in proprietà dei cittadini da almeno venti anni. Come vedi si tratta da una parte di promuovere nuove iniziative nel campo edilizio, stimolando l’intervento del risparmio privato, e di tutelare quella parte di territorio che messo a coltura possa ricordare ai caivanesi di vivere ancora nella Campania felix, In Emilia Romagna, valorizzando le potenzialità del territorio, si è dato vita ad una realtà economica di tutto rispetto, perché non fare la stessa cosa a Caivano? Nella nostra terra la coltura del baco da seta, del gelso per il cotone e la canapa potrebbe dare i prodotti migliori al mondo, perché non sfruttare tale potenzialità? Io non faccio più politica, ma spero che altri e meglio di me sappiano riprendere tali temi e rilanciarli nell’interesse di un paese che sembra sull’orlo del collasso. Per questo ho deciso di votarti. Ho apprezzato le tue posizioni sulle cose e spero che anche gli altri cittadini pensosi del destino del paese più che degli interessi di bottega facciano la stessa cosa.
Auguri!
Giuseppe Costantino
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